Al Castello di Torrechiara con i bambini

Succede ogni volta.

Partiamo con le migliori intenzioni: io voglio portare i miei bimbi in giro per l'Emilia-Romagna e BabboGe' in giro per la Toscana.

Poi quei tre arrivano a casa dei nonni e non si schiodano dal cortile. 

Non c'è verso di proporgli nessuna gita, perché sanno che i giorni dai nonni sono contati e non vogliono certo perder tempo a fare i turisti. 

Per cui delle "mille" cose che vorrei fargli vedere del territorio in cui sono cresciuta siamo riusciti a vederne solo una e per questo giro posso anche ritenermi soddisfatta. 

Li abbiamo caricati in  macchina nonostante il pianto disperato di Dada'. Lui a vedere quel castello non ci voleva venire e voleva stare con i nonni. 

Peccato che in quel soleggiato pomeriggio di fine marzo i nonni erano tutti e due al lavoro e la sua scusa non stava in piedi. 

Io ho iniziato la mia opera di incuriosimento con indizi sul dove e cosa stavamo andando a vedere. 

Il percorso in auto è breve, anche perché dopo i 1600 km dei giorni precedenti non volevo inferire ulteriormente sulla loro pazienza! 

Gli dico di guardare fuori dal finestrino perché lui comparirà. 
Si guardano a destra e sinistra, facendo a gara a chi per primo intravede il castello. 

Lo vedono, non si può non vedere! La vista dal finestrino  mentre si percorre la vallata dove scorre il torrente Parma è imponente.

Il Castello di Torrechiara è lì, maestoso, intatto, che domina la valle e ci aspetta. 
 
L'eccitazione di quei tre comincia a salire, perché quando si tratta di andare alla scoperta di posti nuovi tutto il resto passa. 



Il Castello di Torrechiara era materia di studio per me nel periodo delle superiori, quando nell'istituto per Tecnico dei Servizi Turistici che ho frequentato ci veniva richiesto di conoscere il nostro territorio e la storia di Pier Maria Rossi si studiava pure in storia dell'arte.

Pier Maria Rossi, detto il Magnifico, condottiero italiano del Quattrocento e conte di San Secondo, volle la costruzione di questo castello, nella metà del 1400, non solo come castello con funzione difensiva, ma soprattutto come residenza isolata per lui e per la sua amante Bianca Pellegrini di Arluno.


Il castello è un tutt'uno con il borgo adiacente fatto di casette in pietra e antiche cantine vinicole. 
Le colline circostanti sono un susseguirsi di filari di vigne.

Il Borgo del Castello di Torrechiara

Una delle cantine del Borgo di Torrechiara

Vista dal Castello di Torrechiara

Lasciamo che i bambini ci facciano da guida, io resto indietro a fare foto e godermi la loro gioia nell'entrare per primi in questa rocca, perfettamente conservata.








La corte interna diventa parco giochi per quei tre che in questo periodo giocano sempre a "hit", come direbbe Babbo in toscano "chiapparello"!





Ci intrufoliamo nell'interno del castello attraversando le sue stanze affrescate. 




Gli affreschi "a grottesche" fanno stare i bimbi a naso all'insu per un po', anche se la fretta di arrivare alla stanza più bella, della quale gli ho parlato a lungo è tanta.


 
Attraversiamo portici, sbuchiamo in terrazzi esterni e finalmente giungiamo nella famosa "Camera d'Oro".






La "Camera d'Oro" era la stanza da letto di Pier Maria e Bianca, chiamata così per le decorazioni in oro che la caratterizzano.

Affreschi della Camera d'Oro

Gli affreschi parlano di loro e della loro storia e la finestra che da' su una terrazza coperta è l'apice del romanticismo, dell'armonia. 
Ogni innamorato sognerebbe un luogo d'incontro come questo e forse pure i bambini ne hanno colto l'essenza affacciandosi da quel balcone.

La vista dalla Camera d'Oro



Avrei potuto soffermarmi a leggere le lunghe descrizioni in ogni stanza, magari leggerle anche ai bambini, ma la loro energia, il loro entusiasmo e la loro voglia di scoprire di più mi ha fatto desistere dal riempirli di concetti o di date.

Perché quando visitiamo con i bambini luoghi come questo non servono lunghe descrizioni, ma solo la voglia di seguire la loro fantasia, ascoltare le loro eventuali domande e stimolare la loro curiosità usando un po' di immaginazione e magari ritornando bambini insieme a loro.

I luoghi vanno vissuti, respirati, sentiti e noi l'abbiamo fatto!




Info Pratiche:


Localizzazione:




Orari di apertura: 

Il castello è chiuso di lunedì e rimane aperto tutti gli altri giorni dell'anno. 
Da novembre a febbraio, dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.30 e sabato e domenica e festivi dalle 10.00 alle 17.00.
Da marzo a ottobre, il martedì, la domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30 e il
mercoledì, giovedì, venerdì e sabato 8.30 alle 19.30.


Tariffe:

I bambini e ragazzi fino a 18 anni gratuiti. 
I giovani da 18 a 25 anni, ingresso ridotto:  1.50 euro.
Ingresso adulto: 3 euro.
L'ingresso è gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese. 


Parcheggio: 

Un parcheggio ai piedi del castello è disponibile per i visitatori. 
Ce n'è un altro di fianco alle mura, salendo sulla strada che indica "strada chiusa" che permette di parcheggiare l'auto proprio a due passi dall'ingresso del borgo evitando la salita a piedi (impegnativa per chi ha bambini o passeggini). I posti auto non sono molti perché è un sentiero ghiaiato che affianca le mura. 



Link utili:
Sito del castello di torrechiara:www.portaletorrechiara.net
Sito dei castelli del ducato di Parma e Piacenza: www.castellidelducato.it  
Pagina facebook della festa medievale del Castello di Torrechiara: Assedio al Castello di Torrechiara - Festa Medievale