Avevo il villaggio di Rye nella mia lista di luoghi dell'Inghilterra del sud da vedere da un bel po'. C'è voluto un weekend lungo, improvvisato proprio nei primi tre giorni dell'anno, per portarci ad esplorare questa parte d'Inghilterra in pieno inverno.
Il piano iniziale era di alloggiare a Rye e da lì poi visitare le zone limitrofe, ma un imprevisto da parte del proprietario dell'appartamento che avevamo prenotato ci ha fatto cambiare piani, proprio la sera prima.
Siamo in quel periodo dell'anno in cui noi espatriati riceviamo la fatidica domanda "Tornerete in Italia per Natale?".
Se vivi all'estero come noi capirai benissimo di cosa parlo. Sembra che venga dato quasi per scontato che chi vive all'estero rientri nel suo paese di origine per il periodo natalizio.
Noi, famiglia italiana nata e cresciuta all'estero, abbiamo deciso di non rientrare in Italia per Natale e non è la prima volta che prendiamo questa decisione. Passeremo il Natale a casa nostra, per svariati motivi.
Decidere cosa vedere a Londra in un weekend richiede una lunga fase decisionale, perché la capitale inglese ha talmente tanto da offrire che non è per niente facile capire da dove iniziare e cosa scegliere di vedere e di fare.
Vivo a mezz'ora di treno da Londra e l'ho visitata diverse volte, ma questo weekend londinese è stato diverso per me.
Non ho viaggiato con i miei tre figli e mio marito, ma con un'amica che mi ha raggiunto da Nottingham. Volevamo fare qualcosa di speciale, solo io e lei e l'idea di passare due giorni a Londra è stata accolta con entusiasmo da entrambe.
Uno degli aspetti più affascinanti del mio lavoro di blogger, web content creator e self-publisher è la relazione che si viene a creare con chi segue i miei profili social e interagisce costantemente con me.
Chi compra i miei libri, chi trova spunto dai miei articoli, chi viaggia grazie ai luoghi che consiglio, chi ha avuto risposte su tematiche come il bilinguismo, la cultura inglese, l'integrazione o la genitorialità leggendo il mio blog, ognuna di queste persone si è trovata a scrivermi ed io a rispondergli andando così a creare una relazione virtuale fatta di scambi interessantissimi arrivando a provare quella sensazione reciproca di "ci capiamo, ci conosciamo!".
Vivere in Inghilterra in questo momento storico ci ha fatto trovare catapultati in un susseguirsi di eventi, rituali, emozioni legati alla morte della Regina Elisabetta.
Dal giorno della sua morte, l'8 settembre 2022, le televisioni nazionali non parlano d'altro, la gente non parla d'altro, le immagini sui giornali sono tutte relative al suo feretro che sta attraversando UK e l'attesa è per i suoi funerali che si svolgeranno lunedì 19 settembre.
Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria inglese è un momento molto delicato per gli studenti che lasciano l'ambiente familiare e ristretto della primary school, in cui sono stati per ben 7 anni, per andare nel marasma della high school.
I corridoi affollati al cambio d'ora, il passaggio da un'aula all'altra a seconda delle materie, i tanti edifici e dipartimenti diversi, le nuove materie da studiare, i compagni che cambiano di lezione in lezione, i nuovi insegnanti e le nuove regole: tutto questo e molto altro può rendere l'inizio della scuola secondaria per un bambini un evento particolarmente carico di ansia, paura e preoccupazione.
Questo ci porta ad avere una libreria ricca di volumi in inglese di tutti i generi, che passano di mano in mano ai miei ragazzi e arrivano anche a me, qualche volta.
L'amore per i libri, per grandi e piccini, è qualcosa che si respira nell'aria a Londra e che si nota facilmente, dai vicoli a cui si è ispirata J. K. Rowling per creare la serie Harry Potter ai nomi delle stazioni che ricordano libri (partiamo da Paddington?), dai grandiosi spettacoli teatrali di West End ispirati ai libri (Matilda vi dice niente?) alle vetrine curate nei minimi dettagli delle librerie che si incontrano in ogni angolo della capitale inglese.