
Da quando vivo nel Regno Unito, ho scoperto che tante parole inglesi nascondono piccoli mondi. Alcune sembrano uguali a quelle italiane, ma significano tutt’altro e capirle può fare davvero la differenza.
Mi riferisco ai cosiddetti false friends, quei termini che possono trarre in inganno anche chi conosce bene l’inglese.
Capirli può fare davvero la differenza quando si viaggia o si vive qui.
In questo articolo ti porto alla scoperta di alcune parole inglesi da conoscere prima di viaggiare in Inghilterra, quelle che spiego spesso anche ai miei clienti durante le consulenze di viaggio per iniziare a farli immergere nella cultura e per aiutarli a non trovarsi in difficoltà.
Perché conoscere la lingua non è solo una questione di grammatica: è anche un modo per capire la cultura britannica, i suoi ritmi e le sue abitudini.
LATTE
Una delle prime sorprese linguistiche per chi viaggia in Inghilterra è proprio la parola “latte”.
In italiano, è semplicemente il latte, la bevanda che beviamo a colazione.
In inglese invece, “latte” (pronunciato lattè) è una bevanda a base di caffè espresso e latte caldo montato, molto simile al nostro cappuccino, ma in genere con meno schiuma e servito in tazze grandi.
Quindi attenzione: se entri in una caffetteria e ordini un latte, non riceverai un bicchiere di latte, ma un caffè con il latte!
Se invece vuoi semplicemente del latte, dovrai chiedere “milk”.
Un’altra curiosità che noterai nelle caffetterie del Regno Unito è che in molte caffetterie ti chiederanno la tipologia di latte che preferisci:
- whole milk (latte intero)
- skimmed milk (latte scremato)
- oat milk (latte d’avena)
- soya milk (latte di soya) e altri tipi di latte vegetale.
Conoscere questa piccola differenza linguistica ti evita un malinteso, ma ti apre anche una finestra sulla cultura britannica del caffè, sempre più diffusa ma con le sue particolarità rispetto a quella italiana.

BAR
Un’altra parola che può trarre in inganno chi viaggia nel Regno Unito è “bar”.
In Italia, il bar è un luogo in cui si va al mattino per il cappuccino e la brioche, a pranzo per un panino e magari la sera per un aperitivo o un bicchiere di vino.
In Inghilterra, invece, “bar” indica principalmente il bancone del pub o il locale dove si serve alcool (birra, vino o cocktail) e non un bar “all’italiana”.
Se in viaggio ti viene voglia di un caffè, non cercare un bar, ma un coffee shop o un café/cafe.
Sono i posti dove si trovano caffè di ogni tipo (espresso, cappuccino, mocha, latte…) e in cui consumare piatti leggeri come sandwich, zuppe o dolci, ma nei quali non vengono venduti alcolici.
Per bere una birra o un bicchiere di vino, invece, devi andare in un pub o in un bar in senso inglese, cioè un locale dedicato alle bevande alcoliche.

Molti pub tradizionali britannici hanno un bar counter (bancone) dove si ordina da bere direttamente, ma quasi tutti i pub oggi servono anche ottimi piatti caldi, come il Sunday roast la domenica o le pies, diventando veri e propri luoghi di ritrovo per la comunità e dei posti in cui mangiare molto bene.
Capire questa differenza non è solo utile per non sbagliare posto, ma anche per sapere dove andare a mangiare e cosa trovare nei diversi posti.
RETURN
Questa è una delle parole che più spesso crea confusione tra i viaggiatori italiani in Inghilterra!
In italiano, quando pensiamo alla parola ritorno, immaginiamo il viaggio di rientro.
In inglese invece, “return” significa biglietto andata e ritorno, quindi include sia l’andata che il ritorno.
Se, ad esempio, alla biglietteria della stazione o su un sito di trasporti ti chiedono “Single or return?”, vogliono sapere se vuoi un biglietto solo andata (single ticket) o di andata e ritorno (return ticket).
Molti turisti italiani, sentendo la parola return, pensano si riferisca solo al viaggio di rientro, ma in realtà è l’opposto!

