Il nostro viaggio nelle scuole all'estero continua ed oggi ospito una mamma italiana che vive in Belgio e che, con passione e grinta, ha accettato il mio invito di partecipare alla rubrica "la scuola raccontata dalle mamme". Grazie Patrizia!
Ciao a tutte!
Mi chiamo Patrizia, vengo da Roma e sono la mamma di Laura (8), Flavio (4) e Marco (2). Abito in Belgio da 11 anni, in una cittadina universitaria delle Fiandre.
Un posto pieno di studenti, di persone che vengono da tutto il mondo e soprattutto molto pulito, ordinato e dove la maggior parte delle cose funzionano bene.
Da quando la grande ha iniziato ad andare a scuola ho cominciato veramente a sentirmi integrata!
La lingua che si parla in questa regione e’ il fiammingo, ossia l’olandese, con qualche piccola differenza di accento e qualche inflessione proveniente dalla vicina Francia. Per me non e’ stato troppo difficile impararla visto che già parlavo il tedesco. Poi, come dicevo su, con la bimba a scuola, ho cominciato a parlare con le maestre, le mamme, a leggere le migliaia di lettere della scuola sulle regole e le attività.
La scuola qui, come più o meno, con qualche piccola differenza, in tutte le Fiandre, funziona cosi:
Sicurezza davanti alle scuole
All'esterno di ogni scuola si trova il simbolo del polipo, per segnalare alle automobili che in prossimità c’e’ una scuola e bimbi che attraversano.
Spesso ci sono delle persone autorizzate (o le insegnanti stesse o pensionati) che, con giacca fluorescente, fanno attraversare i bimbi e chi li accompagna a scuola.
La scuola materna
Dopo l’asilo nido, si puo’ accedere alla scuola materna alla tenera eta’ di 2 anni e mezzo. La maggior parte dei bambini a quell’eta’ e' gia’ senza pannolino, anche se poi ogni tanto qualche incidente succede, ma non e’ un gran problema, la maestra mette tutto dentro un sacchetto e il bimbo lo riporta a casa...una meraviglia dopo un’intera giornata! Che puzza!!!
Ci sono quindi generalmente 4 classi di scuola materna:
- peuterklas (2.5-3 anni): maestra soft e attivita’ per piccoli ma anche molta attenzione alla disciplina e alle regole.
- eerste kleuterklas (3-4 anni): qui si cominciano a fare i primi lavoretti difficili, manuali, di logica etc.
- tweede kleuterklas (4-5 anni): ancora piu’ attenzione alla disciplina e alle attivita’ svolte su foglio. I bimbi imparano a scrivere il loro nome.
- derde kleuterklas (5-6 anni): preparazione alla prima elementare, con prime attivita’ di scrittura e numeri, esercizi di logica e test di fine anno per vedere se ogni bimbo e’ pronto per accedere alla prima!
La scuola primaria
Poi seguono 6 anni di scuola elementare.
Nella prima si gioca ancora parecchio e si imparano le prime regole di lettura, spelling e qualcosa di matematica/logica. Poi dalla seconda si comincia a fare un po’ piu’ sul serio e arriva l’incubo delle tabelline. Dalla terza in poi entrano in gioco anche elementi di scienze, geometria, geografia, ma molto diverso dalla scuola italiana.
Non esistono libri/manuali enormi sui quali i bimbi devono studiare.
Piuttosto ricevono dalla maestra delle fotocopie su cui esercitarsi ed hanno libretti piccoli con attivita’ ben precise per ogni bimestre.
In base a quelle attivita’ ed a dei test (ogni settimana!!!) vengono poi valutati ed ogni due mesi noi genitori riceviamo il "rapport" (pagellino). Tutto e’ fatto a misura del bambino, quindi la maestra indica sul "rapport" quello che lei si aspetta in una determinata materia da ogni bimbo e poi accanto dov'e’ arrivato il bimbo fino a quel momento.
Anche in classe si lavora in questo modo. Chi e’ piu’ rapido e piu’ bravo fa piu’ esercizi e attivita’ piu’ complicate. In questo modo ogni bimbo segue la sua strada senza doversi sforzare verso l’impossibile.
Qui da noi c’e’ particolare attenzione per lo sport e le per le attivita’ all’aria aperta.
