Cosa serve per affrontare un trasloco con i bambini

Lui era lì di fronte a me e piangeva, io piangevo più forte di lui e ci abbracciavamo stretti stretti. Lui poco più di un anno, io quasi trentenne.
Babbo ci trovò così nella sala vuota dell'appartamento della periferia di Dublino che stavamo per lasciare, io e Lori teneramente disperati e Dani in pancia che probabilmente assisteva a tutto questo turbinio di emozioni dalla sua tana calda (beato lui!).
Era il trasloco numero tre che io e Ger stavamo facendo insieme a distanza di poco più di tre anni dal nostro incontro in terra irlandese ed io ero stata travolta dal nervosismo, dalle emozioni, dallo stress e probabilmente dagli ormoni in subbuglio. 
Lui faceva avanti e indietro con gli scatoloni da un appartamento all'altro. Fortunatamente qualche giorno dopo arrivarono i miei genitori in aiuto. 
Eccoli i NonniFarAndAway, che arrivano sempre con la loro forza ad aiutarci e credo che verranno anche a questo giro.

Si avvicina l'ottavo trasloco, io quasi quarantenne, il piccolo che a quei tempi piangeva compierà a breve 12 anni, il bimbo che in pancia partecipò a quella scena ora ha 9 anni e mezzo e c'è una sorellina in più, di 7 anni, che partecipa attivamente all'inscatolamento.
Nel mezzo ci sono stati altri spostamenti, altri cambi casa (per necessità, per bisogno di più spazio) e la Francia di passaggio, prima di approdare qui in Inghilterra per scelta

Sono meno spaventata di altre volte per questo trasloco, nonostante quella valigia blu che conteva tutto il necessario quando partii per Dublino si sia evoluta in metri cubi di roba per 5 persone. Chi l'avrebbe mai detto?

I traslochi hanno un certo fascino per me (sono un po' folle, lo so!): mettere via tutte le nostre cose, rendersi conto di quante cose teniamo (e noi non siamo persone attaccate agli oggetti!), di quanti libri abbiamo e di quanto i fotoalbum delle nostre vite ed i driver esterni con foto e video siano gli oggetti più preziosi per noi e pensare alla gioia che si proverà quando quelle cose le ritroveremo tra qualche settimana e ci emozioneremo nel sistemarle in un nuovo posto nella nuova casa. 

Ci siamo passati tante volte e l'abbiamo sempre fatto noi, senza aiuto (per scelta e per  questioni di budget), se non quello dei miei genitori e per noi è stata una fase importante, che abbiamo assaporato nonostante la fatica, lo stress e la gestione qualche volta difficile dei bambini in certi frangenti. 
Ma sapete una cosa? 
I miei figli si ricordano ogni singolo trasloco, ogni singolo inscatolamento, si ricordano delle notti passate a dormire sui materassi gonfiabili perché le camerette non erano ancora montate, delle stanze che si svuotavano piano piano, dei pranzi per terra e dei giri sul furgoncino. 



Farli partecipare attivamente li ha aiutati a prepararsi al nuovo, ad adattarsi a tutte le situazioni, a realizzare quello che stava succedendo con gioia ed infondo sono stati momenti essenziali per la creazione di ricordi indelebili delle loro piccole vite. 




Questa volta è un po' diverso, non cambiamo nazione, non cambiamo città, andiamo solo in una casa nostra, una piccola casetta tutta nostra, finalmente. 
Di nuovo ci sarà solo la casa e il quartiere, il resto per loro resta immutato, fortunatamente.

Mi ritrovo a fare tesoro delle nostre esperienze passate, degli errori fatti nei primi traslochi e delle cose giuste fatte in altri, per gestire al meglio le settimane in arrivo. 

Queste, fondamentalmente, sono le cose che riteniamo importanti per affrontare un trasloco con i bambini che spero possano tornare utili a voi nel caso vi troviate nella stessa situazione:

- Decluttering: è un termine inglese che adoro e che non ha una parola che lo traduca al meglio in italiano e che mi piaccia. 
Vuol dire liberarsi delle cose non necessarie, inutili, che non ci servono più. 
E' con il "decluttering" che inizia la fase di trasloco per noi. Mesi prima della fase di inscatolamento io mi dedico agli armadi, alla soffitta, al garage e mi libero delle cose superflue che non ci servono più. 
Regalo vestiti che non usiamo più e che non stanno più ai bimbi, vendo quello che posso e dono il restante ai negozi di "charity" qui in Inghilterra. 
Sono negozi gestiti da associazioni di volontariato che vendono cose usate a prezzi stracciati per poi utilizzare il ricavato a supporto della loro causa. 
La mia bancarella al mercatino dell'usato
In Francia feci lo stesso, partecipai a un paio di "Vide-grenier", dei mercatini dell'usato nei quali è possibile vendere le proprie cose occupando una piccola o grande postazione, a seconda del tipo di piazzola acquistata per un prezzo che può variare dai 10 euro ai 30 euro, a seconda della popolarità del mercatino e della dimensione della piazzola.

