Mamma Far and Away
  • Home
  • Cultura Inglese
  • Scuola Inglese
  • Viaggi
    • Francia
    • Galles
    • Inghilterra
    • Irlanda
    • Italia
    • Spagna
    • Stati Uniti
    • In camper
  • Vita da mamma
    • attività creative
    • bambini lettori
    • emozioni
    • relazioni
    • party a tema
    • resilienza
    • volontariato
  • Inglese per bambini
  • Bilinguismo
Mi piace l'arrivo della fine dell'anno perche' e' un momento di riflessione, un po' come il tirare le somme dei mesi passati e, perche' no, analizzare gli errori, focalizzarmi sulle cose belle, riguardare le difficolta' con leggerezza e con un lieve sorriso e apprezzare tutte le novita'.


E' stato decisamente un anno di cambiamenti, un anno difficile fatto di attesa, di sconfitte, di unione, di momenti d'indecisione e di sconforto, di soddisfazioni e appagamento e di momenti di grande, tanta fatica.
La sua Cattedrale, la piu' alta d'Inghilterra, domina la citta' ed attrae piu' di un milione di visitatori ogni anno e noi facciamo parte di quelli del 2014!

Il centro storico e' una "chicca" e le illuminazioni di Natale e le bancarelle del Christmas Market rendevano l'atmosfera ancora piu' "calda" nonostante il freddo pungente del giorno in cui l'abbiamo visitata noi. 
Se non fosse stato per le macchine parcheggiate nella piazza di Chilham probabilmente mi sarei sentita come catapultata nel passato tra cottage in legno, un castello seicentesco, la chiesa e la sua torre, una caratteristica sala da te e due tipici pub inglesi che hanno mantenuto il loro stile "country"e la loro funzione!
Abbiamo aspettato con trepidazione queste nostre vacanze natalizie per staccare la spina, per goderci del tempo tutto per noi cinque - dopo questi ultimi mesi difficili, intensi e faticosi - e ritornare a viaggiare, anche se a corto raggio.
Il nostro primo Natale in UK sta arrivando, l'atmosfera e' carica, i bambini sono elettrici, le recite ci hanno gasato, i Christmas Carols hanno permesso ai bimbi di imparare tutte le canzoni inglesi di Natale, le Christmas Cards ci hanno invaso casa ed i regali speciali di amiche speciali sono arrivati sani e salvi nella nostra cassetta della posta e ci hanno riempito il cuore ed io mi preparo per l'ultimo shopping (di cibarie!) selvaggio di domani mattina.
Fonte: www.keepcalm-o-matic.co.uk
Sono una persona socievole, non ho mai avuto problemi comunicativi, su questo non ci sono dubbi, nemmeno in altre lingue perche' in qualche modo mi faccio sempre capire.

Le mie amiche francesi, le mamme dei compagni di classe di Lolo' della scuola materna, lo sanno bene e credo si ricordino chiaramente le nostre serate al ristorante nelle quali sono riuscita a farle ridere a crepapelle, con il mio francese italianizzato, ma di successo!

Ecco con l'inglese ho qualche difficolta' in piu'. 
Tante, troppe volte mi sono sentita chiedere "perche' avete lasciato la bellissima Costa Azzurra?". 

Perche' tante, troppe volte abbiamo sentito che la Côte d'Azur non era adatta a noi o noi non eravamo adatti a lei, dipende da che parte si guarda!

Tutto qui. 

La conferma che abbiamo fatto la scelta giusta la trovo quotidianamente nella mia nuova vita qui in Inghilterra. 
Da piccola, oltre a voler fare la ballerina, avrei voluto fare la maestra. 

La strada seguita è stata un'altra, ma la passione per i bambini e per l'insegnamento mi è rimasta.

Quando abbiamo deciso di cominciare una nuova vita qui in Inghilterra ci siamo ripromessi di impegnarci nell'integrazione, di fare di tutto per sentirci parte di questo luogo ed interagire il piu' possibile con tutta la comunita' circostante. 

Per me non e' difficile, sono una che parla con chiunque, che attacca bottone con tutti, ma allo stesso tempo sono molto selettiva nelle amicizie, quelle vere, quelle profonde.
Il tour operator di casa sono io, tranne in un caso: il compleanno di BabboGe'.

