Come crescere bambini lettori: la nostra esperienza

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    Non c'è sera in cui le lucine dei loro letti a castello non siano accese, non c'è sera in cui non salga sui loro letti per dargli il bacio della buona notte e, tra i corpi di mamma e figlio che si abbracciano, c'è un libro aperto su chissà quale pagina, non c'è settimana in cui almeno uno dei tre non chieda un libro perché "mamma, l'altro l'ho finito!".

    Hanno 15, 13 e 11 anni, due maschi e una femmina e questa è una delle mie più grandi soddisfazioni da mamma.

    Sono qui a raccontarvi come crescere bambini lettori, condividendo la nostra esperienza di genitori di tre figli che amano leggere e di come siamo arrivati a questo punto, non senza fatica, non senza impegno, non senza riflessioni e strategie e soprattutto con tantissima empatia, passione e infinito amore.

    amore per i libri

    Devo fare una doverosa premessa: i miei figli sono esposti alla letteratura inglese e in parte marginale a quella italiana, viviamo in Inghilterra dal 2014 e gli stimoli che fornisce la scuola inglese, e tutto il contesto in cui stanno crescendo, sono indubbiamente di grande aiuto (su come educano alla lettura i bambini nelle scuole britanniche ho scritto qui). Per non parlare dell'accessibilità economica al mondo dei libri qui in Inghilterra (quando rientro in Italia trovo sempre una grande differenza di prezzi nei testi per bambini).

    Tutto è iniziato tra gli scaffali colorati, i grandi tavoli con sedie da elfo, la moquette rossa scolorita e i tanti libri nelle mensole basse a portata di bambino ed una caffetteria accogliete al piano superiore di una libreria della periferia di Dublino, dove il mio primogenito ha mosso i suoi primi passi qualche settimana prima del compimento dell'anno (se volete sapere di più sulla mia storia trovate i dettagli qui)

    Ed è in quella libreria che abbiamo passato tante mattinate piovose, anche quando i bambini sono diventati due e la poltrona comoda di velluto ha acquisito una certa importanza per il momento dell'allattamento, mentre il fratello maggiore si teneva occupato a sfogliare libri o svolgeva attività organizzate dalla libreria stessa.

    E' lì che abbiamo iniziato a comprare i primi libri credendo fermamente che non ci fosse un limite di età per iniziare a leggere storie ai bambini e farli familiarizzare con il mondo delle pagine illustrate.

    libri per bambini piccoli

    Me lo ricordo bene il primo libro di Lorenzo, che è poi stato anche il primo libro di Daniele e di Paola (una sorta ci cimelio di famiglia!), ed era uno di quei libri che in inglese chiamano "flip flap books", i piccoli libri colorati dalle pagine rigide pensati apposta per stimolare le abilità tattili e visive dei bambini molto piccoli, ovviamente con il supporto del genitore e della sua voce.
    Trovate questo tipo di libri per bambini qui. #ad

    I loro primi libri erano piccoli, dalle pagine robuste, alcuni plastificati adatti anche per il momento del bagnetto, altri erano libri tattili o con i bottoni per i suoni, con le finestrelle, insomma dei veri e propri giochi per loro.

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    Avvicinarli al mondo dei libri fin dalla tenera età

    Non porre nessun limite all'età in cui è giusto iniziare a leggere ai propri figli e non chiedermi mai "sarà troppo presto", sono stati sicuramene i primi passi nel fargli percepire il libro come gioco. Questo ha indubbiamente aiutato il loro processo di amore per i libri e ha sviluppato la loro abitudine ad avere libri tra le mani, sempre. Qui trovate un articolo sull'argomento nel quale spiego le buone ragioni per leggere ai bambini a qualunque età.


    Portarli in libreria, andare in biblioteca

    Visitare regolarmente la biblioteca, fin da piccolissimo e andare spesso nei negozi di libri sono state indubbiamente attività utili per avvicinarli al mondo dei libri.
    E non era un'attività di "una volta ogni tanto", ma per noi era una vera e propria abitudine al punto che, nel momento in cui sono stati in grado di esprimere i loro desideri liberamente, hanno sempre chiesto di andarci, tanto quanto magari dei bambini potrebbero chiedere di entrare in un negozio di giocattoli.

