Hanno le Lego che erano di Babbo, che hanno compiuto piu' di 30 anni e che ancora li fanno divertire.
Hanno Lego che invadono le loro camerette e che io costantemente cerco di mantenere in ordine (per avere un'idea di come faccio guardate qui).
Spiaggia di St Ives Bay - Cornovaglia |
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Dopo aver invitato tante amiche mamme a parlare della scuola nelle loro nazioni d'adozione per la mia rubrica "La scuola raccontata dalla mamme", oggi tocca a me presentarvi nel dettaglio il sistema scolastico inglese.
Troverete tutto quello che bisogna sapere sulla scuola in Inghilterra, vi racconterò della nostra personale esperienza in una scuola pubblica inglese, di come vivono l'esperienza scolastica i miei figli, dei pro e contro e parlerò di tematiche che possono avere una connotazione molto personale, legate all'esperienza di vita di famiglia italiana in Inghilterra.
Buona lettura!
Una delle differenze tra sistema scolastico inglese e quello italiano, è l'età di inizio.
Il bambino inizia Reception Year nel settembre successivo al compimento dei 4 anni di età. In questo modo tutti i bambini di Reception, da settembre ad agosto dell'anno scolastico, compiranno 5 anni. Tutti festeggeranno cinque anni durante l'anno e così via per Year 1 (compiranno 6 anni), Year 2 (compiranno 7 anni), Year 3 (compiranno 8 anni)… e così via!
Quindi la mia bimba, per esempio, che è nata nel mese di febbraio, nella sua classe non è tra le più grandi, come sarebbe in Italia per esempio, ma è tra quelle di mezzo. I più grandi della classe sono quelli nati in settembre, ottobre etc. Un po' l'inverso da quello che accade nella scuola italiana.
La scuola dell'obbligo in Inghilterra inizia nel settembre successivo al compimento dei 5 anni, per cui con Year 1, ma quasi tutti i bambini cominciano la scuola primaria in Reception, che fa parte ancora del ciclo scolastico chiamato Early Years Foundation Stage.
Un'altra cosa molto comune è far andare i bambini nelle pre-school, una sorta di scuola materna, usufruendo delle 15 ore settimanali gratuite messe a disposizione dal governo inglese al compimento dei 3 anni di età del bambino.
La mia piccola di casa ne ha usufruito e le è servito per prepararsi all'ingresso in Reception.
La scuola è obbligatoria fino ai 16 anni, ma dai 16 ai 18 c'è un obbligo educativo da rispettare. Se fino a qualche anno fa la scuola finiva a 16 e i ragazzi potevano terminare lì i loro studi e la loro formazione, dal settembre del 2013 invece le cose sono cambiate e alla fine della High School (termine inglese che indica la scuola secondaria) i ragazzi possono optare tra le seguenti scelte:
Tutto ciò per permettere ai giovani di avere una più alta preparazione rispetto alle precedenti generazioni ed indirizzarli meglio nel mondo del lavoro.
La maggior parte delle scuole pubbliche (in inglese "State School") segue un programma scolastico nazionale chiamato National Curriculum, le più comuni sono:
Tutte le scuole in Inghilterra, private o pubbliche, prevedono l'uso della divisa. In alcune scuole primarie è prevista giacca e cravatta, in altre la divisa può essere più comoda con polo bianca, per esempio, e felpa. In tutte le secondarie hanno giacca e cravatta, sia maschi che femmine, con differenza di gonna e pantalone.
Le scuole pubbliche sono soggette a valutazione periodica da parte di un ente indipendente chiamato Ofsted (Office for Standards in Education, Children's Services and Skills). Questo ente, dopo attenta analisi e visita della scuola, conferisce alla stessa un punteggio della seguente scala:
Le scuole con livello 3 e 4 vengono ispezionate più di frequente delle altre.
La presenza di questo sistema di valutazione fa sì che le scuole si adoperino sempre per migliorare o per lo meno provarci.
La valutazione della scuola ha un impatto forte sulla comunità: più una scuola è buona più le famiglie vorranno vivere in quella zona per poter dare ai loro figli, gratuitamente, un'ottima istruzione. Le case della zona aumenteranno così di valore ed il mercato immobiliare punta proprio su quello. Questo fa sì che tutta la comunità intorno alla scuola si impegni per mantenere alto lo standard, ne va del valore dei loro immobili.