Durante l’anno scolastico, a partire dal primo anno di asilo, si fa ogni settimana educazione fisica. L’insegnante di ginnastica della nostra scuola e’ il portiere della nazionale di calcio belga femminile!
Poi, a partire dall'ultimo anno di materna, si va a nuotare ogni due settimane, accompagnati dalla maestra e dall'insegnante di educazione fisica. Alcune scuole hanno la palestra e la piscina mentre la nostra, essendo molto piccola, deve appoggiarsi in altre strutture e quindi i bimbi per raggiungere piscina e palestra devono spesso camminare andata e ritorno un paio di chilometri! Anche i piu’ piccoli!
Inoltre, vengono organizzate molte passeggiate nel bosco, per conoscere i tipi di piante, noci e castagne e negli orti limitrofi, per aiutare i contadini a piantare o raccogliere. Vengono organizzati anche giri per la citta’ a pulire le strade ed educazione stradale in bicicletta.
Ogni tanto si va a un museo, o al teatro, o a un concerto per bambini e poi, ogni due anni, le classi delle elementari vanno in gita. A mia figlia e’ toccato lo scorso anno: tre giorni sulla costa belga a giugno! Spettacolare!
Le maestre insegnano ai bambini a tagliare le verdure e preparare zuppe, a fare biscottini, pane, pizze e tanti tanti altri lavori manuali. Una volta all'anno c’e’ il giorno dei lavoretti e tutti gli alunni, grandi e piccini, divisi in gruppi, devono lavorare saponette, cartone, lattine, insomma, riciclare tutto per creare cose nuove.
Tipologie di scuole
La gran parte delle scuole belghe sono cattoliche. Cio' non significa che ci siano suore e preti a dar lezione, e neanche che inculchino ai bambini la bibbia dai tre anni in su, pero' ogni tanto gli parlano di Gesu' e Dio e li portano a messa. La cosa che mi colpisce di piu' e' che parlano molto anche delle altre religioni. Nella classe di mia figlia, su 18 bambini, solo 6 hanno fatto la comunione. Gli altri sono islamici, atei, buddisti etc...
Le scuole di stampo cattolico sono ritenute le migliori qui nelle Fiandre, dal punto di vista dell'istruzione. Sono comunque statali. Non si paga niente. Solo le escursioni e il tempo extra a scuola. Tutto il resto e' gratuito. Ci sono poi anche scuole del pensiero Steiner e Freinet, ma sono in minoranza e per questo risulta anche piu' difficile accedervi.
Bilinguismo e integrazione
Pur essendo il Belgio una nazione dove si parlano tre lingue ufficiali (fiammingo, francese e tedesco), nelle scuole si inizia ad imparare una lingua straniera dalla quarta o quinta elementare, e non si mostra un’attenzione particolare ai bimbi stranieri, anche se in ogni classe ce ne sono almeno 4 o 5.
Questa e’ una cosa che mi ha sempre colpito molto, noi non abbiamo mai subito episodi di razzismo, anzi, siamo integratissimi e quando vedo anche i bimbi africani o dell’est Europa o Asia, penso che lo stesso valga per loro, quindi i bimbi vengono trattati dall'inizio come tutti uguali, benche’ diversi, e imparano a stare insieme perche’ e’ cosi e basta. E’ bello.
Ho notato pero’ che sono proprio i genitori dei bimbi stranieri a non trasmettere la lingua e cultura del loro paese e questo e’ un vero peccato. Mia figlia e’ l’unica nella sua classe che parla veramente bene due lingue. Integrati sì, ma non significa dover rinunciare alle proprie radici. Io faccio sempre in modo che i miei figli siano orgogliosi delle radici dei propri genitori.
Orari scolastici
Le scuole sono generalmente aperte dalle 7 di mattina alle 18/18:30 di sera.
Le lezioni iniziano alle 8:30 (suona la campanella e tutti i bimbi devo mettersi in fila su dei pallini colorati in cortile) e finiscono (con qualche piccola differenza) verso le 15:30.
Il mercoledi' la scuola finisce 12. All'inizio mi sembrava un incubo, ma mi e' bastato poco per abituarmi!
Tutte le attivita' che ci sono prima, prescuola e dopo, doposcuola, si pagano a parte!