In questo caso e' lui che decide cosa fare e dove andare e la mia leadership va a farsi un giro. 

La tradizionale gita di compleanno prevede una giornata intera in un posto nuovo, il divieto assoluto di litigi (un punto sul quale dobbiamo ancora lavorare molto con quei tre minorenni!), pranzo al ristorante e relax totale ("totale" e' solo un'illusione!). 
Qualche settimana fa ero al telefono con la mia cara amica Helene dalla Francia, una bella chiacchierata in francese con lei, qualche risata e poi Lori che si avvicina chiedendomi di parlare con suo figlio Mathis, il suo ex-compagno di scuola nonché caro amico. 

Il mercoledì è la mattinata tutta mia e di Paola e la dedichiamo alla library della nostra città, dove organizzano la mezz'ora di lettura e canzoni per i più piccoli. 

Fonte: www.keepcalm-o-matic.co.uk
Google calendar non mi basta piu'.

Le mail delle scuole sono peggio dello spam.

I post-it attaccati al frigo stanno uno sopra l'altro.

Ho attivato tutti i metodi possibili per non rischiare di dimenticarmi qualcosa.

Solo adesso capisco le mamme inglesi che mi avevano detto "Christmas is a busy time!" con lo sguardo quasi spaventato.

I bambini cominciano a fare la lista di regali per Babbo Natale ed io mi perdo online per stilare la mia lista di posti da vedere durante le tanto attese vacanze natalizie.

Il nostro primo Natale in UK ci attende e per quest'anno non rientreremo in Italia.

Era fisiologico.

Era palese.

Era normale che succedesse!

L'avevo detto che non era facile ed avevo ragione.

Una delle mie care followers, Antonella, l'altro giorno mi ha definito un mito ed altre mi hanno riempito di complimenti, sapete quei complimenti che fanno salire l'ego di una mamma alle stelle, del tipo "sei una mamma fantastica", "sei una mamma unica", "sei una mamma super".
Sembrava troppo bello. 

Sembrava impossibile.

Sembrava un sogno che e' durato solo due mattine.

Un'illusione il vedere mia figlia entrare a scuola senza dare segni di mammite.

Dicono che sia scritto nei libri di pedagogia che i bambini che iniziano la scuola possono essere carichi e entusiasti i primi due giorni e poi al terzo arriva la sorpresa, il disagio, il pianto e la fatica del distacco con la mamma. 
Il mio Daniele, con i suoi 6 anni e mezzo, la sua timidezza e la sua tenacia, sta affrontando alla grande i primi mesi in Year 2, una specie di seconda elementare italiana, senza però aver frequentato la prima elementare (ci siamo trasferiti qui in Inghilterra, dalla Francia, nell'anno in cui avrebbe dovuto iniziare la prima nella scuola francese).

Sara' che e' femmina.

Sara' che e' la terza.
Sara' che ha un carattere socievole.

Sara' che per anni mi ha accompagnato a prendere e portare i suoi fratelli a scuola osservandone ogni atteggiamento e comprendendone i meccanismi.
Con questo post vorrei condividere tutte le info che ho raccolto prima di trasferirci in Inghilterra ed altre che abbiamo scoperto nei primi mesi qui a sud di Londra.

Creai una tabella excel nella quale raccoglievo via via tutte le info che ritenevo utili, salvando link, articoli di blog o dialoghi nei forum, dividendole per argomenti:

Mi piace sempre trovare il lato positivo delle cose.

Il fatto di avere i miei due maschietti in due scuole diverse è devastante, è una corsa contro il tempo tutte le mattine e un'organizzazione non indifferente nell'incastro di attività, breakfast club ed eventi scolastici in due location diverse.

"Watch out!" dice Dada' mentre sta per tirare una lego in testa a Popa. 

"Noooouuu" dice Lolo' se qualcosa gli va storto.

"Want banch boing put bag" canta Popa in macchina convinta di cantare canzoni in inglese.


"Mamma come si dice pasta fredda perche' voglio dirlo al mio amico" mi ha chiesto Dada' probabilmente voglioso di spiegare il contenuto del suo lunch box.

