Tutto il nuovo che c'è




E' faticoso, l'ho già detto.

E' stressante, l'ho già detto.

E' psicologicamente devastante, l'ho già detto.

E' fisicamente debilitante, l'ho già detto. 

Un trasloco organizzato in poche settimane da una nazione straniera a un'altra è roba da matti, senza aiuto, senza pausa, senza respiro e con tre bambini.

Ci siamo tuffati qui, ci siamo immersi anima e corpo in questa nuova vita ed il tempo ci sta volando presi da tutto il nuovo che c'è


Molti amici mi hanno detto "ti sentiamo serena e felice" e lo sono! 

Non mancano i momenti di sclero, perché tante sono le cose da gestire e perché in un trasloco come questo, in un cambiamento come questo, il ruolo della donna, della mamma è fondamentale, è pesante, è traboccante di responsabilità soprattutto per quei tre bimbi che hanno bisogno più che mai di noi genitori ed alla fine sarà pure gratificante, no?


E' passato più di un mese dall'inizio di questa nuova vita e questo è tutto il nuovo che c'è:




Nuova casa

Non è solo una nuova casa ma anche la nostra prima esperienza in una casa, per noi "famiglia d'appartamento".

La "casa" è stata una delle motivazioni che hanno fatto gasare i bambini "ragazzi avremo il giardino e una casetta a due piani" finalmente!

Stando in salotto e sentendo il casino che fanno i bambini in camera al piano di sopra, ho avuto pietà dei nostri ex-vicini di casa che ci odiavano infinitamente... e ci credo!

I bambini si sono schiantati dalle scale nei primi giorni, poi sono passati alla fase di "scendiamo le scale di culo" facendosi grasse risate, soprattutto quando io ho voluto provare che effetto facesse! 

Ora siamo nella fase in cui se uno dei tre è su, anche gli altri due vanno su. 
Se uno scende, anche gli altri due scendono. 

Se sono in casa da sola con Paola, allora lei al piano di sopra non ci vuole stare se sa che io sono al piano di sotto.

Dobbiamo riequilibrarci, abituarci, ma per adesso ci piace e ci fa ancora più "casa"!




Nuovo clima

Avevo paura che fosse come in Irlanda, ma mi sbagliavo. Rispetto a Dublino devo dire che il clima in questa parte d'Inghilterra è molto meglio.

Paragonato al clima del sud della Francia fa cacare schifo ovviamente, ma non ci faccio caso, perché sono talmente tante le cose migliori che abbiamo trovato qui che, mettendole sul piatto della bilancia, la bilancia pende per il Regno Unito!



Cerco di seguire gli strati d'abbigliamento degli inglesi ma ho già perso in partenza. 

Io i miei figli, con 10 gradi e vento polare, a scuola in camicia non ce li mando!















Il tempo che passiamo all'aria aperta è tanto e sto facendo un grande lavoro su  me stessa per tenere a bada certe frasi da mamma che vorrebbero uscire ogni tanto "non correre nelle pozzanghere - oh, Peppa Pig lo fa", "attento a non cascare che ti infanghi tutto - eh ma dai, pure io mi rotolavo nei campi da piccola!"




Nuovo ritmo

Gli orari, la routine, il ritmo sono cambiati.

Le due scuole di Lorenzo e Daniele non aiutano di certo nella fase mattutina di preparazione e consegna a scuola dei pargoli. 

La scuola termina alle 3.15, orario fantastico che ti da' il tempo di fare altre attività o di infilarti il pigiama alle 4 del pomeriggio e pantofolare in casa sul divano, tra compiti e letture nelle giornate di pioggia (oggi sono molto ispirata visto il diluvio che c'è stato!).

BabboGer ha un treno da prendere la mattina e la sera rientra più tardi rispetto alla precedente routine francese. 
Volevamo stare in un posto tranquillo, in  mezzo al verde ed è il viaggio in treno era nel conto!



 
Nuova spesa

Non mi sento completamente persa nei supermercati inglesi perchè nei miei 5 anni a Dublino ho avuto modo di conoscere l'alimentazione, più o meno simile, di questa parte d'Europa.

Devo ancora capire dove trovare certi prodotti di qualità, perché per esempio non tutte le bottiglie che portano il nome "olio extravergine d'oliva" contengono del vero olio extravergine! 

