
Durante uno dei miei ultimi viaggi on the road in Spagna con mio marito e i nostri tre figli ho condiviso le tappe e i luoghi visti sul mio canale Instagram.
Fin dalle prime condivisioni sui miei canali sociali mi sono arrivati commenti del tipo: “ma come non vai lì, non vai di là, quello lo devi assolutamente vedere, non devi perderterlo...” che mi hanno trasmesso una certa Travel FOMO.
Ammetto che inizialmente questi commenti mi hanno infastidita, ma allo stesso tempo mi hanno fatto riflettere su quanto siamo tutti, chi più chi meno, influenzati dal bombardamento dei contenuti social che ci incitano a vedere tutti le stesse cose, fare le stesse cose, non perdersi cose imperdibili. Ma imperdibile per chi? Perché?
I contenuti social del tipo “10 cose che non devi assolutamente perdere” oppure “posti che devi assolutamente vedere”, ma anche il “non puoi non vedere questo se vai lì” vanno inevitabilmente a influenzare il nostro processo decisionale in fase di pianificazione di un viaggio, ma in che modo? Davvero lo fanno in maniera positiva e utile?
Lo chiedo in maniera provocatoria e con cognizione di causa considerando che per il mio lavoro di travel designer, ho a che fare ogni giorno con clienti che si preparano a visitare il Regno Unito e Londra e sono influenzati da questo tipo di contenuti.
Il rischio è che si crei in noi una forte Travel FOMO, Fear of Missing Out (paura di perdersi qualcosa), in questo caso relativa all’esperienza di viaggio.
Cos’è la Travel FOMO e come affrontarla?
Per Travel Fomo si intende l’ansia e il disagio che si può provare quando si ha la percezione che ci stiamo perdendo qualcosa, soprattutto in confronto con le esperienze degli altri.
È un concetto alimentato tremendamente dai social media, quel luogo in cui si trova l’idealizzazione dell’esperienza del viaggio e la pressione del dover vedere tutto di una destinazione, un cosa oggettivamente impossibile anche perché porterebbe solo a correre e a non godersi veramente il viaggio.
La Travel FOMO è quella sensazione che ti fa sembrare che non stai massimizzando la tua opportunità di viaggio, spesso causata dalla percezione che gli altri invece fanno esperienze più belle ed emozionanti delle tue.
Per cui, se anche a te è capitato di provare questa FOMO da viaggio, ci sono alcune domande che possiamo porci per non farci prendere da questa brutta sensazione:
1- Quali sono le mie priorità in viaggio e perché sto viaggiando?
Questa domanda aiuta a capire i nostri desideri ed evitare di farci prendere dai trend e dalle mode delle “cose da vedere” che magari nemmeno rispecchiano i nostri desideri.
Nel nostro viaggio in Andalusia, per esempio, avevamo bisogno di tempo insieme, come famiglia, io avevo bisogno di distrarmi e cambiare aria, avevo bisogno di vedere posti nuovi con leggerezza, godendomi l’atmosfera. Non viaggio per mettere bandierine o per accumulare luoghi visitati o mostrare classifiche di quante cose ho visto.
Viaggiare è un’esperienza di vita molto personale. Quello che io posso trovare incredibile, per altri non lo è.
Chiedersi perché stiamo viaggiando e quali sono le priorità aiuta a scegliere cosa fare e cosa vedere restando fedeli a se stessi e non seguendo solo l’ultimo reel di tendenza visto su Instagram o l’elenco di cose imperdibili della guida di viaggio acquistata prima di partire.
2- Cosa mi ricorderò di questo viaggio?
Questa domanda aiuta a focalizzarci sul creare dei ricordi con i nostri compagni di viaggio e per noi stessi.
Di un viaggio non ci ricorderemo solo dei luoghi visti ed esplorati, ma delle sensazioni provate, delle disavventure con i nostri figli, nel mio caso, delle risate fatte in un determinato momento, delle chiacchierate profonde in un determinato luogo, della bellezza di un cielo, di un tramonto o di una camminata sulla spiaggia.
Farci questa domanda ci aiuta a porre l’attenzione sul vero significato dei ricordi che stiamo costruendo.
3- Riesco a dare più valore alla JOMO che alla FOMO?
JOMO sta per Joy of Missing Out, la diretta antagonista della FOMO e rappresenta un vero e proprio cambio di mentalità. Consiste nel dare più valore al piacere personale e al relax, più che alla corsa a vedere tutte le attrazioni più famose.
