Francia in Camper: Disneyland Paris

 
Vorrei non sentir piu' nessuno che si lamenta del prezzo esorbitante del biglietto d'ingresso di questo fantastico parco Disney... l'ho fatto anche io e me ne pento! 
Ne vale la pena cavoli, ci siamo goduti questi due giorni a Disneyland Paris senza perderci nulla, abbiamo fatto tutto il fattibile con i bambini di 5 e 3 anni e Popa di 4 mesi e tutto e' stato perfetto, tutto era perfetto!




Abbiamo camminato, abbiamo spinto passeggini, abbiamo riso, abbiamo giocato e ci siamo stupiti...e' stato bello e divertente e finalmente i marmocchi hanno smesso di assillarci! 
L'idea di avere il camper parcheggiato li' e' stata ottima, troppo comodo! 
Certo non e' come dormire nei lussuosi resort all'interno del parco, ma a noi e' piaciuto cosi'!
Abbiamo iniziato dagli Studios, cartina alla mano e via sui giochi adatti alla loro eta'. Quando Popa non poteva salire allora io e Babbo ci alternavamo anche se la bambina che e' in me faceva di tutto per accompagnare Lolo' e Dada'!

L'ingresso degli Studios


Tutti e cinque siamo entrati a vedere lo Show della macchine, consigliato dalla famiglia di irlandesi vicini di camper: il Motor Show, uno spettacolo di macchine e stuntman. Il tipo all'ingresso quando ha visto Popa nel marsupio ci ha consigliato di metterci nelle file in alto perche' il rumore dei motori sarebbe stato elevato e la bambina si sarebbe potuta spaventare. Il rumore era assordante, pure nelle file in alto, e la mia Popa in tutta risposta ha pensato di dormire per tutta la durata dello spettacolo facendosi cullare dai rombi dei motori, svegliandosi solo a spettacolo finito.
I due maschietti erano a bocca aperta: Saetta Mcqueen che lotta contro delle opel corsa nere cattive. Ma e' la macchina di Babbo? Si, era l'opel corsa come la nostra che sgommava, saltava, faceva fumare gomme e rombare il motore. Che orgoglio per quegli ometti che subito hanno chiesto a Babbo : "quando torniamo a casa ci fai vedere come si fa?".




E' stato poi il momento della parata.... e li' abbiamo incontrato i personaggi dei nostri cartoni animati preferiti.







Una volta terminati gli Studios ci avanzava ancora un po' d'energia e siamo andati nell'altra parte del parco, il Parc Disneyland. Il treno Disneyland Railroad ci aspettava e risultava essere la cosa piu' fattibile con i bambini arrivati ormai a fine giornata un po' stanchini e ci ha permesso di avere un'idea dell'immensita' del Parco Disneyland pronti per affrontare la seconda giornata.



In coda per il treno
Il secondo giorno siamo belli carichi e in forma, il sole splende alto, i bimbi sono sorridenti e noi pure. Via per una nuova avventura.
Per oggi mi sono preparata con la cartina alla mano segnado mi le attrazioni adatte alla loro eta' per andare dritti verso gli ingressi senza perdere troppo tempo.
Abbiamo iniziato con Autopia.


Una zona carina per i piu' piccoli e' quella all'estremita' di Fantasyland, con il trenino del circo (Le Petit Train du Cirque) e il paese delle favole (Le Pay des Contes de Fees). Nelle barchette del paese delle favole e' venuta con noi pure la piccola Popa.


Petit train du Cirque

Pays des contes de fees




Un'altra attrazione fattibile in famiglia, con grandi e piccini, e' It's a small world, un giro su barconi attraverso tutto il mondo...veramente impressionante le scenografie che rappresentano le diverse nazioni. E l'Irlanda la troviamo pure qui!




Ci trasferiamo nella zona Frontierland per imbarcarci sulla Molly Brown, un vaporetto che ci fa sentire un po' nel vecchio west visto nei film da piccola.



Nel pomeriggio le code si fanno lunghe,infondo e' venerdi e la gente del weekend e' arrivata!
Finiamo la nostra giornata nel Village, la zona dei negozi, ristoranti e del grande pallone aerostatico. I bimbi ne restano impressionati...e decidiamo di salirci! 
Le vertigini si fanno sentire per Babbo mentre i bimbi sono entusiasi..compresa la piccola Popa che sgambetta tutta felice nel suo marsupio. Ottimo modo per finire la nostra avventura nel magico mondo di Disneyland e ritornare sul camper per ripartire verso sud.


"ci saliamo pure noi?"