Gran Canaria che non ti aspetti

Ricordo chiaramente la sensazione forte di voglia di luce, di sole, di caldo sentita in pieno autunno qualche mese fa, quando sapevamo benissimo che l'inverno sarebbe stato lungo, freddo e un po' grigio: il nostro inverno inglese.

Era la stessa esatta sensazione che provavamo negli anni dublinesi, quelli nei quali iniziammo a considerare le Canarie come meta ideale per le vacanze invernali.

Ed e' nel 2006, con Lolo' in pancia, che abbiamo scoperto la piccola Lanzarote e ce ne siamo innamorati.

Nel 2007, con Lolo' di pochi mesi, siamo andati alla scoperta di Fuerteventura e nel 2013, tutti e cinque, ce la siamo spassata a Tenerife (i post della nostra vacanza con i bambini a Tenerife li trovate qui).

Per noi le Canarie non sono mai state solo mare, spiaggia e piscina, non facciamo parte della categoria di viaggiatori che stanno sdraiati al sole o sotto l'ombrellone a rilassarsi.

Per noi le Canarie sono isole da scoprire, da vivere, da esplorare e da gustare.

Ognuna con le sue caratteristiche e faticherei ora a dire quale sia la piu' bella e la nostra isola preferita.

Di Lanzarote ci ha affascinato il Parco Nazionale del Timanfaya, con i suoi vulcani e campi di lava e le opere di Cesar Menrique dislocate in tutta l'isola.

Di Fuerteventura abbiamo un ricordo speciale perche' e' stata la prima vacanza in tre e per la gioia nel vedere finalmente Lolo' svestito dopo i primi suoi 8 mesi in Irlanda.

Di Tenerife i bambini ricordano ancora bene il parco delle scimmie, chiamato Monkey Park, la giornata al parco delle Canarie in Miniatura, il Pueblo Chico e la nostra prima volta in un villaggio turistico.

Mancava all'appello Gran Canaria.

Abbiamo approfittato delle due settimane di vacanze pasquali della scuola inglese per concederci dieci giorni alla scoperta del "continente in miniatura", tra villaggi, strade panoramiche, spiagge e paesaggi mozzafiato.

Ho fatto una selezione delle cose da non perdere per quei viaggiatori, come noi, che sono curiosi di scoprire l'anima dei luoghi e non solo la parte "turistica".

Gran Canaria e' un'isola di contrasti: si passa dalla parte nord dell'isola densamente popolata, con la capitale Las Palmas e dal clima piu' mite e vegetazione rigogliosa, alla parte sud, quasi desertica, brulla e veramente molto turistica, costruita e artificiale, al centro dell'isola, meraviglioso, con paesaggi mozzafiato, risultato di milioni di anni di eruzioni vulcaniche ed erosione.


Noi abbiamo percorso tutta l'isola, l'abbiamo assaporata da nord a sud, dividendo la nostra vacanza in questo modo: i primi tre giorni abbiamo affittato un appartamento nella periferia di Las Palmas tramite Booking e i restanti 7 giorni abbiamo alloggiato in un bungalow di un resort di una catena spagnola molto family friendly nella zona turistica di Maspalomas usufrendo del trattamento di mezza pensione.

HD Parque Cristobal - Playa del Ingles

Abbiamo noleggiato l'automobile per tutta la durata del soggiorno scegliendo la compagnia di noleggio locale, Cicar, gia' sperimentata nei precedenti viaggi alle isole Canarie ed una delle poche che non fa pagare un prezzo aggiuntivo per i seggiolini auto e con tre figli non e' roba da poco!

Questa la nostra selezione su cosa non perdere di Gran Canaria, tra nord, centro e sud:

NORD DI GRAN CANARIA

Se l'isola e' un insieme di contrasti, la capitale Las Palmas la fa da padrona. Ci si accorge subito della sua densita' di popolazione, il traffico da metropoli ed i quartieri popolari saltano all'occhio, soprattutto ai bambini che in questo sono molto naturali "mamma ma le case qui sono rotte, non sono finite, sono senza tetto?".

Non tutte ovviamente.

A Las Palmas non bisogna perdere il cuore storico della citta', il quartiere La Vegueta, le sue viuzze di case colorate, le chiese, la meravigliosa "Casa de Colon", Piazza Sant'Ana e la Cattedrale.



I bambini hanno adorato la salita sulla torre della Cattedrale, la vista da lassu' e' meravigliosa.


L'altro luogo imperdibile di Las Palmas e' la lunghissima Playa de Las Canteras: 3 chilometri di sabbia dorata finissima, un lungomare pedonale, negozietti e locali tipici per tutti i gusti. Ombrelloni e sdraio non mancano e grazie alle rocce artificiali poste a largo, quest'angolo di oceano risulta protetto e la temperatura dell'acqua piu' gradevole.


Nella costa a nord-ovest dell'isola c'e' un piccolo villaggio di pescatori che abbiamo visitato in una giornata di pioggia e che ci ha fatto comunque innamorare, per cui immagino che con il sole sia ancora piu' uno spettacolo: Puerto de las Nieves.


La' tutto e tutti parlano del famoso "Dedo de Dios", un monolitico basaltico, simbolo di questo porto, che e' stato distrutto nel 2005 durante una violenta tempesta.  E' stato bello con i bambini cercarne i resti all'orizzonte, giocare con la sabbia nera ed i sassi in spiaggia e percorrere le stradine ed il lungo mare. Al centro del villaggio il parco giochi a forma di barca e' stata l'attrazione preferita per i miei tre piccoli viaggiatori.