Vuol dire riuscire a godersi il momento presente e apprezzare l’esperienza personale ed unica che stiamo vivendo, preferire la qualità alla quantità e riuscire a vivere il viaggio in maniera più profonda.
La Travel JOMO fa allineare la tua esperienza di viaggio con i tuoi valori e i tuoi interessi.
Un esempio banale: in una città della Spagna che abbiamo visitato, Ronda, una delle attrazioni definite imperdibili, era l’arena dei tori. Lo spettacolo dei tori è una cosa che mi ha sempre fatto effetto e non mi ha mai appassionato troppo.
Nonostante sia una delle attrazioni indicata come imperdibili abbiamo deciso di non visitarla anche perché il prezzo del biglietto per 5 era davvero esorbitante e con quegli stessi soldi abbiamo preferito andare a fare una buona cena a base di piatti tipici locali, un’esperienza più vicina ai nostri desideri e alla nostra idea di piacere.
4- Quello che vedo nei social media è la rappresentazione realistica del viaggiare?
Ci vuole veramente tantissima intelligenza emotiva e senso critico per guardare con gli occhi giusti quello che ogni giorno i social media ci propongono. Dobbiamo davvero ricordare a noi stessi che moltissimi contenuti vengono creati per generare traffico e sono modificati con tecniche sofisticate e sono spesso idealizzati.
Possono dare l’impressione che viaggiare sia solo spettacolare e facile.
Teniamo anche conto poi che molti contenuti che vediamo sono creati da travel influencer che probabilmente sono stati pagati per parlare di un determinato luogo e non posso che farlo in un’ottica positiva.
Noi siamo stati a Granada, cittadina meravigliosa dell’Andalusia, che ha l’attrazione piu visitata di Spagna, La Alhambra.
Di tutti i contenuti visti su questa attrazione in pochissimi parlavano della salita per raggiungerla, del fatto che con bambini o per persone con mobilità ridotte può essere difficoltoso raggiungerla o del fatto che ci sia sempre una marea di turisti.
Tutti si focalizzavano solo sul far vedere la meraviglia di questo luogo, che è innegabile ovviamente, ma viaggiare e visitarla non è solo quello.
E qui diventa importante selezionare con cura quali travel content creator seguire, scegliere quelli che mostrano quanto il viaggiare sia un’esperienza fatta di alti e bassi, di esperienze positive e negative, insomma coloro che normalizzano l’esperienza di viaggio e non la idealizzano.
Trovo sempre un sacco di empatia e riscontri positivi quando parlo onestamente delle nostre difficoltà in viaggio, tante persone che mi scrivono dicendomi “menomale ne parli tu!”, oppure “anche a me succede così” e questo riflette un palese bisogno di vedere rappresentato il viaggio in maniera veritiera. Chi come me ha figli sa bene quanto, per esempio, non sia sempre facile viaggiare in famiglia.
5- Sto coltivando la giusta gratitudine per l’esperienza che sto vivendo?
Anche se al giorno d’oggi il viaggiare è un po’ alla portata di tutti, resta una cosa quasi rara riuscire ad apprezzare l’opportunità che stiamo vivendo, l’esperienza unica (perché ognuno di noi è unico e unico è il nostro modo di vivere il viaggio) che il viaggio ci sta permettendo di provare.
In questo è molto utile tenere un diario di viaggio in cui annotare le esperienze positive e le nostre riflessioni, non solo l’elenco di cose viste!
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Se ci focalizziamo solo sulla FOMO e su quello che “non siamo riusciti a fare e vedere” ci perdiamo la bellezza dell’esperienza vissuta e proviamo solo un “senso di colpa” per non aver fatto o visto quella o quell’altra attrazione.
Viaggiare non è un gara, viaggiare è un dono che facciamo a noi stessi e per questo dobbiamo esserne grati.
La Travel FOMO può trasformare l’organizzazione di un viaggio in una fonte di stress… ma non deve essere così.
Se sogni un’esperienza autentica nel Regno Unito — in linea con i tuoi interessi, i tuoi ritmi e senza l’ansia di perderti qualcosa — posso aiutarti.
Con il mio servizio di Consulenze di Viaggio ti accompagno nella scelta e revisione delle tappe del tuo viaggio per farti vivere il Regno Unito con serenità, consapevolezza e piacere.
Inghilterra, Scozia o Galles? Scrivimi: ti aiuto a disegnare il viaggio che fa davvero per te.
Niente più corse contro il tempo, solo esperienze autentiche e senza stress.
