A cena con le mamme inglesi: con un interprete sarebbe andata meglio!

Fonte: www.keepcalm-o-matic.co.uk
Sono una persona socievole, non ho mai avuto problemi comunicativi, su questo non ci sono dubbi, nemmeno in altre lingue perche' in qualche modo mi faccio sempre capire.

Le mie amiche francesi, le mamme dei compagni di classe di Lolo' della scuola materna, lo sanno bene e credo si ricordino chiaramente le nostre serate al ristorante nelle quali sono riuscita a farle ridere a crepapelle, con il mio francese italianizzato, ma di successo!

Ecco con l'inglese ho qualche difficolta' in piu'. 

Non che non riesca a parlarlo, anzi me la cavo bene, sono fluente ma, come mi ha detto Lolo' qualche giorno fa, "il tuo problema mamma e' che sai le parole in inglese ma le dici come se parlassi italiano", mentre lui mi sta sfoggiando un perfetto accento british su qualunque parola pronunci!

Ieri sera ho fatto fatica, molta fatica. 

Era la serata ristorante con le mamme della classe di Dada'. 

Quindici inglesi, un'italiana (io!), un'algerina naturalizzata inglese e un'irish (simpatica da morire!). 

Non credo d'essere stata molto smart nel scegliere il posto a sedere che risulta essere tattico in queste serate tra donne.

Guidata dal mio egocentrismo mi sono piazzata nel mezzo del tavolo, vicino a una delle mamme di cui conosco il nome e di fronte ad altre delle quali non conoscevo l'esistenza.

Imbarazzanti certi momenti in cui non sapevo se guardare nel lato destro o nel lato sinistro del tavolo, grandi discorsoni su argomenti che mi sono sfuggiti, perche' semplicemnte mi sfuggivano le parole, non sentivo e non riuscivo a decifrare il movimento delle labbra.

Diciamocelo che decifrare  l''inglese di mamme molto british a un metro di distanza in un ristorante chiassoso con la musica di sottofondo non e' facile!

Sono riuscita delicatamente ad intrufolarmi in un discorso quando ho sentito "disneyland paris"! 
Una mamma raccontava che vanno la' per le vacanze natalizie e chiedeva chi c'era stata, evvai... questa la so!  

Ho avuto il mio momento di gloria!

La serata scorreva ed io piano piano sono riuscita a sentirmi a mio agio. 

Sono un gruppo di mamme che si conoscono da 3 anni, i loro figli sono cresciuti insieme a scuola, alcune si frequentano quotidianamente, non e' facile inserirsi in questo contesto e le mie capacita' comunicative e di socializzazione sono state sfoderate al meglio.

Il momento dei Christmas Crackers ha reso tutto molto conviviale. 

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Questi piccoli tubi di cartone, decorati di carta natalizia, che ho scoperto nei miei anni dublinesi e che ritrovo ora qui, sono il simbolo della condivisione a tavola nel periodo di Natale.

Con il vicino di tavola si tirano le estremita', si sente lo scoppio e si scopre il regalino dentro, sempre accompagnato da una corona di carta che i commensali mettono in testa e da un bigliettino, stile bacio perugina, con un indovinello.

Fonte: www.historic-uk.com/CultureUK/Christmas-Crackers/

In quel momento le risate si sono sprecate e sono riuscita a sentirmi un po' parte di quel gruppo di mamme sorridenti e, vi assicuro, non per merito dell'alcool che non e' stato troppo protagonista della serata. 

Ho chiaramente capito che avrebbero voluto bere di piu', avrebbero voluto "prenderla bella" (espressione tratta dal vocabolario toscano di mio marito), ma era mercoledi' sera ed il giorno dopo c'era scuola e lavoro, per cui il senso di responsabilita' ha prevalso.

Sono rientrata a casa consapevole d'aver trovato un bel gruppo di mamme, di non aver capito l'80% degli argomenti trattati (senza che nessuno se ne accorgesse visto che quando ridevano le altre, ridevo pure io!) e  d'aver bisogno di un corso intensivo di perfezionamento del mio inglese e della mia pronuncia.

Per il resto posso ritenermi soddisfatta.