    Questa abitudine è rimasta, anche adesso che siamo in piena adolescenza e pre-adolescenza: il giro in libreria e in biblioteca è di routine e quando siamo in viaggio non c'è volta che non si faccia tappa in un book shop (negozio di libri in inglese).

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    Ammetto che l'aver vissuto in Irlanda ed essere adesso in Inghilterra ha agevolato la crescita dell'amore per le librerie e le biblioteche che sono ambienti curatissimi, accoglienti e con una scelta incredibile di testi per bambini, divisi per età, per tema.

    L'attenzione alla letteratura per l'infanzia è qualcosa di incredibile qui e la scelta è vastissima, economica ed i testi davvero stimolanti, accattivanti, piacevoli e di una varietà infinita.

    A questo poi si aggiunge l'approccio che la scuola ha nei confronti della lettura e le iniziative incredibili che organizza.

    in biblioteca con bambini

    Davanti ad una scelta così ampia i miei figli hanno trovato pane per i loro denti e in maniera indipendente hanno sempre scelto i loro libri, basandosi sul loro intuito, i loro gusti e i loro desideri.

    Ci sono stati libri che ho acquistato o preso in prestito perché piacevano a me e perché sapevo che mi sarebbero piaciuti e sarebbe stato divertente leggerli a loro a voce alta, ma poi ci sono stati, e continuano ad esserci, tantissimi libri scelti in maniera autonoma dai miei figli, anche se magari alcuni di loro non rispecchiano i miei gusti o il mio desiderio di vederli leggere altro, ma ha sempre prevalso la libertà di scelta.


    Non forzare il bambino alla lettura, non imporgli un determinato libro solo per soddisfare il piacere del genitore

    Il dare voce ai desideri e bisogni dei bambini e sono solo ai nostri di genitore, è fondamentale, vitale. E' una delle basi per crescere bambini lettori. Forzare alla lettura è pericoloso, può portare, senza rendercene conto, all'odio della stessa e alla perdita del piacere.

    Un po' di anni fa abbiamo avuto la fase di Geronimo Stilton (#ad) e di Peppa Pig, libri spesso osannati da alcune mamme lettrici perché ritenuti di non alto livello letterario, ma per noi sono stati importantissimi e ci hanno accompagnato in tanti bei momenti di lettura, mamma-figli, in quella fase in cui i miei figli avevano 6, 4 e 2 anni e riuscivo a leggere loro lo stesso tipo di storia tenendo il loro interesse vivo.


    Dargli la possibilità di scelta, accettare e capire i loro gusti e assecondare le loro scelte di lettura

    Qualunque siano i loro gusti, dai fumetti ai romanzi, dai giornalini alle autobiografie, dargli possibilità di scelta di libri è stata una delle chiavi della riuscita del fare diventare i miei figli dei grandi lettori.

    Non li ho mai forzati a leggere durante il momento serale di lettura condivisa, anche quando la loro capacità di lettura ha raggiunto ottimi livelli.
    Se durante il nostro bed time stories (cioè la lettura prima di andare a dormire) non avevano voglia di leggere, leggevo io per loro.

    Ho letto per loro centinaia di libri da quando erano neonati e mi sono divertita a farlo e se posso lo faccio tutt'ora.


    Creare il momento di lettura condivisa

    Creare il momento di storytelling e renderlo speciale è una delle cose più importanti per far crescere l'amore per i libri.

    Libro + genitore che legge per loro
    Libro + tempo del genitore per loro
    Libro + momenti di coccole
    Libro + risate e creare ricordi,
    scegliete l'operazione che volete e il risultato sarà lo stesso: il legame tra libro ed emozioni farà crescere l'amore per la lettura.

