La scuola in Germania raccontata da Rachele

Perdersi tra i post del suo blog è una cosa che mi rilassa, mi piace leggerla e sono davvero onorata che abbia accettato di prendere parte alla rubrica della mamme italiane all'estero, raccontando la loro realtà scolastica della nazione in cui vive con la sua famiglia.
Lei è Rachele, Rachele Racconta è il suo blog e questo il suo racconto della Scuola in Germania, relativa al Land in cui vive
Buona lettura e grazie mille Rachele e ai suoi bambini!






Ciao Fabiana! Eccoci qui: io sono Rachele, e loro sono Federico e Marco, i miei pupetti, i diretti interessati alla scuola: Fede fa la seconda elementare, Marco invece  l’ultimo anno di asilo. Viviamo da 3 anni in Germania, nel Baden Wüttemberg, e rispondiamo volentieri alle tue domande sulla scuola.
Considera che in Germania ogni Land gestisce il sistema scolastico in modo autonomo, quindi la nostra esperienza è relativa al Land in cui viviamo.

- Uffa ma perché proprio sulla scuola? Non possiamo parlare dello zoo? E’ molto più divertente!-
- Lo so Fede, ma per noi mamme è più interessante sapere come funziona la scuola! Gli zoo li conosciamo già-
- Se lo dici tu… -

Bene, allora, inizierei spiegando brevemente il ciclo di studi.


Il Kinderkrippe è l’asilo nido, e trovare un posto senza essersi prenotati quando si è ancora in dolce attesa sembra essere un'impresa impossibile. Costicchia, direi quasi quanto in Italia, e ce ne sono davvero pochi. 

Qui è incentivata la permanenza dei genitori a casa con i bimbi, ecco perché non hanno previsto molti posti. Ci sono Land in cui addirittura pagano un mensile extra alle mamme che tengono a casa i figli fino ai tre anni! 

I Kinder Wagen per portare a spasso i bambini del nido

Il Kindergarten è l’equivalente della nostra scuola materna, e va dai 3 anni ai 6-7. 

Contrariamente all’Italia questo non è gratuito (per Marco paghiamo sui 270 euro al mese, pasti compresi). 
Nelle classi ci sono tre maestre sempre co-presenti per un massimo di 20 bambini per classe. 

Due classi dell'asilo viste dal corridoio
Per i bambini dell’ultimo anno sono previste molte attività speciali nell’orario scolastico (tipo lezioni di musica, o di sport, o attività educative con le maestre delle elementari, tutto gratuito), e si dà molta importanza sia all’educazione fisica che al gioco all’aria aperta. 

L'ingresso dell'asilo - ci si può sedere a leggere (durante l'inserimento speciale) ed i libri della libreria possono essere presi in prestito
Rispetto all’Italia è organizzato molto meglio, le strutture sono sempre curatissime, ma da quanto ho visto i bambini sono seguiti di meno. 

Giocano liberamente mentre le maestre chiacchierano fra di loro: controllano soltanto che non si facciano male, mentre all’asilo italiano in genere fanno più attività di gruppo guidati dalle maestre.

L'angolo per fare il falò nel giardino dell'asilo

La Gründschule: sono le scuole elementari. 
Durano solo 4 anni, e dopo i primi due anni si cambia insegnante. Questo per preservare i bambini da eventuali danni dovuti ad un maestro sbagliato. Peccato perché noi abbiamo una maestra splendida, e dobbiamo comunque lasciarla! 

I banchi e le sedie della scuola elementare, si possono inclinare a seconda delle esigenze del bambino

Alla fine dei quattro anni gli insegnanti danno un consiglio su quale scuola superiore sia più adatta al bambino. Fino a poco tempo fa il consiglio era insindacabile, e non si poteva che seguirlo. Oggi invece è possibile non ascoltare le direttive degli insegnanti e iscrivere i propri figli alla scuola secondaria che si preferisce.

Il primo giorno di scuola elementare si lanciano i palloncini in cielo con il nome dei bimbi di prima elementare


Scuole superiori: ce ne sono di tre tipi, e durano dieci anni, anche se l’obbligo di finirle non c’è: basta studiare fino a 17 anni. 

