Di successo e insuccesso


Ho avuto il ritorno nel mondo del lavoro più veloce della storia, mi aggiungeranno nei Guinness dei primati? 
Sdrammatizzo, come mi piace fare e torno a scrivere, come mi piace fare. 

"Mamma da quando hai iniziato a lavorare ridi meno"
"Mamma ma perché ti arrabbi così tanto?"
Questi sono solo alcuni dei campanellini d'allarme che si sono presentati dopo qualche settimana di routine lavorativa

Mi sono avventurata in una cosa più grande di me, inaspettatamente dolorosa e difficile. 
L'amore per i bambini, l'empatia, la gioia dello stare a scuola e la passione che metto nel fare le cose non sono bastate. 

Lo stress, la fatica immane, il prosciugamento di ogni forma di pazienza ed il lavoro sono venuti a casa con me, ogni santo giorno. 

Questo non è un bene, soprattutto se si hanno tre figli da gestire e nessuna forma di aiuto, tranne quella del tuo compagno nelle ore in cui è a casa. 

Il mio tempo, le mie ore della giornata non erano più serene, il mio tempo con i bambini non era più tempo di qualità e la mia testa volava sempre altrove. Non era quello che mi aspettavo da un'esperienza lavorativa. 

Si presentano occasioni nella vita che bisogna riconoscere, io l'ho riconosciuta. 
Mi sono buttata in questa occasione a capofitto, con "heart and soul" come mi ha detto la mia coordinatrice e sono crollata. 
Ho chiesto troppo a me stessa e la "mamma" che è in me ne ha sofferto. 

Ho sofferto nel rendermi conto che non ero più quella di prima, che quello che vivevo la mattina a scuola mi toccava nel profondo e mi toglieva energia e dedizione per i miei figli. 

Una parte di me è fiera di me stessa, per averci provato, per aver tentato e per avercela messa tutta. 
L'altra parte di me, quella che mi dà più da fare, sente il peso del fallimento. 

Ho riflettuto, meditato, pianto, parlato con le persone a me più vicine prima di consegnare la mia lettera di dimissioni. 
Una lettera che è stata capita, compresa e accettata e che fortunatamente ha lasciato porte aperte ed ottime relazioni.

Sono tornata al mio ruolo di mamma full time e piano piano mi sto riappropriando della mia vita e rimetto a fuoco le mie priorità.
E' come se per 5 settimane fossi stata via, con la testa e tutti ne hanno risentito. 
E' stata un'occasione, ma non era quella giusta per me. 

Ho due parole che mi rimbombano in testa in questi giorni: "successo" e "insuccesso" e devo fare uno sforzo immane per focalizzarmi sulla prima e non far vincere la seconda. 

Provo a vedere il "successo" in tutta questa situazione pensando all'entusiasmo che continuo ad avere, alla voglia di fare quello che mi fa star bene in questa vita e al coraggio che non voglio perdere per riprovarci di nuovo. 

Sento l'energia che sta risalendo, mille impegni all'orizzonte, qualche nuovo progetto che frulla in testa e la voglia di rituffarmi nel mio ruolo di mamma a tempo pieno. 
Chiudo questa parentesi e provo a ritornare a scrivere in questo spazio mio, che in queste ultime settimane è stato un po' trascurato, come tutti del resto!