Le maestre del prescuola e del doposcuola sono munite di Ipad sul quale indicano i bimbi presenti e la lista con gli orari precisi viene inviata automaticamente al comune, il quale poi ogni mese invia la fattura ai genitori.
Tra le 11:30 e le 13 c’e’ la pausa pranzo ed il gioco all'aria aperta.
Alle 10 si mangia la frutta (portata da casa) fuori (anche se piove), il pranzo si puo’ portare da casa oppure si puo' ordinare il pasto caldo della scuola (ma non c’e’ la mensa, si mangia in classe), alle 15 si fa merenda in giardino (anche se piove) con biscotti o frutta portati da casa.
A scuola si lavora molto contro il bullismo e se ne parla apertamente per evitare spiacevoli incidenti.
E’ un tipo di educazione competitiva, il piu’ bravo va sempre piu’ avanti ma anche i piu’ debolucci vengono aiutati e seguiti molto da alcune maestre apposite, che li affiancano in alcune attivita’ didattiche.
Due volte all’anno i genitori hanno i colloqui con le maestre ma sono sempre avvicinabili e ben disponibili ogni giorno per qualsiasi domanda, dubbio o comunicazione.
Tra genitori anche siamo molto affiatati, si organizzano feste di compleanno insieme, regali in comune, centri estivi per far andare insieme i bimbi, chiacchierate prima e dopo la scuola, feste di Natale e di fine anno, colazioni di Pasqua. Insomma io trovo che ci sia uno spirito collettivo molto sereno e amichevole che viene poi trasmesso anche ai bimbi.
Non ho nessuna critica da fare, e penso che parlo anche a nome dei miei bimbi.
Ci vanno volentieri, imparano tanto e non solo seduti al banco, ma a contatto con la natura e con le attivita’ di tutti i giorni.
Diventano molto autonomi e indipendenti e rispettosi degli altri e dell’ambiente in cui vivono.
Quest’anno l’ambiente e’ proprio il tema della nostra scuola! Non si spreca niente, si ricicla tutto! Si beve solo acqua del rubinetto e non si portano a scuola cartacce!
Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma spero di aver dato un quadro chiaro di quello che e’ la scuola nelle Fiandre.
Gli altri articoli sui sistemi scolastici scritti dalle mamme li trovate qui.
Ciao a tutte!
Mi chiamo Patrizia, vengo da Roma e sono la mamma di Laura (8), Flavio (4) e Marco (2). Abito in Belgio da 11 anni, in una cittadina universitaria delle Fiandre.
Un posto pieno di studenti, di persone che vengono da tutto il mondo e soprattutto molto pulito, ordinato e dove la maggior parte delle cose funzionano bene.
Da quando la grande ha iniziato ad andare a scuola ho cominciato veramente a sentirmi integrata!
La lingua che si parla in questa regione e’ il fiammingo, ossia l’olandese, con qualche piccola differenza di accento e qualche inflessione proveniente dalla vicina Francia. Per me non e’ stato troppo difficile impararla visto che già parlavo il tedesco. Poi, come dicevo su, con la bimba a scuola, ho cominciato a parlare con le maestre, le mamme, a leggere le migliaia di lettere della scuola sulle regole e le attività.
La scuola qui, come più o meno, con qualche piccola differenza, in tutte le Fiandre, funziona cosi:
Sicurezza davanti alle scuole
All'esterno di ogni scuola si trova il simbolo del polipo, per segnalare alle automobili che in prossimità c’e’ una scuola e bimbi che attraversano.
Spesso ci sono delle persone autorizzate (o le insegnanti stesse o pensionati) che, con giacca fluorescente, fanno attraversare i bimbi e chi li accompagna a scuola.
La scuola materna
Dopo l’asilo nido, si puo’ accedere alla scuola materna alla tenera eta’ di 2 anni e mezzo. La maggior parte dei bambini a quell’eta’ e' gia’ senza pannolino, anche se poi ogni tanto qualche incidente succede, ma non e’ un gran problema, la maestra mette tutto dentro un sacchetto e il bimbo lo riporta a casa...una meraviglia dopo un’intera giornata! Che puzza!!!
Ci sono quindi generalmente 4 classi di scuola materna:
- peuterklas (2.5-3 anni): maestra soft e attivita’ per piccoli ma anche molta attenzione alla disciplina e alle regole.
