
I Nonni Far and Away sono una categoria particolare di nonni, che hanno caratteristiche comuni a tanti nonni italiani, ma allo stesso tempo hanno aspetti peculiari che li caratterizzano e li rendono unici.
In primis i Nonni Far and Away sono i miei genitori e come tali non hanno avuto altra scelta che accettare la mia vagabondaggine e la mia tendenza agli spostamenti, alle avventure ed ai miei colpi di testa (della loro capacità di lasciar liberi avevo parlato qui).
Il bello è arrivato quando sono diventati nonni ed hanno imparato a convivere con il fatto d’essere “far and away”, nonostante il loro riuscire ad essere presenti nei momenti più importanti.
La Nonna Far and Away non s’è persa nemmeno un parto ed è stata il nostro primo aiuto, il nostro supporto, alla nascita di ognuno dei tre nipoti.
Il Nonno Far and Away è il compagno di giochi preferito dei bambini, la montagna da scalare, la roccia su cui arrampicarsi o il cavallo su cui montare.
I Nonni Far and Away salgono sull’aereo appena possono per venire a passare giorni di fuoco con i nipotini.
I Nonni Far and Away prendono per mano, non s’arrabbiano mai e ascoltano forte e chiaro, perché sanno che il tempo vola, che i momenti da passare con i nipotini sono pochi e li vivono intensamente.

I Nonni Far and Away li riconosci dal bagaglio a mano: qualche capo d’abbigliamento ed il resto cibarie, dalle gocciole alle punte di parmigiano da portare ai nipotini all’estero.
La Nonna Far and Away è convinta che nel paese in cui viviamo non esistano caramelle e dolci e quando è con noi gli rifila cioccolatini come se non ci fosse un domani.
I Nonni Far and Away quando sono in trasferta, passano 24 ore su 24 con i nipoti, vivendo con loro la quotidianità della nazione in cui abitano.
Il Nonno Far and Away viaggia con un mini manuale di conversazione in Inglese per non arrivare impreparato a casa dei nipotini.

Il Nonno Far and Away si fa dare lezioni di pronuncia dai suoi nipoti.

La Nonna Far and Away, dopo un primo momento di timidezza nella mia cucina, se ne impossessa e la trasforma in un ristorante, con piatti e prelibatezze da urlo.
Il Nonno Far and Away insegna il sardo ai suoi nipoti e vuole collegarsi a youtube per fare vedere i video di ballo sardo. Già avevamo radici confuse, adesso abbiamo tre figli che vogliono andare a visitare tutta la Sardegna!
I Nonni Far and Away, dopo essere passati in edicola tutte le settimane, portano il “Topolino” all’estero, espatriando così un mito!

La Nonna Far and Away ha tra gli obiettivi primari del soggiorno dai nipotini, quello di stirare tutta la loro roba, una vera battaglia con la mia cesta dei panni!
Il Nonno Far and Away condivide le fettine di cipolla cruda con olio e sale con i suoi nipoti, facendo poi a gare d’alitate!
La Nonna Far and Away fa una torta al cioccolato che nessun’altra nonna sa fare!
I Nonni Far and Away arrivano a sera stremati. Guardano me e BabboGer con occhi di compassione e ci lodano con frasi del tipo “eh però ragazzi, ne avete da fare tutto il giorno!”
I Nonni Far and Away sono tra le pagine dei diari dei bambini.

Ai Nonni Far and Away non frega niente del Big Ben, del London Eye e del Tower Bridge, perché per loro stare con i bambini, nella loro quotidianità, nei loro spazi è la cosa più importante.
Il Nonno Far and Away racconta storie strane di quando rubava arance, mangiava pane e cipolla e aveva tante fidanzate!
I Nonni Far and Away guardano i cartoni in lingua inglese con i loro nipoti senza capirci una mazza, ma se la ridono lo stesso.
I Nonni Far and Away sono i nostri Nonni, ci fanno ridere, ci coccolano, ci amano e riescono a farlo anche se il tempo insieme è poco, anche se la distanza è tanta.

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