I prodotti italiani non mancano, ci sono addirittura dei negozi che spediscono a casa anche lo stracchino fresco, le salsicce toscane e il parmigiano.


Il fatto di avere una cucina spaziosa, luminosa che affaccia sul piccolo giardino mi fa venire ancora più voglia di cucinare e da quando siamo qui mi sono dedicata all'home-made. 

Pane, muffins, torte, nutella e tante lasagne per rendere le nostre domeniche ancora più "famigliari".

Muffins e panini al latte

Non esitiamo comunque a sperimentare tradizioni culinarie locali: british breakfast, sirloin steaks,  scones e patate di tutti i tipi fanno parte del menù settimanale, per non parlare della tanto amata birra australiana Foster che in Francia non riuscivamo a trovare.




Nuova domenica

Da bambina e da ragazza la domenica era la giornata della Messa, del vestito più carino e del pranzo un po' più lungo del solito e qualche volta con la famiglia allargata se si univano i miei cugini.

La Messa è mancata nella mia vita per tanti anni e proprio qui che sto riscoprendo il piacere di frequentare la parrocchia, di andare tutti insieme alla Messa la domenica. 

Siamo stati fortunati, abbiamo trovato una parrocchia dove la comunità italiana è numerosa ed hanno una celebrazione in italiano alle 12 di tutte le domeniche. 

A tutto questo si unisce la presenza di un prete italiano in gamba, di quelli che l'omelia la fa con passione. 
Di quelle che ti rimangono in testa per un po' e ti portano a riflettere sulla vita di tutti i giorni e sul nostro essere cristiani in senso lato.

Non è facile tenere i bambini tranquilli in chiesa, per lo meno Dani e Paola, perché Lori ha un'età in cui invece sembra interessarsi. 
Per lui è iniziato pure il catechismo, in inglese, in previsione della sua prima comunione a Maggio. 
Pure la Chiesa è family friendly: libri per i più piccoli all'ingresso, fogli e colori per intrattenere quelli più distratti.




Nuovi amici

Dani  adora Jack.

Lori ha Alessandro.

Due scuole diverse, amici diversi per i miei maschietti. Dani con la sua passione per il calcio ha trovato amici di piede, mentre Lori ha legato con un bambino italiano chiacchierone quanto lui con il quale può esprimersi liberamente al momento della ricreazione, visto che in classe soffre molto il fatto di non poter ancora dire la sua, perché le parole non gli vengono. 

Pazienza? Gliel'ho detto, ma non è facile farglielo capire!

Ci sono anche nuove amicizie per me. 

Nuove mamme, per ora italiane, ma le chiacchiere con quelle inglesi davanti a scuola non mancano e sono già pronta per "sparare" inviti durante l'half term di fine ottobre per avere la casa invasa di bambini anglofoni e non perdere il ritmo.

In bici con i nuovi amici




Nuova distanza

Tornare in Italia dal sud della Francia era una "passeggiata", si caricavano i bambini in  macchina quando ci pareva e via verso il bel paese.

Qui la storia è diversa. 

Ci sono dei voli da prenotare, della date da rispettare (la scuola inglese è molto rigida in questo senso perché non permettono assenze ingiustificate fuori dalle settimane di vacanze scolastiche), ed il problema che noi siamo 5 e anche solo per venirci a prendere in aeroporto ci vuole una macchina grossa che per ora nessuno dei nostri famigliari ha. 

Non mi soffermo sull'aspetto economico perché mi devo ancora riprendere dalla shock di ieri quando, presa da nostalgia dei miei genitori, ho guardato i voli nel periodo natalizio. 
Voli ovviamente non acquistati.

Sarà per il natale prossimo. 

Intanto distribuiamo inviti per parenti e amici che hanno anche solo una minima voglia di venirci a trovare! 



Nuovi luoghi da scoprire

Ho una lista lunga e fitta di tutto quello che voglio scoprire qui intorno a noi. 
I nostri viaggi a corto raggio, quelli del sabato con lo zaino pieno di panini, sono iniziati. 
E' questo l'aspetto che mi piace di più del cambiamento: scoprire posti nuovi, sentirsi turisti ogni giorno.
Sono pronta a diventare l'inviata speciale dal Surrey e dall'Inghilterra del Sud!



Stay tuned!