Amicizia a distanza, e' possibile


Maggio 2004, atterro a Dublino con una valigia blu e tanta confusione in testa e, prima di incontrare il "mio lui" che diventerà il mio compagno di vita, incontro lei.

Lei è sicula, di quelle veraci, bella, ricciola, mora e passionale. 

Quelle persone vere, sincere, come poche se ne incontrano al giorno d'oggi. 
Non mi conosceva, sapeva poco di me e mi ha accolto a braccia aperte, ospitandomi, aiutandomi, guidandomi per la città a me completamente nuova, solo perché avevamo un'amicizia in comune.  
Di tutto quel suo dare incondizionato non smetterò mai di ringraziarla!

Così, girando per Dublino, lavorando insieme in un mitico Sandwich Bar O'briens, girando per Temple Bar, andando ai leaving party di gente sconosciuta e bevendo cappuccini alle tre del pomeriggio nel nostro bar preferito dietro Grafton Street ci siamo legate, per sempre.

E' nata un'amicizia intensa, ci siamo frequentate intensamente solo per qualche mese finché lei non è tornata nella sua soleggiata Sicilia perché l'esperienza dublinese era giunta al termine. 

A quel punto l'amicizia avrebbe potuto concludersi, ma non è andata così. 

Più di 18 anni d'amicizia a distanza. 

Lunghe mail all'inizio. 

Tante telefonate per aggiornarci sulle nostre vite. 

Il mio matrimonio e lei tra le testimoni. 

La nascita dei bambini e lei sempre pronta a volare da noi per incontrare il nuovo arrivato.

Primo incontro con Lorenzo
In Sicilia da lei, con Lori e Dani
Primo incontro con Paola
La nascita della numero tre, alla quale abbiamo dato il suo stesso nome e lei come madrina di battesimo.

Ad ogni viaggio che fa si ricorda di mandarci una cartolina, le stiamo collezionando tutte e quando ne arriva una nuova i bambini sanno già che è di "Zia Paolina".

Ci manda biglietti d'auguri ad ogni compleanno, non se ne scorda uno, e non si scorda mai di scriverci che ci vuole bene.

Perché riuscire a dire a qualcuno ti voglio bene non è sempre cosa facile ed è importante saperlo fare.

Io lo faccio, lei lo fa e questo ci rende sempre più vicine.

Mantenere le amicizie a distanza non è semplice, anzi è molto difficile.
Da quando vivo all'estero ne ho perse tante per strada, è avvenuta una sorta di selezione naturale e solo le più forti sono rimaste in piedi, altre si sono modificate e tante altre sono nate.

Spesso mi sono chiesta "perché?" e poi la risposta è arrivata da sola.

Per tenere viva l'amicizia ci vuole passione, ci vuole voglia, ci vuole dedizione e ci vuole pure intesa. 

Ci vuole la capacità d'accettare la distanza, capire che siamo destinate a vivere un'amicizia diversa, che non può essere fatta di quotidianità e riuscire a godere dei pochi momenti che possiamo passare insieme, senza perdere troppo a lamentarsi di quello che invece non possiamo fare. 

Ci vuole pure un po' di fantasia, la capacità di stupirsi, un po' come tra innamorati: il regalo inaspettato inviato per posta, un messaggio speciale il giorno di un determinato anniversario, la telefonata, anche solo di due minuti, il giorno del compleanno, la videochiamata per fare gli auguri alla piccola di casa. Sono tutte piccole cose che segnano, che rimangono e che servono a tenere viva l'amicizia. 


Poi ci vogliono gli incontri, i giorni passati insieme.
Quando riusciamo andiamo noi da lei, in vacanza nella sua incantevole Sicilia. 




Quando riesce viene lei da noi, qui in Inghilterra.

Quando è con noi ce la "spupazziamo" - come ci piace dire! - e creiamo ricordi, lasciandoci riempire la nostra quotidianità dalla sua gioia, dal suo affetto e voglia di vivere e poi, io e lei, ci concediamo dei momenti da turista insieme. 




Abbiamo vissuto esperienze che nemmeno i bambini scorderanno.


Perché soprattutto con i bambini, esserini sensibili e profondi, quasi puri oserei dire, l'amore arriva, loro lo sentono quando qualcuno vuole bene davvero, ne sono sicura.

Hanno visto due amiche volersi bene e spero che questo li aiuti a credere sempre nell'amicizia, nonostante le delusioni, nonostante le fregature e nonostante la distanza.