Il Gymnasium, ossia la scuola migliore e più severa. 
La Realschule, ossia una scuola intermedia per bambini meno virtuosi, che dà accesso solo ad alcune università. Infine la Hauptschule era la scuola dei bambini meno portati per lo studio, ma è stata eliminata perché troppo ghettizzante. Con il diploma con quest’ultima non si poteva nemmeno accedere all’università. 
Stabilire a dieci anni di età il destino scolastico di un bambino forse è un tantino prematuro.
La Dualschule è un tipo di scuola professionale che inserisce i ragazzi nel mondo del lavoro, affiancando le lezioni in aula con il tirocinio nelle varie attività lavorative scelte dai ragazzi. In questo modo quando si esce si ha già un mestiere.


Ma veniamo ora ai ritmi scolastici. Guarda, qui è favoloso…
- Cosa dici mamma?! Dobbiamo andare a scuola tutti i giorni tranne sabato e domenica! Cosa c’è di favoloso?-

Quello che è favoloso sono proprio i ritmi scolastici, scanditi da vacanze molto frequenti. 

In media ogni 6 settimane c’è una pausa di una settimana. Vuoi per carnevale, vuoi per Pasqua, per i Santi, o per la Pentecoste… ogni volta che vedo i miei figli particolarmente stanchi e sfiniti, stai sicuro che dopo pochi giorni inizia un periodo di vacanza! 
Questo da un lato è eccezionale, ma c’è il rovescio della medaglia: la scuola, anziché finire in giugno, nel nostro Land va avanti fino a fine luglio. 
Tutto ciò è logorante per uno abituato a tre mesi di vacanze come me. Ma se devo dire la verità credo che sia molto più leggero per un bambino (e per la famiglia stessa) fare vacanza più spesso, anziché arrivare a giugno in condizioni pietose e rimanere ciondoloni per tre mesi interi.
Invece, per quanto riguarda l’asilo, non ci sono interruzioni, se non una settimana di chiusura a Natale e tre settimane ad agosto. Per il resto è sempre aperto, dalle 7 alle 17 di ogni giorno (tranne sabato e domenica). Anche questa è una cosa che trovo fantastica per chi lavora, in fondo l’asilo è un servizio alla famiglia, e se me lo chiudi per tutta l’estate che servizio è?


Lo sport
Ne fanno tanto, è importantissimo per i Tedeschi.
- Lo sai che nel mio asilo c’è una palestra bellissima? Ci sono anche le macchine a pedali e le bici con una ruota sola!-
- Anche da me c’è la palestra, e molto più grande della tua Marco, e anche noi abbiamo tanti giochi!-
Si, è vero, nell’asilo di Marco hanno un salone enorme attrezzato a palestra. Giochi per ogni fascia di età, e vengono perfino delle educatrici esterne a far fare ai bambini la ginnastica adatta alle varie età. 

Inoltre usano la palestra quando piove forte per farli sfogare e correre a loro piacimento. Altrimenti si esce in giardino tutti i giorni, con qualsiasi tempo atmosferico

Palestra dell'asilo

In estate montano delle piscinette e i giochi d’acqua, in inverno li infagottano con scarponi imbottiti e tute impermeabili e via!
Spesso li portano nella foresta o a fare gite in parchi giochi esterni senza nemmeno comunicarlo ai genitori. Qui è normale così.


Il cortile della scuola e la palestra

Invece alle elementari hanno una palestra da sogno. 
Cioè proprio una cosa professionale, di quelle che in Italia nemmeno avrebbero il posto dove piazzarla, tanto è grossa! Fanno 3 ore di sport alla settimana, e nel pomeriggio ci si può iscrivere per fare lo sport che preferisci, pagando circa 60 euro all’anno.
Anche a scuola si esce a giocare in cortile ogni giorno, con quasi ogni condizione climatica. Fanno due intervalli di venti minuti ciascuno e due intervalli di 5 minuti. A me sembrava eccessivo all’inizio, ma parlando con una psicologa mi ha spiegato che l’attenzione di un bambino delle elementari non dura più di 45 minuti, e dunque scandire la mattinata con molte pause è il modo migliore per farli rendere al meglio! 


L'interno della palestra vista dalle vetrate dipinte

-Sai Fabiana cosa facciamo appena usciamo in giardino? Gridiamo tutti fortissimo!-

E’ vero! Li sento fin da casa mia, ed è una cosa che trovo molto liberatoria per loro; urlano a più non posso e poi si mettono a giocare e si scatenano in entrambe le pause lunghe. I bambini che si fermano fino al pomeriggio (il doposcuola è a pagamento, sui 270 euro compreso il pranzo) fanno gioco libero fino alle 14, poi i compiti e poi di nuovo giocano liberamente fino all’arrivo dei genitori, alle 17. Tutto si può dire tranne che sgobbano tutto il giorno sui banchi!