Non li viviamo nella quotidianità, non li vediamo per il pranzo della domenica e certe volte nemmeno per Natale e Pasqua, non vanno a prendere i bambini a scuola portandoli  casa loro a far merenda e non ci preparano manicaretti settimanali da riempire la dispensa.
I nonni per i miei figli sono un po' far and away.
 
Poi arriva il momento in cui arrivano a casa nostra, entrano nel nostro quotidiano, riempiono ancora di più le nostre giornate e li viviamo 24 ore su 24. 
Da piccola se dovevo passare da una stanza all'altra di casa accendevo tutte le luci, non ho mai guardato film horror e Harry Potter mi fa paura, teschi e scheletri mi impressionano e IT mi terrorizzava.
Ecco con questa premessa diciamo che non e' che mi senta troppo a mio agio in questo periodo di Halloween, ma faccio finta di niente e cerco di tenermi attiva e accogliere piano piano in casa nostra questa famosa tradizione del paese in cui abbiamo deciso di vivere. 
Dicono che certe passioni si tramandano di padre in figlio. Succede con il calcio, con la musica, con la cucina o quant'altro. 

A noi è successo con i Lego.

BabboFarAndAway non ha passato solo il gene "io amo le lego", ma pure i suoi mattonicini lego in "carne ed ossa", tenuti con cura per 30 anni in una scatola e tirate fuori al momento giusto, esattamente nel febbraio 2011.

Imparare divertendosi è il metodo migliore, di questo ne sono convinta.

Imparare una nuova lingua ridendo e con piacere è il mio nuovo motto e funziona.
Da quando viviamo in questa nuova casa la tv è staccata - per scelta -  e non ci sono giochi perché abbiamo messo la regola che devono stare in camera.

Ci sono solo libri, i nostri e quelli della biblioteca. 

Che a nessuna delle mie amiche venga in mente di chiedermi "allora quando torni al lavoro?".

Non ci penso nemmeno e, a dire il vero, non saprei nemmeno come fare.

Che la vita con tre figli fosse bella piena e' palese e aggiungendo che non sono tipa da "cleaning lady" - anche perche', povera cleaning lady, non avrebbe vita facile con me - e che non ho nemmeno la fortuna di avere nonni o parenti vicino per qualche saltuario aiutino, le mie giornate sono belle piene.


Nella guida Lonely Planet, usata per la nostra vacanza in Inghilterra dell'estate 2013, il Surrey viene appena citato, la guida non si sofferma troppo su questa regione.
L'avranno fatto apposta perche' qui e' talmente bello e in parte incontaminato che non vogliono frotte di turisti? 

Paese che vai tabelline che trovi!

Ci "combattiamo" dall'anno scorso e l'ingresso di Lori in Year 4, lo ha costretto ad accellerare i tempi per impararle, visto che qui le hanno assimilate in Year 3 e sono già passati alle divisioni. 

Abbiamo capito che dobbiamo (parlo al plurale perché come mamma-teacher mi sento coinvolta nel loro apprendimento!) non solo lavorare sull'inglese, ma pure sul programma di matematica non fatto nella scuola in Francia. 

Li lascio la mattina, dopo un forte abbraccio e qualche raccomandazione da mamma chioccia, che serenamente corrono verso la porta d'ingresso della loro scuola e solo per questo dovrei essere contenta.

Non e' sufficiente.




E' faticoso, l'ho già detto.

E' stressante, l'ho già detto.

E' psicologicamente devastante, l'ho già detto.

E' fisicamente debilitante, l'ho già detto. 

Un trasloco organizzato in poche settimane da una nazione straniera a un'altra è roba da matti, senza aiuto, senza pausa, senza respiro e con tre bambini.

Ci siamo tuffati qui, ci siamo immersi anima e corpo in questa nuova vita ed il tempo ci sta volando presi da tutto il nuovo che c'è. 
Mi hanno detto "Don't worry".

Mi hanno chiesto "Does your son speak at home?" - quasi preoccupate del fatto che il bambino non aprisse bocca in classe.

Mi hanno tranquillizzato dicendomi che ci vuole pazienza. 