- eerste kleuterklas (3-4 anni): qui si cominciano a fare i primi lavoretti difficili, manuali, di logica etc.
- tweede kleuterklas (4-5 anni): ancora piu’ attenzione alla disciplina e alle attivita’ svolte su foglio. I bimbi imparano a scrivere il loro nome.
- derde kleuterklas (5-6 anni): preparazione alla prima elementare, con prime attivita’ di scrittura e numeri, esercizi di logica e test di fine anno per vedere se ogni bimbo e’ pronto per accedere alla prima!
La scuola primaria
Poi seguono 6 anni di scuola elementare.
Nella prima si gioca ancora parecchio e si imparano le prime regole di lettura, spelling e qualcosa di matematica/logica. Poi dalla seconda si comincia a fare un po’ piu’ sul serio e arriva l’incubo delle tabelline. Dalla terza in poi entrano in gioco anche elementi di scienze, geometria, geografia, ma molto diverso dalla scuola italiana.
Non esistono libri/manuali enormi sui quali i bimbi devono studiare.
Piuttosto ricevono dalla maestra delle fotocopie su cui esercitarsi ed hanno libretti piccoli con attivita’ ben precise per ogni bimestre.
In base a quelle attivita’ ed a dei test (ogni settimana!!!) vengono poi valutati ed ogni due mesi noi genitori riceviamo il "rapport" (pagellino). Tutto e’ fatto a misura del bambino, quindi la maestra indica sul "rapport" quello che lei si aspetta in una determinata materia da ogni bimbo e poi accanto dov'e’ arrivato il bimbo fino a quel momento.
Anche in classe si lavora in questo modo. Chi e’ piu’ rapido e piu’ bravo fa piu’ esercizi e attivita’ piu’ complicate. In questo modo ogni bimbo segue la sua strada senza doversi sforzare verso l’impossibile.
Qui da noi c’e’ particolare attenzione per lo sport e le per le attivita’ all’aria aperta.
Durante l’anno scolastico, a partire dal primo anno di asilo, si fa ogni settimana educazione fisica. L’insegnante di ginnastica della nostra scuola e’ il portiere della nazionale di calcio belga femminile!
Poi, a partire dall'ultimo anno di materna, si va a nuotare ogni due settimane, accompagnati dalla maestra e dall'insegnante di educazione fisica. Alcune scuole hanno la palestra e la piscina mentre la nostra, essendo molto piccola, deve appoggiarsi in altre strutture e quindi i bimbi per raggiungere piscina e palestra devono spesso camminare andata e ritorno un paio di chilometri! Anche i piu’ piccoli!
Inoltre, vengono organizzate molte passeggiate nel bosco, per conoscere i tipi di piante, noci e castagne e negli orti limitrofi, per aiutare i contadini a piantare o raccogliere. Vengono organizzati anche giri per la citta’ a pulire le strade ed educazione stradale in bicicletta.
Ogni tanto si va a un museo, o al teatro, o a un concerto per bambini e poi, ogni due anni, le classi delle elementari vanno in gita. A mia figlia e’ toccato lo scorso anno: tre giorni sulla costa belga a giugno! Spettacolare!
Le maestre insegnano ai bambini a tagliare le verdure e preparare zuppe, a fare biscottini, pane, pizze e tanti tanti altri lavori manuali. Una volta all'anno c’e’ il giorno dei lavoretti e tutti gli alunni, grandi e piccini, divisi in gruppi, devono lavorare saponette, cartone, lattine, insomma, riciclare tutto per creare cose nuove.
Tipologie di scuole
La gran parte delle scuole belghe sono cattoliche. Cio' non significa che ci siano suore e preti a dar lezione, e neanche che inculchino ai bambini la bibbia dai tre anni in su, pero' ogni tanto gli parlano di Gesu' e Dio e li portano a messa. La cosa che mi colpisce di piu' e' che parlano molto anche delle altre religioni. Nella classe di mia figlia, su 18 bambini, solo 6 hanno fatto la comunione. Gli altri sono islamici, atei, buddisti etc...