Tutto questo perché per poter ottenere un posto in una determinata zona è necessario essere residenti nella cosiddetta "catchment area", l'area (spesso variabile) intorno alla scuola dalla quale provengono i suoi alunni.
Per le scuole Outstanding, con lunghe liste d'attesa, spesso la catchment area varia di anno in anno ed è molto stretta.
Avevo parlato di questo argomento nel post riguardante l'iscrizione nella scuola inglese e in quello scritto, in fase di trasloco, sulla possibilità di iscrivere i bambini in una scuola primaria cattolica.
L'insegnante cambia ogni anno, l'aula cambia ogni anno ed in certe scuole ed in certi anni scolastici mischiano pure i compagni da una sezione all'altra.
La giornata a scuola (dal lunedi al venerdi) inizia tra le 8.30 e le 9.00.
Tra le 8.30 e le 8.40, nella nostra scuola primaria, i bambini attendono davanti alla classe giocando mentre le mamme socializzano. Le porte delle aule si aprono alle 8.40 e richiudono alle 8.50, orario nel quale tutti i bambini devono essere in classe per l'appello.
I ritardi non sono ben visti e le assenze non giustificate, fuori dalle vacanze scolastiche, sono veramente poco tollerati.
I miei figli mi chiedono di essere tra i primi ad entrare perché amano fare le EAM, Early Morning Activities, delle attività educative, semplici e brevi create appositamente per il momento di ingresso in classe.
Nella mattina vengono fatte lezioni tipo "literacy" o "guided reading" (letture in piccoli gruppi con o senza maestra e discussione del testo o attività relative al testo) o matematica.
C'è un intervallo a metà mattina e generalmente ci sono anche 15 minuti di Assembly, una sorta di assemblea di tutte le classi nell'aula principale della scuola dove vengono discusse determinate tematiche, dati certificati di premiazione. Una volta a semestre c'è anche la class assembly, lo spettacolo organizzato dalle classi relativo al tema trattato in quel momento.
Il momento del pranzo inizia alle 12.00, c'è chi mangia in mensa e chi porta il pranzo al sacco, la scelta è a discrezione del genitore. Il pranzo in mensa è gratuito per tutto il ciclo scolastico Infant (da Reception a Y2). Per i Junior un pasto in mensa costa circa 3 £.
Per farvi un'idea di come siano i pasti nella mensa scolastico inglese, qui trovate i tre menù settimanali proposti in questo trimestre. I miei bambini sono contenti, si lamentano solo quando c'è la pasta, perché dicono che non è buona come la mia!
Le lezioni riprendono poco dopo le 13.00 con arte, scienze, educazione fisica, geografia, informatica, musica o PSHE (Personal, Social, Health and Economic education).
Il tempo all'aria aperta non manca mai. Escono a fare l'intervallo fuori o addirittura lezione all'aperto con qualsiasi condizione meteo, tranne in caso di temporali o pioggia veramente molto fitta (questo era uno dei punti trattati nel post letto tantissimo intitolato "10 cose della scuola inglese che potrebbero sconvolgere una mamma italiana").
La scuola termina alle 3.15, per la piccola in Infants e alle 3.20 per i grandi in Juniors.
I bambini hanno la possibilità di frequentare dei clubs a scuola, delle specie di attività extrascolastiche (sport, club di blogging, club di cucina, club di lingua, club di musica etc.), alcuni gratuiti (se tenuti dai maestri della scuola) altri a pagamento (se tenuti da associazioni esterne). Generalmente questi club finiscono alle 4.30.
La giornata scolastica à ricca di attività stimolanti, lavori in gruppo, coinvolgimento dei cinque sensi, lezioni frontali limitate e interattive e ausilio di strumenti tecnologici (lavagna luminosa, schermo touch screen, proiettore da pc etc..).
I miei bambini avevano scritto il post La scuola inglese raccontata dai bambini qualche tempo fa, nel quale esprimevano la loro opinione sulla scuola inglese, con un confronto inevitabile con la scuola francese dalla quale provenivano.