Per quanto riguarda la mensa… Oddio… caliamo un velo pietoso! Marco, dì un po’ a Fabiana qual è il tuo piatto preferito all’asilo?
- Il purè! È molto più buono del tuo mamma!-
- Si, lo so, me lo dici sempre… -

Ma lo sapete il perché? Perché lo fanno con lo zucchero anziché i parmigiano! Alcune volte a pranzo c’è una brioche con salsa di vaniglia, o il riso latte con crema di ciliegie, o le crepes con la marmellata... Per pranzo! Per noi italiani è inconcepibile.
La mensa costa sui 70 euro al mese ma in tutta onestà, per come sono abituati a pranzare qui, non ci mangerei nemmeno gratis!



La cucina della scuola materna

La cartella dei bambini non è mai molto pesante, perché le maestre fanno lasciare il materiale più ingombrante a scuola. Devono portare a casa solo il libro che useranno per i compiti, per il resto devono stare leggeri. E i libri sono tutti forniti dalla scuola! Alcuni rimangono di proprietà dei bambini, tipo quelli su cui fanno gli esercizi, altri invece li devi restituire alla fine dell’anno scolastico, e se non li hai rovinati non paghi un centesimo.
E’ così anche alle scuole superiori, a parte alcuni libri che gli insegnanti aggiungono a loro discrezione ma che si è liberi di non acquistare.
Ah, già che ho citato i compiti…
- Che noia i compiti! Non li voglio mai fare, ce ne danno troppi!-
- Dici così solo perché non sai come funziona in Italia, tu!-

I compiti sono “vietati” nel fine settimana, e ovviamente durante le vacanze. E in estate, quando fa particolarmente caldo, non li possono proprio dare per regolamento scolastico. Per loro è molto più importante che un bambino vada a giocare in un parco, o a calcio o a danza, piuttosto che passare il pomeriggio a studiare tabelline! Pensa che quando Federico ne ha tanti li finisce in circa trenta minuti. Ma vedo che comunque si lamentano… sti bambini non sono mai contenti!


Per quanto riguarda gli stranieri uhm, che dire… non ci siamo trovati molto bene all’inizio, e ho sentito di molti casi analoghi al nostro. All’asilo due anni fa non ci hanno dato alcun supporto, anche se da quest’anno hanno inserito un corso di Tedesco per bambini con difficoltà linguistiche (anche per bimbi tedeschi!).
Federico sapeva già leggere e scrivere quando aveva 6 anni, e ovviamente volevamo iscriverlo in prima elementare nonostante non conoscesse il tedesco. Il fatto che fossimo stranieri era per loro un motivo sufficiente per fargli perdere un anno, e ci hanno proposto una scuola per stranieri, che però non sarebbe valsa come anno scolastico vero e proprio.
Qui in Germania perdere un anno alle elementari è vista come una cosa normalissima, e spesso sono i genitori stessi a decidere di tenerli fino a 7 anni all’asilo piuttosto che mandarli a scuola. Quindi se qualcuno si trasferisce dall’estero è un motivo più che sufficiente per fargli perdere un anno! 

In alcuni casi hanno ragione, ma in altre circostanze sembra che procedano secondo un  rigido protocollo senza nemmeno considerare il bambino che hanno davanti. 
Per fortuna mio marito conosceva bene il tedesco e ci siamo impuntati per mandarlo alla scuola normale per Tedeschi. Vedendo che il bambino non ha mai rallentato la classe lo hanno accettato di buon grado. Sono convinta però che senza una buona conoscenza della lingua da parte nostra, non lo avrebbero mai ammesso a scuola.

- Abbiamo finito adesso mamma?  Possiamo parlare dello zoo?-
- Abbiamo finito, sì! Ma degli animali ne parliamo io e te più tardi, d’accordo? Ringraziamo intanto Fabiana per averci dedicato tutto questo tempo! E per questa bella e utilissima rubrica sulla scuola, che ci permette di scoprire i sistemi scolastici di tanti posti diversi!-
- Uhm, d’accordo… Grazie Fabiana! Sono molto contento di averti conosciuta, però la prossima volta ti racconto delle mie Tartarughe Ninja ok?




Grazie Rachele e aspetto il racconto delle Tartarughe Ninja! 

Gli altri post della rubrica "la scuola raccontata dalle mamme" li trovate qui