E' dal 2006 che tengo questo diario di vita e di viaggi online, all'inizio privatamente poi in maniera pubblica e tante cose sono cambiate, nel blog e in me.
Io sono cresciuta, evoluta, migliorata (me lo posso dire da sola?) ed ho imparato un sacco di cose relative alla grafica, ai contenuti, al funzionamento dei social network e del mondo del blogging.
Vado fiera del mio essere autodidatta, del mio piccolo blog e del piccolo mondo di amicizie virtuali, alcune diventate reali, creato intorno a me.
La primavera è decisamente la mia stagione preferita.
E' periodo di rinascita, è il periodo di colore dopo l'inverno grigio e lungo, è il periodo in cui ricominciamo a fare le nostre gite, apriamo la stagione del campeggio in tenda e le giornate si allungano incredibilmente.
Se alla fine dell'estate attendo con ansia l'arrivo del foliage autunnale, alla fine dell'inverno aspetto il momento di poter andare a vedere le "bluebells" (Hyacinthoides non-scripta) nei tanti boschi inglesi.
Se c'è una cosa di cui vado fiera di me stessa è la mia capacità di adattamento, senza di quella probabilmente non sarei dove sono ora e non avrei fatto le cose che ho fatto in questi anni all'estero. La capacità d'adattamento la vedo un po' come quella dote che ti permette di sopravvivere alla grande una volta lasciata la cosiddetta "comfort zone", fatta di abitudini, facce conosciute, appoggi, aiuti e sicurezze.
La capacità d'adattamento all'estero passa anche attraverso l'acquisizione delle regole del luogo, sia scritte che non scritte.