Ha varcato oceani, ha attraccato nei piu' importanti porti del mondo, ha battuto record di velocita' con la sola forza del vento, ha contribuito alla passione per il te' degli inglesi nell'800 ed ora e' li', a Greenwich, pronto a farci fare un tuffo nel passato, salendo a bordo e raccontando la sua storia in un mix di passato e tecnologia, giochi sensoriali e attivita' per le famiglie: il Cutty Sark, uno dei velieri piu' famosi al mondo, ci ha lasciato senza fiato, entusiasti e con la voglia di ritornarci.
Lasciatemelo fare un post di parte, un post del tipo "inno alle donne" ed in particolare alle donne expat.

Ho passato un weekend bellissimo, quasi per festeggiare inconsciamente il mio primo mese qui in UK.

Ho cenato venerdi' sera con 5 donne stupende, provenienti da diverse parti d'Italia, alcune al primo espatrio, altre no.


Il mio rapporto con il bilinguismo è sempre stato molto naturale.
Io per prima sono cresciuta bilingue senza che i miei genitori ci facessero troppo caso o si facessero troppi problemi (l'ho raccontato qui).
Mia mamma mi ha sempre parlato in francese, perché lei, nonostante sia 100% italiana, è cresciuta in Francia, ha fatto le scuole in Francia e le veniva più naturale chiamarmi Fabienne che Fabiana e le veniva più naturale parlarmi in francese che in italiano.

Io sono cresciuta così, sentendo un'altra lingua in casa e rispondendo sempre e solo in italiano (la storia del mio bilinguismo la trovate qui).

Si sta per concludere la seconda settimana di scuola di Dadà e la prima settimana per Lolò. 

Siamo contenti, soddisfatti e entusiasti - io per loro e loro per la scuola.

Non è facile organizzarci con le due scuole distanti, è complicata la gestione delle entrate e uscite allo stesso orario ma stiamo cercando il giusto equilibrio con l'aiuto della mia amica Chiara e iscrivendo i bambini a qualche club della scuola - pre e dopo scuola.

"Mamma cosa vuol dire play?"  

"Giocare" 

"Mamma vuol dire anche iniziare... come quando cominciamo a guardare un dvd"
 
"M
amma come si dice giocare a cache cache (nascondino in francese) in inglese?" 

"mh....vado a cercare un traduttore".
Non e' facile e non ditemi che dovrei essere abituata, perche' e' da tanto che vivo all'estero, perche' ho avuto il coraggio di diventare mamme all'estero, io che sono super organizzata e che ogni tanto assumo sembianze di wonderwoman ma con i tettoni e il culone, io che mi sposto e viaggio sempre accompagnata dai miei tre marmocchi trovandola la cosa piu' naturale del mondo, io che faccio amicizie ovunque e socializzo pure con i muri, io che vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.

No, non e' facile, per niente.
"Com'è andata Dani?" 
"Bene"

"Sono stati gentili con te?" "Sì"

"Era buono il tuo lunch box?" "Sì"

"Ti è piaciuto fare sport?" "Sì"

"Di mattina avete colorato, scritto o giocato con i numeri?" " "... non mi ricordo, io voglio andare a giocare in giardino"

Lui è così. 

Dani, 6 anni, è di poche parole e io devo fare un training su che tipo di domande fare per capire com'è andata la sua prima giornata nella nuova scuola, nella nuova città, nella nuova nazione, con la nuova lingua. 
Tutto parte dall'indirizzo.

Non è solo difficile trovare casa a Londra - nel nostro caso in un cittadina fuori Londra, ma ben collegata con il treno per cui molto gettonata - ma è anche difficile trovarla vicino alla scuola che abbiamo scelto per i nostri figli.

Cerco di spiegarmi meglio, visto che il sistema d'iscrizione nella scuola inglese è molto particolare.

E' stato un gioco d'incastri, di calcoli, d'organizzazione. 

Il nostro quadernino era costantemente carico di cose da fare, in che giorno, con quale ordine.

Abbiamo fondamentalmente trovato la casa dopo 5 giorni dal nostro arrivo a Londra, ma solo dopo 10 ci hanno dato conferma che potevamo entrarci.

Mamma quando andiamo via da questa casa?
Non lo so.

Mamma ma perche' non andiamo nella casa grande che abbiamo visto con la signora?
Perche' non ce la danno.