Per raggiungere Puerto de las Nieves provenendo da Las Palmas ci siamo avventurati lungo  la strada GC300, piu' interna, che attraversa il villaggio di Arucas, famoso per la sua cattedrale, addentrandoci poi vero l'interno per fare tappa nell'imperdibile villaggio di Firgas per il suo Paseo de Canarias e Paseo de Gran Canaria. 


Sono due vie del centro originali, un'idea grandiosa e artisticamente interessante.
Paseo de Gran Canaria e' costituita da una cascata che percorre tutti i gradini affiancata da mattonelle decorative che formano mosaici e rappresentano le municipalita' di Gran Canaria, mentre nel Paseo de Canarias le 7 isole canariche sono scolpite nella roccia e riprodotte su mattonelle di ceramica.

Una cosa meravigliosa ed unica che ha affascinato grandi e piccini.



Per gli appassionati di archeologia, nella zona nord dell'isola ci sono diversi siti interessanti tra cui la Cueva Pintada a Galdar e il Cenobio de Valeron.

Che Gran Canaria fosse un'isola vulcanica l'avevamo spiegato ai bambini ed i loro occhi hanno cercato il vulcano tra una stradina e l'altra. Il vulcano non si vede, non e' come a Tenerife dove il Teide regna sovrano.

Qui si possono vedere crateri ed il piu' impressionante e' quello della "Caldera de Bandama". In una delle zone piu' rigogliose a sud della capitale, costellata di vigneti, e' un pit stop che vale davvero la pena di fare.


SUD DI GRAN CANARIA 

La parte Sud dell'isola di Gran Canaria e' decisamente il cuore turistico dell'isola, un susseguirsi di residence, hotel, villaggi, negozi, ristoranti e attrazioni turistiche di tutti i tipi.

Il paesaggio ed il clima cambiano, fa decisamente piu' caldo rispetto al nord ed in certi tratti si ha la sensazione d'essere finiti sulla luna o nel deserto del Sahara.

"E' questo il deserto del Sahara?" e' stata la domanda di uno dei miei figli quando ci siamo trovati davanti alle magnifiche e imperdibili dune di sabbia di Maspalomas.


Sempre nella zona sud dell'isola da non perdere e' il delizioso Puerto de Mogan, chiamata anche la "Venezia delle Canarie" o la "piccola Venezia".


Dal pontile di questo villaggio partono escursioni in barca lungo la costa, da quelle in sottomarino all'avvistamento dei delfini

La costa sud e' un sussegguirsi di piccoli porti turistici ed i parchi di divertimento non mancano: minigolf, gokarting, zoo, parchi a tema.
Noi abbiamo fatto una selezione tra tutti ed abbiamo optato per il gettonatissimo Parco di Angry Birds, un parco di divertimenti a tema a Puerto Rico, e per il particolare e originale Sioux City a Playa del Aguila, un vero e proprio set cinematografico per fare un tuffo nel vero mondo del far west.


 
CENTRO DI GRAN CANARIA

Il cuore dell'isola, la sua anima, la sua storia si trovano qui, nel centro, nel mezzo di stradine tortuose e strette, tra piccoli canion che sbucano in villaggi arroccati e tipicamente canarici, dove non tutti i turisti si avventurano e la natura regna sovrana, dove i segni dell'attivita' vulcanica e dell'erosione di milleni sono evidenti.

Noi abbiamo affrontato il mal d'auto dei miei bambini e non ci siamo fatti scappare quest'angolo di paradiso.

Lasciandoci la costa sud alle spalle ci siamo addentrati lungo la strada GC103, passando dal villaggio di Aguimes.


Volevamo raggiungere il Barranco de Guayadeque, un canion naturale lungo il quale e' possibile vedere le tipiche Cuevas, le case scavate nelle rocce.
Il Visitor Centre si trova all'inizio del "Barranco", ma il giorno che siamo andati noi, di lunedi', era chiuso al pubblico.


Da non perdere il nucleo di Cuevas Bermejas, con la sua cappellina scavata nella roccia ed il sussegguirsi di case arroccate lungo la montagna. Abbiamo percorso una parte del sentiero con i bambini e la loro eccitazione nel vedere queste case fuori dal tempo era incredibile.


L'altra strada paesaggisticamente impressionante da percorrere e' quella che da Maspalomas porta verso il centro dell'isola, attraversando il piccolo villaggio di Fataga, raggiungendo poi uno dei borghi piu' belli di Spagna, Tejeda, la GC-60.


La strada e' particolarmente impegnativa in alcuni tratti ed e' bene essere attrezzati con l'abbigliamento giusto perche' il clima cambia repentinamente e le temperature si abbassano salendo d'altitudine.


I villaggi di Fataga e Tejeda sono due ottime soste per sgranchire le gambe e godere del panorama.


Come in tutti i nostri viaggi con i bambini gli imprevisti non sono mancati, i momenti di sclero, la telefonata alla guardia medica, le litigate, ma quello che rimane sempre, nononstante tutto, e' il ricordo di queste nostre avventure in cinque, la sete di scoprire in parte soddisfatta, la voglia di vedere ancora tanto altro in giro per questo splendido mondo.