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Da quando viviamo in UK la mia passione per i libri da bambini è cresciuta in maniera esponenziale.
In principio la passione per i libri in inglese per bambini era anche necessità: per ampliare il vocabolario dei miei figli bilingue, per prendere dimestichezza con la nuova lingua, per leggere quei libri che qui tutti conoscono e sentirsi un po' più parte di questo nuovo mondo.
Adesso le cose sono cambiate: la "necessità" si è messa da parte e il puro e semplice piacere della lettura di testi meravigliosi per bambini è parte della nostra quotidianità.
Dopo 6 mesi dal nostro arrivo in terra inglese, l'inglese dei bambini è a un buon livello e riusciamo a leggere con molto più piacere, li vedo soddisfatti nel poter capire le parole e ancora di più nel poter correggere la mia pronuncia. Vi giuro che mi impegno, ma come viene a loro la pronuncia British, a me proprio non riesce!
La storia del loro bilinguismo è affascinante, potete approfondirla qui se volete!
In tutto questo continuo prendere libri in biblioteca ci imbattiamo in letture istruttive.
Per loro, per me.
Perché se guardiamo l'anima di questi libri da bambini, scopriamo che la loro morale è semplicemente profonda e farebbe bene a qualunque adulto, indurito dagli eventi della vita, fermarsi a leggerli.
In questi giorni ci siamo imbattuti in un libro dolcissimo.
Un libro che riguarda emozioni che probabilmente i bambini che hanno fratellini o sorelline hanno provato.
Si chiama Who Loves Baby?
Una storia raccontata in prima persona dal giovane protagonista, un suricato - più conosciuto come meerkat in inglese.
La mamma è tutta per lui, gli sta leggendo un libro, mentre il fratellino nella culla dorme. Proprio in quel momento arriva in visita un trio di amiche della mamma, chiamate dal bimbo "Gooey Gang" (gooey vuole dire appiccicoso e rende benissimo l'idea).
Il bambino viene lasciato in disparte.
Quel trio proprio non gli piace e non capisce tutta quell'attenzione per quel bebè, non lo sanno quelle tre che il bebè è "icky, sicky, pongy…"?
Che inediti aggettivi abbiamo imparato: schifoso (o quasi!), vomitoso, puzzoso!
Tutte le attenzioni sono rivolte al piccolo di casa, come qualche volta è successo a noi quando qualcuno veniva in visita per conoscere il nuovo arrivato di casa, prima Daniele, poi Paola.
Ed io avevo sempre l'occhio sul più grande, Lorenzo, perché sapevo che la gelosia in quel momento poteva arrivare e ferire.
Così come ogni volta che ho conosciuto i neonati delle mie amiche ho sempre avuto un'attenzione particolare per il fratello maggiore. Perché lui è lì che ha paura di perdere importanza, ha paura di non essere considerato più come prima, ed allora ci vuole attenzione, premura e pazienza.
Meno male l'amico peluche del meerkat, Teddy, vuole a tutti i costi fare un giro nella culla del bebè e da lì il fratello maggiore si avvicina piano piano, lo guarda, lo tocca e in maniera dolce, delicata e naturale "incontra" lo sguardo di quel piccolo bebè!
Ci vuole tempo per alcuni fratelli maggiori per accettare il fratellino, per scoprire che infondo è bello, è morbido, è tenero e che può essere bello condividere con lui la mamma!
Mi ricorda qualcosa!
Il libro in inglese Who Loves Baby? potete trovarlo qui:
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