Cronaca di un trasloco internazionale: pit-stop in Italia

I nostri quattro giorni in Italia sono volati.

Ho pianto appena ho riabbracciato mia madre perche' so che lei capisce la mia stanchezza di mamma, di donna, di organizzatrice e di moglie. 
Lei ha pianto con me per non avermi potuto aiutare come avrebbe voluto, ma il lavoro e la famiglia non gliel'hanno permesso. 

Ho mangiato come si deve, dopo gli ultimi giorni in Francia passati tra fast food e pizza da asporto.



Ho goduto del dolce far niente lasciando i bimbi con i nonni, con lo zio o con chiunque avesse voglia di intrattenerli.

Ho letto - finalmente ho ripreso in  mano un libro - con una voracita' che non avevo da tempo e non vedo l'ora di rimettermi a fare i miei Venerdi' del libro.

Ho seguito BabboGe' nelle sue lezioni di "come fare un fantastico nodo della cravatta" impartite dal mio papa', perche' non c'e' nessuno che fa un nodo della cravatta bello come il suo!

Ho apprezzato - come sempre - i momenti in famiglia, quei momenti in cui ti ritrovi tutti intorno ad una grande tavolata, in cui ognuno ha preparato qualcosa mentre i bambini, figli di cugini che sembrano dei "noi in miniatura", fanno casino intendendosela alla grande!

Paesaggio delle Crete Senesi in Toscana
Cuginetti al sole

Ho incontrato gli amici di vecchia data di BabboGe', siamo riusciti pure ad organizzare una pizzata tutti insieme - 10 adulti e 10 bambini ma senza macchina fografica alla mano per documentare la serata! - aggiornandoci sulle nostre vite, conoscendo i nuovi arrivati e scoprendo d'avere degli accaniti followers del mio blog che ringrazio con affetto! 

Ho messo a posto un po' di "pensieri", che pero' ancora tanto in ordine non sono.

Ho cercato casa, contattato agenzie e, nonostante mi prenda un po' male per la poca disponibilita' di case in questo momento, penso che ce la potremo fare... mal che vada Londra e' piena di ponti! 

Domani 19 Agosto 2014 il volo Bologna - Londra Heathrow ci aspetta. 

Ci aspetta una nuova vita, una nuova avventura, un nuovo inizio a cinque che mi elettrizza, emoziona e mi fa sentire come una ragazzina alla prima esperienza all'estero. 
Tanto ragazzina non sono piu' ma posso ancora permettermi di sentire una grande carica dentro!