La scuola inglese dà veramente molta importanza allo sport. I bambini frequentano un corso di nuoto durante l'anno scolastico, sono una ventina di lezioni circa. Nella nostra i bambini di Y5 e Y6 hanno la fortuna di poter fare anche una decina di lezioni di tennis.
Fanno ginnastica, atletica e partecipano ai tornei interscolastici di calcio, tag rugby e altre discipline.
Ogni trimestre è prevista un'uscita, una gita a corto raggio (in musei, biblioteche etc… ) inerente all'argomento trattato nel trimestre. Oppure delle compagnie teatrali o gruppi di attori/educatori che organizzano workshop a tema, vengono a scuola a lavorare con determinate classi.
La gita di fine anno, quella che viene effettuata nel Summer Term (tra aprile e luglio), è della durata di un giorno fino a Y2.
In Y3, oltre alla gita, fanno anche uno "sleepover" a scuola, cioè i bambini possono dormire a scuola, con le maestre e tutti i compagni, portando il sacco a pelo. Per loro sono previste attività serali coinvolgenti. Questo perché in Y4 avranno poi la gita di 2 giorni, per cui vogliono preparare i bambini per l'evento. In Y5 partono per tre giorni ed in Y6 per una settimana.
Io le chiamo "gite" ma sono delle avventure per loro, nella natura, delle sorte di "colonie" dove c'è tutto il personale preparato per fargli vivere avventure all'aria aperta, con qualsiasi condizione meteo.
Noi possiamo ritenerci fortunati perché, anche per come è fatta strutturalmente la scuola primaria, abbiamo modo di vedere il viso della maestra tutti i giorni, all'entrata e all'uscita. Questo per quanto riguarda gli Infants, perché i bambini vanno accompagnati davanti alla porta vetrata della classe, mentre i Juniors si dirigono verso la classe da soli, ma ciò non vieta ai genitori di poter comunicare con la maestra nei 10 minuti di ingresso a scuola, tra le 8.40 e 8.50. Nella scuola secondaria gli insegnanti si vedono solo il giorno dei ricevimenti ma possono essere contattati via email.
La scuola inglese che frequentano i miei figli crede fortemente nella collaborazione scuola-famiglia e questo permette di lavorare in sinergia nei casi di bisogno o anche solo per condividere momenti di gioia.
I genitori qui in Inghilterra sono molto coinvolti nella vita scolastica.
Le scuole hanno un'associazione dei genitori che organizza eventi di ogni sorta per raccogliere fondi per la scuola, come per esempio:
ed altri che ogni anno vengono aggiunti grazie anche alla fantasia e voglia di fare dei genitori partecipanti.Il genitore non è utile solo per l'organizzazione di questi eventi, che permettono alla scuola di raccogliere fondi per acquistare materiale o migliorare la struttura della scuola, ma è utilissimo nell'aiutare in classe.
Ci sono mamme che aiutano per l'attività di Forest School, oppure durante le lezioni di nuoto, altre che vanno una volta a settimana in classe a far leggere i bambini, altre che aiutano in biblioteca, altre che, avendo particolari doti, decidono di dedicare del loro tempo a delle classi (cucina, lingua straniera etc..).
Le tante comunicazioni della scuola arrivano per email. Ogni venerdì riceviamo la news letter del preside che ci informa su cosa è accaduto a scuola, sugli eventi in arrivo e altro.
Tutto viene fatto tramite internet, dal pagamento della mensa alla prenotazione del proprio turno per il colloquio con gli insegnanti, dal pagamento della gita alla prenotazione per la partecipazione a un determinato evento.
Durante l'anno noi abbiamo due colloqui con gli insegnanti, chiamati Parents Evening, uno in Novembre e uno in primavera. Questi colloqui con i docenti sono preceduti, qualche settimana prima, da un Open Afternoon, nel quale possiamo vedere i quaderni dei nostri figli ed i lavori fatti in classe.
Poi a fine anno riceviamo la pagella che in inglese si chiama Annual Report.
Diciamo che queste sono le prime cose che mi hanno colpito della scuola inglese confrontandole con la mia obsoleta esperienza scolastica in Italia. Certe volte penso che mi piacerebbe tornare bambina per vivere una scuola così.