Per quanto tempo rimaniamo in questa casa?
Ancora qualche giorno.

Ci stiamo immergendo nel mondo inglese, piano piano.

Ci guardiamo intorno, andiamo alla scoperta di alcune cittadine del Surrey e di tutto quello che offrono. 

La nostra ricerca casa e' in fase "work in progress" e non vedo l'ora di poter scrivere un post dal titolo "We have got a house!".

Nel frattempo abbiamo la testa piena di pensieri, di cose amministrative da fare, di scadenze.


Non e' un post sulla casa perche' quella ancora non ce l'abbiamo.

Gli inglesi sono precisi, hanno regole ferree per tutto ed e' difficile che esistano eccezioni. 
La non esistenza di eccezioni sta rendendo difficile la nostra "house-hunting". 

La padrona di casa ce l'aveva scritto "enjoy the bank holiday weekend" ed aveva ragione! 

Le cose da fare a Londra nel weekend che precede l'ultimo lunedi' del mese di agosto sono tante, c'e' l'imbarazzo della scelta. 

Non ci sembra ancora vero ma siamo stati catapultati a Londra.

Il feeling e' buono, infondo questa citta' la conosciamo gia' un po' e l'Inghilterra in generale ci piace. 

Fino al primo settembre allogeremo in questa casetta prenotata tramite airbnb. 
I proprietari con i loro bambini sono in vacanza in Canada, insomma una specie di scambio casa a senso unico. 
I nostri quattro giorni in Italia sono volati.

Ho pianto appena ho riabbracciato mia madre perche' so che lei capisce la mia stanchezza di mamma, di donna, di organizzatrice e di moglie. 
Lei ha pianto con me per non avermi potuto aiutare come avrebbe voluto, ma il lavoro e la famiglia non gliel'hanno permesso. 

Credo d'essermi sopravvalutata. 

Credevo d'essere in anticipo sulla tabella di marcia di questo trasloco impegnativo Francia-Inghilterra e credevo pure che avrei trovato il tempo per fare un po' di vacanza.

Mi sono sbagliata.

Le cose da fare sono talmente tante che non mi fermo. 

Non mi fermo un attimo.

Gioco poco con i bambini - che cominciano a reclamare.

Non ho piu' tempo di leggere libri - né a me né ai bimbi.

Cucino poco e male - non che fossi una cuoca provetta ma me la cavavo.

Posso farlo un post da "desperate housewife" in fase di trasloco?

Forse qualcuno se l'aspetta ed eccolo arrivare il mio "sono devastata, distrutta".

Arrivo a sera con le energie esaurite pensando che ci sarebbe ancora tanto da fare e che non ce la faccio. 

I bambini sono tanto contenti che la mamma va a letto al loro stesso orario. 

E' un'estate particolare la nostra, fatta di scatoloni, progetti, pensieri e un po' di paure.

In tutto questo trambusto siamo riusciti a ritagliarci 2 giorni di vacanza.

Due giorni sono pochi ma, se organizzati bene, possono essere sufficienti per vivere belle esperienze, divertirsi e pure rilassarsi - cosa rara con 3 bambini, ma possibile!

Organizzazione.

Parola d'ordine per sopravvivere a questo trasferimento internazionale. 

Un trasloco rapido, all'insegna del caldo, delle vacanze scolastiche - cio' significa 3 marmocchi da gestire a tempo pieno - e della voglia di tuffarci in questa nuova avventura.

L'organizzazione e' vitale per sopravvivere e per non impazzire. 


La libreria e' quasi pronta per essere smontata. 

Fa un po' effetto vederla li' tutta bianca, nuda e spoglia. 

I bambini non reclamano troppo i libri, sono presi dai giochi in terrazza, qualche tuffo in piscina ed i picnic che stiamo organizzando per salutare gli amici prima della nostra partenza il 14 di Agosto.

Quando le foto, il planisfero e le stampe vengono tolte dai muri e avvolte nella carta a pallini e' fatta e una strana malinconia mi avvolge. 

So che ci faremo in quattro per riattaccare il piu' in fretta possibile le nostre cose alle pareti delle nuova casa che non sappiamo ancora dove e come sara'. 