Altra alternativa è provare a vendere online, magari in siti come ebay o in siti specifici della nazione in cui si vive (qui in Inghilterra i più usati sono Gumtree e Preloved). 



- Piano d'azione: seduti a tavolino abbiamo buttato giù le liste di cose da fare in ordine di tempo. 
Dall'acquisto del materiale necessario per il trasloco (scatole, nastro adesivo, carta a pallini, buste, pennarelli per scrivere sui cartoni) all'ordine di stanze da cui iniziare a impacchettare (generalmente iniziamo dalla sala inscatolando libri e cose d'arredamento, poi passiamo alle camere e per ultima la cucina) e tutte le altre azioni e cose da fare previste. 


- Documento excel condiviso: tutte le azioni, le idee, i pensieri, il contenuto delle scatole, i link utili, i contatti, tutto viene salvato in questo documento che è vitale per l'organizzazione del trasloco e che viene gestito da me e mio marito. 
Ogni pagina del documento ha così un nome specifico, per esempio: 

  • tempistiche: data in una colonna e azioni nell'altra
  • cartoni: tabella con numero e contenuto cartoni
  • lavori da fare: tabella dei lavori da fare in casa nuova o in casa vecchia e relative azioni e contatti
  • misure: tabella con misure della casa, misure dei mobili  (servono per capire su carta come riposizionare i mobili nei nuovi spazi) e progetti vari. 
  • costi: tabella dedicata ai vari costi da affrontare
  • materiali: tabella con lista di materiali da acquistare per eventuali lavori nella casa
  • etc.: via via ogni foglio potrà essere nominato come ci pare e piace, a seconda delle cose che vogliamo tenere in mente ed averle condivise con il proprio compagno nella fase di trasloco.


- Suddivisione dei compiti: una cosa che ricordo spesso a mio marito, prima dell'inizio della fase di trasloco, è che la mia disponibilità è subordinata al tempo che comunque devo continuare a dedicare ai miei compiti quotidiani, dalla pulizia della casa alla preparazione dei pasti, dalla gestione spesa alla gestione dei panni da lavare e stirare e in più la gestione delle attività scolastiche ed extrascolastiche dei ragazzi. 
Il tempo di mio marito invece è ovviamente dipendente dai suoi orari di lavoro, motivo per cui valutiamo sempre l'utilizzo dei giorni di ferie e lo sfruttamento intensivo dei weekend, giocando di anticipo nella fase inscatolamente che inizia sempre settimana prima. 


- Catalogazione cartoni: la pagina excel più importante è quella relativa al contenuto dei cartoni del trasloco. 
Creiamo una tabella con il numero di ogni cartone, sotto al numero indichiamo la stanza della casa in cui si trova il contenuto e poi in dettaglio indichiamo cosa c'è dentro. 



Questo ci permetterà di ritrovare facilmente le cose che ci serviranno una volta in casa nuova, grazie alla funzione Ctrl+F e capire quali sono i cartoni da aprire per primi. 
Sapere in che stanza va il cartone permetterà di posizionare i cartoni nella stanza giusta prima di aprirli o, nel caso in cui usiate una ditta di traslochi, per dire ai traslocatori dove vanno le scatole. 


Nel trasloco da Francia a UK avevo preparato all'ultimo minuto questo foglio con le stanze nelle quali andavano i cartoni, per dirlo ai traslocatori e farci portare le scatole che andavano nelle camere al piano di sopra.

Ovviamente anche in questa fase i bambini vengono coinvolti. 
Sono loro che spesso compilano la tabella e scrivono i numeri sui cartoni (ricordatevi di avere sempre più di un pennarello per scrivere, le dispute tra fratelli sono sempre  in agguato!). 
I numeri vanno scritti su ogni lato per poter vedere il numero in qualunque posizione verrà messo in cartone. 
Nei cartoni più pesanti ci sarà la digitura "pesante" e in quelli delicati che non vanno schiacciati da altre scatole ci sarà scritto "non mettere niente sopra". 
Per il resto i cartoni diventano vere e proprie opere d'arte dei bambini!




