Ci sono tanti punti diversi, tanti modi di vivere la vita all'estero. Io non sono venuta qui in Inghilterra per chiudermi in una cerchia di italiani (cosa fattibilissima vista la quantita' di connazionali in zona!).
Non mi arrendo dietro al luogo comune degli "inglesi sono freddi" o "gli inglesi sono chiusi". In parte mi adatto, in parte cerco di capire. In questi mesi sto leggendo un bellissimo libro "Watching the English", scritto da un'antropologa inglese, che ha vissuto diversi anni all'estero e che in maniera brillante cerca di analizzare e spiegare gli inglesi. Prometto che appena riesco a finirlo ve ne parlo!
Tutto questo per dire che, nonostante la mia voglia ed il mio impegno per mantenere la lingua italiana e le nostre tradizioni, facciamo di tutto per integrarci, per sentirci parte di questa societa', contribuendo nel rispetto delle regole, dell'accettazione dei loro modi di fare, che non devono essere per forza copiati, ma nemmeno criticati fino allo sfinimento.
Non ho paura che i miei figli perdano l'italiano, anche quando il "sorpasso" avverra' non mi abbattero', ma non andro' nemmeno a cercare di chiudermi nel "mondo italiano" per non farglielo perdere.
La lingua e le tradizioni passano sufficientemente attraverso noi, nel nostro nucleo famigliare.
I bambini hanno promesso ai nonni di scrivergli una letterina a settimana. Non parliamo di email o messaggi whatsapp, ma di una vera e propria comunicazione epistolare, alla vecchia maniera. I bambini sono gia' tutti gasati all'idea di ricevere le lettere di risposta del nonno (e' lui il "poeta" di casa!) e di beccare gli errori che fara' (il nonno sardo ha qualche problemino con le doppie!).
Parallelamente tengo veramente tanto al fatto che i miei figli e noi ci integriamo.
Che i francesi siano estremamente nazionalistici riguardo alla loro lingua è un dato di fatto risaputo. Sono veramente esagerati al riguardo. A parte la terminologia informatica, uguale in tutto il mondo tranne che in Francia dove è francesizzata, rimasi meravigliatissima una volta nella metropolitana di Parigi in cui vidi tanti manifesti che pubblicizzavano uno spettacolo e su cui era scritto a caratteri cubitali OVNI. Ci siamo scervellati a lungo su cosa significasse quella scritta, finché qualcuno ci ha detto che significa "Objet Volant Non Identifié". Insomma, era l'equivalente francese del comunissimo UFO! Puoi quindi capire perché quella mamma francese fosse così accanita nella sua "lotta"!
RispondiEliminaProva commento ;)
RispondiEliminafunziona!!! ;)
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