Siamo al cartone numero 13 - porta male? - ed e' solo l'inizio.

Il 27 Giugno Dada' ha affermato : "oggi compio sei anni e adesso so leggere!".
Mi sa che ho esagerato un po' nel dirgli che avrebbe imparato a leggere a sei anni, tutte quelle volte in cui Lolo' gli ha letto libri e lui lo guardava con un misto d'ammirazione e d'invidia,  perche' certe cose quel fratello maggiore le fa prima di lui!


Non mi sono mai intromessa troppo nell'insegnamento della lettura perche' ho preferito che lo facessero a scuola, con chi e' piu' competente di me e soprattutto in francese, per non far confusione nella loro testolina tra le due lingue.

La paura per il cambiamento e' fisiologica ed e' tanta. 

Il non sapere di preciso cosa ci aspetta mi destabilizza. 

Le ricerche online non bastano.

Sono stati necessari questi due giorni d'esplorazione a due (bimbi lasciati dai nonni e ritrovati ingrassati di un chilo ciascuno!!!) per dare una forma, un'immagine a quello che ci aspetta.
Queste dovevano essere le nostre due settimane di vacanza all'italiana.
Avevamo in programma di visitare tutta l'Emilia-Romagna facendo gli "special guests" a casa dei miei - meglio che stare in hotel considerando l'ottima cucina di mia madre e il servizio babysitter sempre disponibile - per poi andare in Toscana dall'altro nonno.
Il programma pero' e' cambiato perche' la notizia del nostro trasferimento ha scombussolato tutti i piani ed i bambini, una volta arrivati dai nonni non ne volevano di certo sapere d'andare in giro per piazze, parchi o chiese. 

Sono emozionata, quasi stordita, non so come cominciare questo post.

Abbiamo aspettato questo momento per tanti mesi, abbiamo preso porte in faccia, ci siamo sentiti insicuri e vulnerabili, ma la motivazione non ci ha mai abbandonato e abbiamo continuato a inseguire il nostro sogno.


Non è banale spiegare tutto il percorso riflessivo che abbiamo fatto insieme, io e BabboGe, negli ultimi anni - perché certe scelte nella vita vanno prese insieme, uniti e decisi - e non è stato semplice.
Ogni singola scelta che noi prendiamo si ripercuote sui nostri figli e questa avrà un impatto importante su di loro, su tutti e tre, in modo diverso, e su tutti e tre per tutta la vita.
Che responsabilità per noi genitori!
Ci sono libri che ho letto una sola volta e, lo ammetto qualche volta a fatica, altri che mi hanno "sconfitta" insomma che non sono riuscita a finire, ci sono quelli che mi hanno coinvolto talmente tanto che non mi lasciavano andare a dormire e poi ci sono quelli che ho letto e riletto, in diversi momenti della mia vita, ogni volta con una visione ed interpretazione diversa.

Il "Manuale del guerriero della luce" di Coelho e' uno di questi.
Fosse per me esplorerei Dublino con i bambini a sentimento, come ho fatto in Giugno quando ci siamo ritornati finalmente tutti e 5 insieme, andando in giro per i nostri luoghi diventati tali in 5 anni di vita in Irlanda.

Ma visto che in questo blog mi piace dare informazioni utili, se possibile anche inedite, ai genitori con bambini che girano per il mondo, non mi sembra il caso di mettermi qui a raccontarvi dove ho baciato BabboFarAndAway la prima volta o in che via abbiamo vissuto insieme all'inizio della nostra storia d'amore.

Ho una passione per l'organizzazione in generale. 

Le mie giornate da mamma full time - possiamo dire pure casalinga - necessitano di organizzazione se no non sopravviverei.
I viaggi e le vacanze sono la mia passione e senza organizzazione non sarebbero possibili.

Poi ci sono le feste di compleanno. 

Dopo tanti anni all'estero ho perso ormai il conto di quante volte ho sentito sparare giudizi e critiche sull'Italia e sugli italiani.
Alcune sensate, altre dettate da pregiudizi e seguite da quella piccante domanda alla quale non ho mai saputo rispondere "ma perche' voi italiani fate cosi'?". 