Un return ticket è spesso più conveniente rispetto a due biglietti singoli. In molti casi puoi anche scegliere tra day return (andata e ritorno nello stesso giorno) o open return (ritorno in un giorno successivo).
Capire questa distinzione ti eviterà fraintendimenti alla biglietteria o ai distributori automatici, e ti farà sentire subito più sicuro nel muoverti tra treni, metro e autobus britannici.
CHIPS
Attenzione, perché qui le cose si complicano un po’!
In Italia, quando diciamo chips, pensiamo subito alle patatine in busta, quelle croccanti che si mangiano come snack.
Ma nell’inglese britannico “chips” significa patatine fritte calde, proprio quelle che accompagnano uno dei piatti nazionali, il fish and chips.

Quindi se ordini chips in un pub o in un ristorante inglese, ti porteranno un piatto di patatine fritte, spesso spesse e morbide. In alcuni locali potresti trovare la dicitura “french fries” per intendere le patatine fritte ma più sottili e croccanti.
Se invece hai voglia di patatine in busta, quelle che compreresti al supermercato o in un distributore automatico, dovrai chiedere “crisps”.
Capire questa differenza linguistica è utilissimo non solo per evitare malintesi al ristorante, ma anche per entrare nel cuore della cultura gastronomica britannica, fatta di tradizioni semplici ma profondamente radicate nella vita quotidiana.
TERRACED HOUSE
Questa è una di quelle parole che può davvero trarre in inganno!
Una “terraced house” non è, come si potrebbe pensare, una casa con terrazzo, ma una casa a schiera, cioè una di una serie di abitazioni tutte uguali e collegate tra loro da muri condivisi su entrambi i lati.
In pratica, una terraced house condivide le pareti laterali con le case vicine, formando un’unica fila ordinata e molto tipica delle città britanniche.
Le vedi spesso nei quartieri residenziali di Londra, Bath, Bristol o Manchester, con le loro facciate in mattoni, i piccoli giardini sul retro e le porte colorate che fanno Britishness!
Se non sai cosa si intende per Britishness ascolta questa puntata del mio podcast.

Attenzione se stai cercando casa o prenotando un alloggio nel Regno Unito:
una terraced house non ha quasi mai un terrazzo, e nemmeno il balcone! In realtà, i balconi sono piuttosto rari nelle case inglesi tradizionali. Al loro posto troverai spesso un piccolo giardino privato (garden) sul retro, considerato molto più importante per la vita quotidiana britannica.
Se vuoi saperne di più sulle caratteristiche delle case in Inghilterra ti invito a leggere questo articolo.
TOAST
La parola “toast” sembra semplice, ma può trarre facilmente in inganno chi arriva nel Regno Unito!
In Italia, “toast” è quasi sempre un panino imbottito con prosciutto e formaggio, scaldato e dorato alla perfezione.
In Inghilterra, invece, “toast” significa semplicemente pane tostato, di solito servito a colazione, con burro, marmellata o miele.
Se vuoi qualcosa di più simile al nostro “toast imbottito”, devi chiedere un toasted sandwich o un panini (che nel menu inglese indica un panino caldo e pressato).
Così eviti sorprese quando ti arriva al tavolo solo una fetta di pane tostato!

Uno dei piatti molto amati dagli inglesi è beans on toast che consiste in una fetta di pane tostata ricoperta di fagioli al sugo. Può sembrare strano agli occhi (e ai gusti) italiani, ma è un grande classico della cucina inglese!
In molti cafés britannici il toast viene servito anche come accompagnamento ai piatti principali della colazione, uova, bacon o avocado e insieme alla classica English Breakfast.
SQUASH
La parola “squash” può trarre in inganno molti italiani, perché siamo portati a pensare subito alla zucca!
In realtà, nel Regno Unito “squash”, oltre ad essere uno sport e in effetti anche la zucca, è sopratutto una bevanda concentrata a base di sciroppo di frutta da diluire con acqua fredda.
La tipologia più comune è l’orange squash, a base di arancia, ma esistono tantissime varianti: lemon, blackcurrant, apple & mango, summer fruits e molte altre.
È una delle bevande più diffuse nelle case britanniche, specialmente per i bambini, ma la trovi anche in pub, scuole e mense.