Le scuole di stampo cattolico sono ritenute le migliori qui nelle Fiandre, dal punto di vista dell'istruzione. Sono comunque statali. Non si paga niente. Solo le escursioni e il tempo extra a scuola. Tutto il resto e' gratuito. Ci sono poi anche scuole del pensiero Steiner e Freinet, ma sono in minoranza e per questo risulta anche piu' difficile accedervi.
Bilinguismo e integrazione
Pur essendo il Belgio una nazione dove si parlano tre lingue ufficiali (fiammingo, francese e tedesco), nelle scuole si inizia ad imparare una lingua straniera dalla quarta o quinta elementare, e non si mostra un’attenzione particolare ai bimbi stranieri, anche se in ogni classe ce ne sono almeno 4 o 5.
Questa e’ una cosa che mi ha sempre colpito molto, noi non abbiamo mai subito episodi di razzismo, anzi, siamo integratissimi e quando vedo anche i bimbi africani o dell’est Europa o Asia, penso che lo stesso valga per loro, quindi i bimbi vengono trattati dall'inizio come tutti uguali, benche’ diversi, e imparano a stare insieme perche’ e’ cosi e basta. E’ bello.
Ho notato pero’ che sono proprio i genitori dei bimbi stranieri a non trasmettere la lingua e cultura del loro paese e questo e’ un vero peccato. Mia figlia e’ l’unica nella sua classe che parla veramente bene due lingue. Integrati sì, ma non significa dover rinunciare alle proprie radici. Io faccio sempre in modo che i miei figli siano orgogliosi delle radici dei propri genitori.
Orari scolastici
Le scuole sono generalmente aperte dalle 7 di mattina alle 18/18:30 di sera.
Le lezioni iniziano alle 8:30 (suona la campanella e tutti i bimbi devo mettersi in fila su dei pallini colorati in cortile) e finiscono (con qualche piccola differenza) verso le 15:30.
Il mercoledi' la scuola finisce 12. All'inizio mi sembrava un incubo, ma mi e' bastato poco per abituarmi!
Tutte le attivita' che ci sono prima, prescuola e dopo, doposcuola, si pagano a parte!
Le maestre del prescuola e del doposcuola sono munite di Ipad sul quale indicano i bimbi presenti e la lista con gli orari precisi viene inviata automaticamente al comune, il quale poi ogni mese invia la fattura ai genitori.
Tra le 11:30 e le 13 c’e’ la pausa pranzo ed il gioco all'aria aperta.
Alle 10 si mangia la frutta (portata da casa) fuori (anche se piove), il pranzo si puo’ portare da casa oppure si puo' ordinare il pasto caldo della scuola (ma non c’e’ la mensa, si mangia in classe), alle 15 si fa merenda in giardino (anche se piove) con biscotti o frutta portati da casa.
A scuola si lavora molto contro il bullismo e se ne parla apertamente per evitare spiacevoli incidenti.
E’ un tipo di educazione competitiva, il piu’ bravo va sempre piu’ avanti ma anche i piu’ debolucci vengono aiutati e seguiti molto da alcune maestre apposite, che li affiancano in alcune attivita’ didattiche.
Due volte all’anno i genitori hanno i colloqui con le maestre ma sono sempre avvicinabili e ben disponibili ogni giorno per qualsiasi domanda, dubbio o comunicazione.
Tra genitori anche siamo molto affiatati, si organizzano feste di compleanno insieme, regali in comune, centri estivi per far andare insieme i bimbi, chiacchierate prima e dopo la scuola, feste di Natale e di fine anno, colazioni di Pasqua. Insomma io trovo che ci sia uno spirito collettivo molto sereno e amichevole che viene poi trasmesso anche ai bimbi.
Non ho nessuna critica da fare, e penso che parlo anche a nome dei miei bimbi.
Ci vanno volentieri, imparano tanto e non solo seduti al banco, ma a contatto con la natura e con le attivita’ di tutti i giorni.
Diventano molto autonomi e indipendenti e rispettosi degli altri e dell’ambiente in cui vivono.
Quest’anno l’ambiente e’ proprio il tema della nostra scuola! Non si spreca niente, si ricicla tutto! Si beve solo acqua del rubinetto e non si portano a scuola cartacce!
Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma spero di aver dato un quadro chiaro di quello che e’ la scuola nelle Fiandre.
Gli altri articoli sui sistemi scolastici scritti dalle mamme li trovate qui.