Ma posso dirla una cosa?
Tutti, dico tutti, ci invidiano il nostro bel paese, le nostre meraviglie, amano la nostra cucina e la nostra cultura.

Dai tiriamocela un po' ogni tanto che fa bene!

Una cosa di cui io vado fiera e' il bellissimo progetto di riqualificazione della linea ferroviaria della Riviera Ligure di Ponente, talmente fiera che ormai tutti i miei amici francesi la conoscono e passano spesso la domenica in Liguria!


C'era un treno che passava li', su quelle fantastiche scogliere, attraversando gallerie e sbucando poi a picco sul mare, tra piccoli paesini e distese di verde e roccia. 
Quel treno non ci passa piu' ed al posto delle rotaie hanno fatto una bellissima pista ciclabile, fruibile da ciclisti (con limite di velocita' di 20km/h) e da pedoni, oppure in roller o monopattini.



La pista e' lunga poco piu' di 20 km e si sviluppa da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare passando per Sanremo, Bussana, Arma di Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al mare.
24 km di mare e profumi, di famiglie con bambini in bici, di gente che corre e poi scende in spiaggia, di gente che passeggia dopo aver fatto una pausa in qualche bar o ristorante lungo il percorso, di sorrisi ai bambini ma anche di qualche "attenzione" gridato da qualche ciclista che sfreccia a tutto fuoco... 24 km emozionanti sicuramente!




La ferrovia e' stata dismessa nel 2001 e spostata piu' a monte e nel 2008 sono stati completati i primi tratti. Nella primavera del 2014 e' stato concluso l'ultimo tratto, quello che va da Sanremo a Ospedaletti. 
Noi abbiamo scoperto questa meraviglia per caso, nell'estate del 2012 e in diverse fasi abbiamo percorso prima il tratto Sanremo-Arma di Taggia e poi il tratto Arma di Taggia- San Lorenzo al mare. 


Mancava all'appello l'ultimo pezzo e finalmente l'abbiamo percorso! 

Stavolta niente bici per me e BabboGe', ci siamo goduti la passeggiata inseguendo i bambini che sfrecciavano sui loro monopattini.





Ospedaletti e' una piccola cittadina sul mare, talmente piccola che trovare parcheggio puo' essere un problema. Meno male che hanno pensato anche a quello costruendo un grosso parcheggio sotterraneo, per il momento free, ma pronto per essere a pagamento e permettere ai turisti di partire da qui per percorrere la pista ciclabile fino a San Lorenzo al mare. 

Anche qui non mancano i noleggi di biciclette e riscio', proprio nei locali che un tempo erano la sede della stazione ferroviaria. 

La parte piu' bella di questo tratto che arriva fino a Sanremo e' la Galleria Capo Nero, dedicata alla Milano-Sanremo, la regina delle corse ciclistiche conosciuta a livello internazionale.
Una galleria-museo...mi piace definirla cosi'. 

Quasi due chilometri di racconti di storia, di emozioni ed eventi legati alla Classicissima.





Sull'asfalto frasi di tifosi, nel soffitto la storia della gara - se si percorre verso Sanremo -  e le curiosita' e aneddoti - se si percorre verso Ospedaletti.



I bambini erano talmente presi dallo sfrecciare con il monopattino che non credo si siano resi conto della meraviglia di questa galleria, ma come sempre l'importante per loro e' divertirsi, poi ci pensa mamma a notare i particolari.


Ecco qui i miei consigli per percorrere la Pista Ciclabile della Riviera Ligure con i bambini:
1- Privilegiate le giornate di primavera o inizio autunno, dove le temperature non sono ancora molto alte ed i tanti turisti sono partiti. La pista nei giorni d'estate e' veramente molto soleggiata, essendo esposta a sud ed i punti d'ombra sono pochi.
2- Munitevi di acqua, frutta fresca e qualche snack. Le energie che i bambini usano per pedalare hanno bisogno d'essere rigenerate e bere e' essenziale. Lungo il percorso si attraversano diverse cittadine ed i punti di ristoro non mancano. 
3- Calcolate bene la capacita' di percorrenza in bicicletta dei vostri figli  per far si' che possano pedalare alla via di ritorno. Lungo il percorso ci sono i cartelli che indicano i chilometri percorsi. 