Altra differenza tra il sistema scolastico italiano e quello inglese: non fanno tante lezioni frontali quante ne facevo io in Italia. La maestra non spiega per tante ore e non lo fa sempre in maniera frontale, utilizzando una varietà di strumenti, coinvolgendo i bambini e tenendo un livello di interazione molto elevata.
Imparano meno a livello di contenuti rispetto a quello che ricordo io della scuola italiana, ma vivono la scuola in maniera più attiva e dinamica, con molto coinvolgimento. Sicuramente il nostro ruolo di genitori serve per colmare eventuali lacune o approfondire argomenti che magari in classe non hanno avuto modo di approfondire.
Hanno dei compiti tutti i giorni in primaria: devono sempre leggere e fare un po' di matematica in un apposito sito internet nel quale ogni bambino ha un account.
La mole di compiti aumenta con l'ingresso nella High School.
Poi nel weekend hanno più compiti, che aumentano di difficoltà con l'aumentare di classe (iniziano in Y3).
L'attenzione è data soprattutto alla lettura, almeno 10 minuti al giorno e se possibile con il genitore, in modo tale da ascoltarlo e fare un po' di comprensione insieme.
La scuola partecipa attivamente alla settimana del libro ogni anno ed il coinvolgimento dei bambini è strepitoso.
Il materiale scolastico è fornito dalla scuola, noi non paghiamo nulla. In alcune scuole viene fornito anche il materiale di cancelleria. I quaderni vengono dati dalla scuola e sono con il logo. Diciamo che non affrontiamo quella spesa incredibile di inizio anno per i libri di testo che ricordo faceva impazzire i miei genitori.
Nella scuola dei miei figli vengono parlate circa 30 lingue diverse, cioè questo per far capire che tutte le maestre hanno a che fare con bambini che in casa parlano un'altra lingua.
Ogni anno ci sono bambini nuovi che arrivano che magari non sanno parlarel'inglese, come è successo ai miei, ed i progressi arrivano molto rapidamente (questa la nostra esperienza, qui potete leggere a che punto eravamo dopo tre mesi dall'inizio della scuola in Inghilterra e qui invece dopo cinque mesi).
Le scuole in Inghilterra sono abituate ad avere bambini nuovi stranieri, sanno come gestirli, sanno come aiutarli ad integrarsi e imparare la lingua. Sono convinti che averli felici in classe, farli giocare con gli amici e coinvolgerli sia il metodo migliore per farli integrare ed allo stesso tempo imparare la lingua in maniera naturale, senza troppe forzature.
Mio figlio Daniele ha iniziato Year 2 senza sapere una parola di inglese (solo pochi suoni) e senza sapere leggere o scrivere ed in pochi mesi era al pari o quasi dei suoi compagni (qui la sua bella storia di bambino che diventa bilingue) e l'inglese è entrato prepotentemente nella nostra vita.
Per farvi un'idea di come hanno affrontato il primo giorno di scuola senza saper parlare, qui trovate il post di Daniele quando iniziò Y2 e qui quello di Lorenzo in Y4.
Nella scuola inglese c'è la consapevolezza che il bilinguismo dia ai bambini una marcia in più e lo vedono come una ricchezza. Non è a caso che invitino i genitori a mantenere la loro lingua madre in casa, anche perché più un bambino è fluente nella sua lingua madre ed ha un vocabolario ricco, più sarà fluente anche in inglese e trasferirà la sua ricchezza di vocabolario anche nella seconda lingua.
Nelle High School, le scuole secondarie, invitano i ragazzi che parlano una seconda lingua a casa, a sostenere l'esame GCSE di quella determinata lingua. Trovate tutti i dettagli sul GCSE di Italiano in questo post.
In classe alcune maestre hanno un sistema di "spostamento del nome del bambino in tabelloni", cioè i nomi dei bambini sono attaccati in un foglio, da lì possono muoversi sulla stella, sull'arcobaleno, sulla nuvola, a seconda se hanno fatto bene o male. Generalmente la logica a scuola è quella di mettere in evidenza e premiare il buon comportamento, per dare il buon esempio anche agli altri.
Il "good job" e "well done" è all'ordine del giorno, perché per i bambini è importante sapere che hanno fatto bene e motivarli a fare sempre meglio.