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    Mi sono sempre impegnata a rendere un'abitudine il momento della lettura e a non presentarla come attività alternativa

    Non ho mai detto "spegni la tv che andiamo a leggere un libro" oppure "non giocare con quel gioco ma andiamo a leggere un libro" o cose del genere perché sono consapevole che in certi casi il libro sarebbe stato visto come forzatura e ostacolo per non aver potuto continuare quell'attività che comunque amavano.

    L'abitudine della lettura serale è presente in casa nostra da quando sono presenti i nostri figli ed è rimasta. Questo è stato frutto di impegno, costanza e amore per quel momento magico condiviso con tutti e tre i miei figli la sera, prima di metterli a dormire.

    Sono grandi ormai, non serve più la mamma per leggere il libro ma ammetto che ogni tanto li invito nel mio lettone e leggo qualche pagina con loro.


    Libro come regalo

    Un'altra importante regola che vige in casa nostra, da quando siamo diventati genitori, è che i nostri figli avrebbero ricevuto regali/giocattoli solo per il compleanno e per Natale (e altre poche occasioni veramente eccezionali) evitando di innescare quell'abitudine terribile, dal nostro punto di vista, di comprare giochi ogni volta che si mette piede in un negozio e di conseguenza riempire la casa di giocattoli. Tenete presente che per questa cosa siamo additati come genitori rigidi e poco buoni, ma pazienza!

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    La regola non vale per i libri, quelli sono gli unici che possono essere comprati al di fuori di quelle occasioni speciali, anche se tendiamo a passare prima dalla biblioteca per vedere se quel particolare libro è disponibile tra i vari scaffali (eccezione fatta per libri di serie particolari che amano collezionare, Harry Potter per esempio o Tom Gates). #ad

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    Tre figli ravvicinati d'età, una vita all'estero senza aiuti e supporto se non mio marito, una quotidianità impegnata e pienissima e la voglia di dedicare tempo a loro il più possibile.
    Quel tempo che non è mai mancato per la lettura.

    Ricordo quel divano nero del piccolo appartamento a Dublino, io seduta che allattavo Daniele mentre Lorenzo faceva avanti e indietro dalla cesta dei libri al divano per farmi leggere tutti i libri possibili e immaginabili.

    Per lui era un modo di avere la mia attenzione, per me era un modo di non farlo sentire escluso e infondo il tono della mia voce e la gioia della lettura arrivava anche a Daniele intendo a sfamarsi.
    Poi la cosa si è ripetuta con l'arrivo di Paola e a quel punto i due fratelli facevano la processione coi libri e la storia si ripetava.


    Non mi sono mai rifiutata di leggere per loro

    Il tempo per la lettura con loro è stato un tempo importante, un dono grande che adesso fa vedere i suoi frutti.

    Non mi sono mai rifiutata di leggere ai miei figli, anche quando magari potevano benissimo leggere da soli, anche quando magari avevo altre mille cose da fare, se me lo chiedevano lo facevo, era l'espressione di un loro bisogno ed era giusto accontentarli.

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    Anche adesso che sono grandicelli cerco spesso di trovare libri adatti alla lettura serale tutti insieme, magari fatti in capitoli. L'ultimo che stiamo leggendo è un libro meraviglioso che parla di viaggi, una raccolta di storie affascinanti della lunghezza giusta per essere lette una ogni sera, si chiama Cantalamappa - Atlante bizzarro di luoghi e storie curiose.

    E' arrivata come un fulmine a ciel sereno la fase in cui hanno imparato a leggere e piano piano ho provato a farli partecipi delle nostre letture come storyteller, magari leggendo io la maggior parte della frase e lasciando a loro qualche parola, oppure dando loro il ruolo di uno dei personaggi leggendo quindi i dialoghi e via dicendo.


    Attenzione alla gestione dell'errore se il bambino legge male

    Una cosa importantissima per la loro autostima e per la salvaguardia dell'amore per la lettura è stato non rimproverarli mai se non leggevano bene.
    Se il suono della parola magari usciva stonato, io la ripetevo poco dopo di loro tanto per fargli sentire il suono corretto e facendo loro sempre tanti complimenti per l'impegno e le capacità.
    Quando sono piccoli e muovono i primi passi nel mondo della lettura a voce alta è importante elogiarli e farli sentire "bravi" e premiare i loro sforzi, invece di stare a puntualizzare gli errori con "no, non si legge così!" oppure "ma come stai leggendo?!"