- La stanza del casino: ci piace chiamarla così! E' la stanza nella quale verranno posizionati i cartoni, i mobili smontati e quant'altro. In certe case è stata la sala o una parte della sala, in Francia era la cantina, in altre case è stata una delle camera, spostando i bimbi o noi a dormire in sala o in un'altra stanza. Questo permette di lasciare un certo ordine nel resto della casa mentre continuiamo a viverci in attesa del giorno del trasloco vero e proprio.



- Pazienza: di questa ne serve una dose incredibile, soprattutto se si trasloca con intorno i bambini. Ci vorrà la normale dose di pazienza che abbiamo con loro più una dose aggiuntiva per poter gestire tutta l'organizzazione. Respiri profondi, manteniamo la calma, non panichiamo, tanta autoironia e ne usciremo vive!

- Empatia: altra dote fondamentale che serve a noi genitori e che è essenziale nelle fasi di cambiamento. Non tutti reagiamo allo stesso modo alle novità e se i figli sono più di uno bisognerà avere un'attenzione in più perché le reazioni potranno essere totalmente diverse e di conseguenza il nostro comportamento dovrà adattarsi ai loro sentimenti delicati in maniera differente. 

Coinvolgimento: un'arma fondamentale per gestire i bambini durante il trasloco è coinvolgerli. 
Se pretenderemo solo di averli in un angolo zitti e fermi avremo sbagliato in partenza, i bambini non sono così. L'unico modo per sopravvivere è cercare di fargli fare qualcosa adatto alle loro capacità. 
Se sono piccoli dargli un cartone in cui nascondersi, se sono più grandi dargli il pennarello con cui scrivere sul cartone per esempio, oppure fargli riempire le loro scatole, chiedergli di trovare una cosa nel documento excel se sanno usare il computer, fargli usare il nastro adesivo o qualunque altra cosa che vi venga in mente. Se poi tutte queste azioni le farete con una bella musica di sottofondo sarà ancora più piacevole.



- Tempo libero: il trasloco può essere davvero stressante ed assorbire tantissimo del nostro tempo e delle nostre energie. Non è giusto e non è nemmeno pensabile dedicarsi solo e soltanto a quello per giorni infiniti, ma è giusto riuscire a ritagliarsi del tempo come famiglia per godersi gli ultimi giorni in un determinato luogo o avere del tempo del qualità insieme. Ci ricordiamo ancora bene una delle nostre ultime passeggiate in centro ad Antibes, prima di lasciare la Francia (questo il post).


- "Giocare d'anticipo": il taglio dei capelli ai bambini, la visita dal medico o dal pediatra, la pizzata con le amiche da salutare, il controllo dal dentista, il tagliando della macchina e tanti altri appuntamenti più o meno importanti è utile organizzarli prima della fase di fuoco del trasloco, per arrivare "preparati" e senza altre cose per la testa a quei giorni. 

- La lista per l'indirizzo da cambiare: uno dei documenti più importanti e che usiamo in maniera costante è quello in cui sono elencate le utenze, gli abbonamenti e tutte le aziende/enti ai quali dobbiamo comunicare il cambio di indirizzo. Non solo i fornitori di acqua, luce, gas etc, ma anche la banca, le scuole dei ragazzi, il medico di famiglia, l'abbonamento alle riviste, il supermercato di fiducia che manda le offerte via posta, il Consolato (qui la cosa diventa complicata e lunga, molto lunga) e via dicendo. 
Oltre a comunicare il cambio indirizzo impostiamo comunque il servizio di "reindirizzamento" automatico della posta, per un minimo di 6 mesi.


Concludo il post iniziato da giorni circondata da cartoni nella piccola sala della nostra casa in affitto che è stata il nostro nido per 3 anni intensi, che sono volati. 
Non abbiamo ancora una data definita per il trasloco effettivo, stiamo aspettando che alcuni lavori nella casa nuova siano conclusi. 
Nel frattempo la nostra quotidianità cerca di andare avanti il più normalmente possibile, tra un inscatolamento e un altro e tanta, tantissima organizzazione per affrontare al meglio questo periodo. 
Sarà un'altra fase impegnativa per noi e per i bambini, che ogni tanto mostrano segni di nervosismo e in parte di preoccupazione, ed il nostro ruolo di genitori rimane anche in questo frangente fondamentale, nel rassicurarli e nell'aiutarli ad affrontare serenamente questo cambiamento. 

Se siete esperti di traslochi ed avete altro da suggerire, mi farebbe un sacco piacere ricevere un vostro commento, per poter essere utili a me e a chi si troverà a leggere questo post e magari è in una fase disperata di trasloco!

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