Ricordo bene una delle prime riunioni fatte con la maestra di Daniele che cominciava a scrivere le sue prime composizioni e faceva un sacco di errori di spelling inglese. Gli errori non erano corretti, soltanto alcuni e con la penna rosa (non ho mai visto usare la penna rossa dalle maestra qui). Mi spiegò che non avrebbe giovato a nessuno, tanto meno al bambino, riempire il foglio della sua composizione di segni e correzioni. Lui avrebbe perso autostima ed il suo lavoro, fatto con impegno e voglia, sarebbe stato visto da lui come un fallimento. Per cui la maestra mi spiegò che si focalizzava solo su alcuni errori, quelli che piano piano lui avrebbe acquisito passando poi ad altri tipi di errori la volta successiva. Devo dire che il metodo ha funzionato e che Dani non ha perso la sua autostima e continua a dare il meglio di sé.
Sta succedendo la stessa cosa con la piccola di casa che frequenta Y1 e comincia a scrivere i suoi commenti sulle sue letture. Io per prima correggo solo una piccola cosa alla volta e sempre con tatto, gentilezza e magari enfatizzando il fatto che per avere 5 anni e' bravissima a scrivere. Ci vuole empatia con loro e in questo trovo che qui siano bravi.
Nella scuola dei miei figli il motto è "be the best you can be" e lavorano spesso intorno a questa filosofia, oltre al parlare ogni trimestre di uno dei "value" (valori) della scuola stessa (rispetto, verità, amore, coraggio, speranza ambizione, partecipazione e responsabilità).
Trovo bellissime le attività extra che fanno durante l'orario scolastico ma qualche volta si dilungano per troppi giorni ed i bambini perdono di mira l'apprendimento come pure le maestre faticano magari a preparare le lezioni perché coinvolte in altri mille progetti extra.
Lo studio delle lingue straniere è a un livello basso, spesso nella primaria non fanno le lezioni di francese che dovrebbero perché presi da altre cose e questo è un peccato perché l'apprendimento di una lingua straniera gioverebbe molto a tutti i bambini, soprattutto dalla tenera età.
La scuola propone corsi di francese o spagnolo, ma sono forniti da organizzazioni esterne e sono a pagamento.
Il fatto che la storia non venga studiata in ordine cronologico tra un trimestre all'altro fa perdere un po' il filo temporale degli eventi storici, ma tutto e' compensato dal modo in cui la fanno, talmente dinamica, interattiva e stimolante che vederli così entusiasti fa passare in secondo piano il problema. In compenso ci siamo muniti di atlanti storici per compensare eventuali lacune.
Negli ultimi anni in UK si sta vivendo un serio problema di reclutamento di maestre e TA, assistenti alla maestre. Non ce ne sono in numero sufficiente per il numero di scuole, soprattutto nell'area intorno a Londra.
Questo fa sì che gli insegnanti cambino facilmente scuola e questo può destabilizzare l'organizzazione della scuola stessa.
Come tutte le cose, non è facile e non è possibile generalizzare su un sistema scolastico. Io qui ho raccontato la nostra esperienza, il nostro vissuto e per adesso siamo soddisfatti, anche se i problemi non mancano. L'importante per noi genitori è vedere i nostri figli così felici e entusiasti d'andare a scuola e vogliosi di imparare.
Se siete interessati ad approfondire la conoscenza del sistema scolastico inglese, qui trovate tutti gli articoli sull'argomento:
Ascolta l'episodio del Far and Away podcast
Se siete alla ricerca di materiale per insegnare l'inglese ai vostri bambini partendo dalla fonetica, nel mio shop trovate quello che fa al caso vostro, dai libri per le prime letture in inglese, alle carte per giocare con l'inglese fino ai libri musicali. Sono tutti prodotti scelti con cura e selezionati attentamente per aiutare i genitori alle prese con il bilinguismo italiano-inglese dei loro bambini:
In tanti mi hanno fatto la stessa domanda da quando sono nati i miei tre figli e, da sempre, ho deciso di essere mamma a tempo pieno:
"Come fa a bastarti fare solo la mamma?"
Sono stata guardata con sorpresa quando, finiti i mesi di maternità per la gravidanza e nascita di Lorenzo nel 2006, lasciai il mio buon lavoro in una multinazionale americana a Dublino e decisi di fare la mamma a tempo pieno.