    Sulla gestione dell'errore vi consiglio di leggere i miei articoli sul Growth Mindset.


    Ho sempre cercato di rendere il momento della lettura un momento di piacere

    Niente stress, niente correzioni (anche se il mio ripetere magari le parole lette male aveva la funzione nascosta di correggere ma in maniera dolce) e tante risate dove possibile.
    Ricordo bene quando erano tutti e tre piccoli e magari si distraevano, o si stuzzicavano a vicenda, oppure uno scappava e l'altro cantava, ecco mi adattavo a loro, con una dose massiccia di autoironia e magari la storia prendeva una strada differente con parole inventate da me che richiamassero la loro attenzione.

    Non immaginatevi di certo i miei momenti di lettura con tre figli una cosa idilliaca, per niente. Era un'avventura, soprattutto in quella fase in cui il più grande aveva 5 anni e la piccola 1 anno e nel mezzo uno di 3 anni; era un gran casino, un gran bel casino! E' stata davvero una sfida per me avere costanza e adesso che ne raccolgo i frutti mi dico che ne è valsa la pena.

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    Capacità di leggere al ritmo dei bambini

    La capacità di riuscire a leggere al loro ritmo è stata vitale nella gestione dei momenti di lettura con i miei figli.
    Non potevo pretendere di certo di leggere a modo mio, ma dovevo rallentare, aumentare, cambiare tono di voce, fare pause e tutto quello che serve per essere una brava lettrice per bambini.

    Una volta ho assistito, nella scuola inglese pubblica, ad una lettura in classe di uno dei miei figli (seconda elementare di qualche anno fa) e la maestra mi ha lasciato a bocca aperta nel suo modo di leggere la storia, girare le pagine, mostrare le immagini, cambiare tono di voce e espressioni facciali, sembrava d'essere a teatro e il tutto al ritmo adatto a quella classe di bambini.

    Ci vuole empatia, ci vuole la capacità di capire se la loro attenzione è ancora lì, sul libro e come fare per riaverla, ci vuole pazienza per capire se magari è il caso di sospendere, di ricominciare o di accorciare la storia.

    Ci sono state anche fasi in cui uno dei tre si rifiutava di leggere libri, nessun libro che gli proponevo gli piaceva, nemmeno lo iniziava, è durata qualche mese questa fase e con pazienza e senza dare voce alla mia rabbia e frustrazione interiore (che c'era ovviamente, ma non era sana) non ho mollato, finché insieme siamo riusciti a trovare dei libri molto semplici, adatti magari a bambini più piccoli di lui, ma che a lui piacevano e che gli hanno ridato la gioia della lettura. I loro gusti cambiano e può accadere che ci voglia tempo per capire che tipo di storia può piacere e trovarla!


    Non arrabbiarsi se si rifiutano di leggere

    Non prenderla come fallimento personale, non impermalosirsi se i nostri figli non vogliono leggere è un altro aspetto importante nel crescere bambini lettori e pensare che magari può succedere anche a noi adulti che un libro non piaccia o non riusciamo a finirlo, vero?

    Questa qui sotto è la foto scattata in libreria la volta che il figlio che non voleva più leggere ha ritrovato il piacere di farlo scoprendo i bellissimi Tom Gates ed è stato doveroso immortalare quel momento! #ad

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    Tutti questi elementi hanno contribuito a rendere la nostra esperienza di crescere bambini lettori una bellissima avventura, che è imprescindibilmente legata al crescere bambini bilingue, aspetto che ho trattato nel dettaglio nel mio libro Bilinguismo in tante forme.

    Spero che la condivisione della nostra esperienza possa essere utile a mamme e neo-mamme alle prese con libri e bambini e se avete altre consigli, altre tattiche che avete usato vi invito a condividerle nei commenti, Sharing Is Caring.

    crescere bambini bilingue

    Ascolta l'episodio del Far and Away podcast


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