4- I parcheggi lungo la pista ciclabile sono a pagamento, alcuni a monetine, per cui pensate pure a quelle.
5-  Se non riuscite a portarvi le vostre biciclette potete noleggiarle. I punti di noleggio lungo la pista ciclabile li trovate qui.   

Le nostre biciclette!
6- Se volete godervi al massimo la pedalata con i vostri bambini vi consiglio di partire molto presto e iniziare a percorrere la ciclabile di mattina presto, perche' poi la pista si popola e con i bambini, soprattuto quelli piccoli che magari dondolano un po' quando pedalano a tutta velocita', potrebbe diventare pericoloso.  

7- Ricordatevi di portare con voi una felpa, perche' nelle gallerie, soprattutto quella piu' lunga la San Lorenzo (1.5 chilometri), l'escursione termica e' davvero elevata ed il freddo si sente.


8- Date il tempo ai vostri bimbi di sgranchirsi le gambe nei parchi giochi lungo il percorso. 
9- Non dimenticatevi i caschi per tutta la famiglia, il buon esempio parte da noi genitori!
10-  In questo post trovate il primo tratto che abbiamo percorso, da Sanremo a Arma di Taggia. In quest'altro post trovate il secondo tratto, da Arma di Taggia a San Lorenzo al mare. In entrambi trovate dei consigli utili su dove fermarvi e dove pranzare con i bambini lungo la Pista Ciclabile della Riviera Ligure.
  




Info Pratiche:

Per raggiungere la pista ciclabile e' consigliabile uscire al casello autostradale di Arma di Taggia o Sanremo e scendere verso il mare raggiungendo la Via Aurelia.

Parcheggi: lungo la pista ciclabile si trovano diversi parcheggi, alcuni dei quali a pagamento. C'e' un parcheggio grande nei pressi dell'ex stazione ferroviaria di Sanremo, uno a Ospedaletti, uno vicino al piccolo porto di Arma di Taggia direttamente sulla pista ciclabile e uno all'inizio della pista a San Lorenzo al mare, ma questo non ha tanti posti auto.

Noleggi: I punti di noleggio non mancano. 
 - Ospedaletti, nell'ex-stazione ferroviaria.
 - Sanremo, nel parcheggio dell'ex stazione ferroviaria
 - Arma di Taggia, nei pressi dell'ex stazione ferroviaria
 - San Lorenzo al mare, nella piazza pedonale nei pressi della spiaggia.
Gli altri punti noleggio li trovate qui.

Link utili:

 - sito dell'azienda Area24 che gestisce la pista ciclabile: www.area24spa.it
 - sito del noleggio lungo la pista ciclabile: www.nolobici.it
 - sito dell'agenzia regionale promozione turistica Liguria: www.turismoinliguria.it
Post più recenti Post più vecchi Home page

ABOUT ME

Fabiana Ecca
"Tra vent'anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avrete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate, sognate, scoprite" (Mark Twain).

IL MIO SHOP

mammafarandaway

IL MIO E-BOOK

Il mio e-book
Il mio e-book

Mi trovi anche qui

Mammafarandaway
Visit mammafarandaway's profile on Pinterest.
View this post on Instagram

Testimonials

testimonials

POPULAR POSTS

  • Pancake soffici per festeggiare il Pancake Day
  • Le case inglesi: fatti e curiosità
  • 50 usi e costumi inglesi da conoscere
  • High School in arrivo
  • California on the road: itinerario in camper (seconda parte)

Read me in English

Powered by Blogger.

CALIFORNIA IN CAMPER

california in camper

MERAVIGLIOSA CORNOVAGLIA

viaggio cornovaglia

BREXIT

Brexit

GROWTH MINDSET

Growth Mindset

FONETICA INGLESE

Fonetica Inglese

Scuole in giro per il mondo

Scuola raccontata dalle mamme

PASSIONE LEGO

Lego

INGHILTERRA DA SCOPRIRE

viaggi inghilterra

INGHILTERRA A TAVOLA

Ricette Inglesi

Puoi contattarmi qui

Nome

Email *

Messaggio *

As an Amazon Associate I earn from qualifying purchases.

Copyright © Mamma Far and Away