Non è un post sulla casa perché quella ancora non ce l'abbiamo.
Gli inglesi sono precisi, hanno regole ferree per tutto ed è difficile che esistano eccezioni.
La non esistenza di eccezioni sta rendendo difficile la nostra house-hunting, la caccia alla casa.
Se poi ci uniamo l'indisponibilità dell'agenzia immobiliare francese che deve confermare le nostre referenze senza però conoscere l'inglese, allora le speranze cominciano a scemare.
Abbiamo ancora una settimana di tempo e teniamo talmente tanto le dita incrociate che ci sono venuti i crampi.
Gli inglesi sono precisi, hanno regole ferree per tutto ed è difficile che esistano eccezioni.
La non esistenza di eccezioni sta rendendo difficile la nostra house-hunting, la caccia alla casa.
Se poi ci uniamo l'indisponibilità dell'agenzia immobiliare francese che deve confermare le nostre referenze senza però conoscere l'inglese, allora le speranze cominciano a scemare.
Abbiamo ancora una settimana di tempo e teniamo talmente tanto le dita incrociate che ci sono venuti i crampi.
Non è un post sulla situazione meteo di questa parte d'Europa, perché non ho intenzione di fare la polemica su questo argomento e perché qui è molto meglio della mia amata Irlanda e infondo si sta bene, fa fresco, non sudo, non devo farmi 3 docce al giorno e non sento più la lagna costante di Dani "mamma io ho caldo!", lui sta benone, con le sue maniche corte a 16 gradi!
Non è un post sullo shopping a Londra perché non ho tempo per farlo e qualunque cosa comprassi non entrerebbe nella nostra opel corsa insieme a noi 5 e le nostre 6 valigie che prima o poi si dirigeranno verso una casa!
E' un post su di me.
Io, Mamma Far And Away e la mia prima settimana nel Surrey.
Dico nel Surrey perché in centro a Londra non abbiamo ancora messo piede e per adesso gli spostamenti si limitano a questa bellissima contea inglese, a sud ovest di Londra, pieno di verde, di cittadine caratteristiche e di parchi che non finiscono mai.
Dico nel Surrey perché in centro a Londra non abbiamo ancora messo piede e per adesso gli spostamenti si limitano a questa bellissima contea inglese, a sud ovest di Londra, pieno di verde, di cittadine caratteristiche e di parchi che non finiscono mai.
Credo che dopo 10 anni di espatrio tra Irlanda e Francia, questo è quello che sto vivendo con un po' di consapevolezza, insomma so cosa mi aspetta, nonostante gli imprevisti.
Sono stata a Londra tante volte, ho avuto amiche inglesi in Francia, abbiamo viaggiato tutti insieme nel Surrey l'estate scorsa, ho studiato google maps in lungo e in largo, ho letto forum di mamme inglesi che vivono nella zona, ci siamo documentati su tutto nell'ultimo anno.
Insomma sento che questo posto fa per noi.
Non è caotico come il centro di Londra, c'è una dimensione umana e famigliare ed in ogni angolo si respira spirito di comunità.
Mi sembra ci sia anche una certa vivacità culturale.
Cinema e teatri non mancano e noi ne abbiamo già approfittato!
Primo cinema per noi: Planes 2 e qualcosa hanno capito! |
Appena possiamo ci fermiamo nei parchi, spesso gestiti dalla "community", sia che faccia bello, sia che ci sia la pioggerellina, sia che ci sia il fango.
"Attenti bambini a non sporcarvi". Frase da non dire più.
"Mettetevi la felpa che fa freddino". Dai lasciali abituare alle temperature.
"Togliti la felpa che è uscito il sole". Vabbé ma intanto tra 5 minuti ritorna una nuvola.
Ieri, mentre Babbo era nell'ufficio della società per la quale lavora, io ed i bambini abbiamo fatto un bel giro in uno dei tanti parchi che si incontrano ovunque.