Lo squash è considerato una bevanda “economica e pratica” in UK, tanto che molti bambini crescono bevendolo quotidianamente, cosa che non è vista di buon occhio dal punto di vista di salute alimentare. È quasi un’istituzione della vita britannica domestica, anche se a chi non è abituato può sembrare un po’ troppo dolce!
MARMALADE
La parola “marmalade” sembra una traduzione diretta della nostra “marmellata”, ma in realtà in inglese ha un significato molto più specifico.
Nel Regno Unito, “marmalade” si riferisce esclusivamente alle confetture di agrumi, soprattutto quelle fatte con arance amare (bitter oranges), ma anche con limoni o pompelmi.
Tutte le altre marmellate, di fragole, ciliegie, albicocche, frutti di bosco etc, si chiamano invece “jam” oppure “preserve“.
Quindi, se a colazione chiedi “marmalade” aspettandoti un gusto di frutti rossi, potresti ritrovarti con una sorpresa dal sapore decisamente più amaro!

La orange marmalade, dal sapore dolce-amaro, è una vera e propria istituzione britannica: pensate al famoso video di Paddington con la Regina Elisabetta per il suo Giubileo di Platino.
Il personaggio di Paddington Bear, uno dei più amati nella cultura britannica, è famoso per il suo amore per i marmalade sandwiches, i panini con la marmellata d’arancia che porta sempre con sé nella valigia! Una piccola prova di quanto la marmalade sia radicata nell’immaginario collettivo inglese.
TAP WATER
Una delle parole più semplici, ma che può ingannare chi arriva dall’Italia!
In inglese, “tap water” non significa “acqua del tappo”, come potrebbe suggerire il nostro italiano, ma semplicemente acqua del rubinetto.
La buona notizia? Nel Regno Unito l’acqua del rubinetto è potabile praticamente ovunque, sia in città che in campagna.
Nei ristoranti e nei pub, spesso te la serviranno gratuitamente se la chiedi, semplicemente dicendo “Can I have tap water, please?”.
In molte case inglesi, bere tap water è normale quanto bere tè o caffè. In molte famiglie usano la caraffa con il filtro incorporato.

TEA
Quando si parla di tea in Inghilterra, molti italiani pensano subito alla bevanda calda da gustare a colazione o a merenda. Ho già parlato dell’afternoon tea in un articolo dettagliato del mio blog che trovi qui.
Ma la parola tea in UK ha anche un significato più ampio: può indicare la cena, soprattutto in contesti familiari o informali.
Ad esempio, se un britannico ti dice “We’re having tea at 6 pm”, non sta parlando di tè da sorseggiare, ma della cena alle 18.00.
Questa sfumatura è particolarmente comune nel nord dell’Inghilterra e tra le famiglie e può essere meno utilizzata in altre zone, ma è importante conoscerla per non cadere in equivoci.

Capire la differenza tra tea = bevanda e tea = pasto serale informale ti aiuta a evitare malintesi e a immergerti nella vita quotidiana britannica come un vero local!
Trovo sempre affascinante condividere queste curiosità, che mostrano quanto lingua e cultura di un luogo siano strettamente intrecciate.
È proprio di questo che parlo anche durante le consulenze di viaggio con i miei clienti: oltre a organizzare le tappe dei loro itinerari, li aiuto a immergersi nell’autenticità della terra che visiteranno, preparandoli a viaggiare serenamente e a capire anche le tradizioni locali.
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