Qui il verde è sacro.
Non c'è quartiere che non abbia un parco - non parlo solo del parco giochi - ma di quelle grandi distese di verde in cui giocare a palla, fare picnic, correre o solo sdraiarsi e guardare la corsa delle nuvole.
La pioggia scesa nei giorni scorsi non ha spaventato i bambini inglesi che correvano beati tra una pozzanghera e l'altra in maniche corte ed alcuni pure attrezzati per il picnic.
Qui il verde è sacro.
Non c'è quartiere che non abbia un parco - non parlo solo del parco giochi - ma di quelle grandi distese di verde in cui giocare a palla, fare picnic, correre o solo sdraiarsi e guardare la corsa delle nuvole.
La pioggia scesa nei giorni scorsi non ha spaventato i bambini inglesi che correvano beati tra una pozzanghera e l'altra in maniche corte ed alcuni pure attrezzati per il picnic.
Siamo partiti anche noi alla corsa, io con loro perché in questi parchi speciali non riesco a stare ferma con la macchina fotografica in mano.
Dopo 10 minuti erano tutti e tre completamente infangati e felici.
Dopo 10 minuti erano tutti e tre completamente infangati e felici.
Non gli frega niente ai bambini se fa brutto, se non c'è il sole, se l'erba è bagnata, loro sono felici lo stesso, ero io che mi facevo problemi!
Ho capito chiaramente che dovrò comprare tante tute economiche da usare in questi frangenti e cinque paia di stivali di gomma.
Mi sento a mio agio qui, mi piace il rispetto che c'è e che mi è tanto mancato negli ultimi cinque anni.
Mi sembra di sapere già come muovermi, dove cercare cosa.
Non mi sento persa come mi ero sentita nelle prime settimane in Francia.
Sarà che molte cose assomigliano all'Irlanda, sarà che con la lingua me la cavo meglio di quando arrivai in Irlanda, sarà che qui se hai bisogno chiedi e ti aiutano volentieri.
Qui tutti rispettano le file, non mi è ancora capitato il furbo che cerca di passarti davanti ma forse arriverà!
Qui le auto si fermano per lasciarti passare sulle strisce ancora prima che tu metta piede sulla linea bianca.
Qui tutto è pensato per le famiglie con bambini.
Qui le regole vengono rispettate.
Qui nessuno ci ha ancora suonato il clacson per strada nonostante le nostre deviazioni di rotta improvvisa e qualche omissione di freccia!
Qui sento che c'è rispetto e attenzione per il prossimo e per il bene comune.
Anche i miei bimbi se ne sono accorti quando mi hanno visto attraversare disinvolta la strada e mi hanno tirato la maglietta da dietro dicendomi "attenta mamma!" tutti impauriti.
Ehi ragazzi ma qui si fermano.
E con gli occhi sbarrati hanno notato tutte le macchine ferme da ambo i lati per lasciarci passare.
Ehi ragazzi ma qui si fermano.
E con gli occhi sbarrati hanno notato tutte le macchine ferme da ambo i lati per lasciarci passare.
Ho ritrovato il piacere di fare la spesa, senza prendermi carrellate nelle caviglie e accolgo e condivido con entusiasmo i tanti sorry solo per il semplice incrociarsi dei carrelli.
Sento energia buona intorno a me, mi sento circondata da gente che cammina per strada serena, non incazzata.
Vedo vecchiette che sorridono ai miei bambini, gente vestita nei modi più bizzarri che non subisce lo sguardo allucinato dei passanti.
Percepisco integrazione e rispetto e mi piace, tutto ciò mi fa star bene.
I problemi non mancano, anche perché se no sarebbe troppo bello e non ci sarebbe nulla da imparare.
Ma io sto bene e, nonostante non abbia ancora un tetto definitivo sulla testa, mi sento un po' a "casa"!
English Breakfast a modo mio |
Cena alle 7 con hamburger e patate! |