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Una delle cose che apprezzo di più del sistema scolastico inglese, riferendomi alla scuola primaria per adesso, è la collaborazione scuola-genitori.
L'istituzione "scuola" crede fortemente nel ruolo dei genitori. Crede che usare le stesse tecniche, rendere i genitori partecipi dei metodi usati per insegnare e dei valori seguiti nell'ambiente scolastico, sia la chiave giusta per crescere insieme dei bambini resilienti, stimolati, vogliosi di imparare e di dare il meglio di sé.
Ovviamente contano anche i risultati (i test ci sono anche qui!), ma quelli non sono tutto.
Nella scuola che frequentano i miei bambini vengono organizzati spesso dei workshop.
Alcuni sono dedicati a specifiche classi toccando determinati argomenti, altri sono aperti a tutti i genitori della scuola.
Alcuni sono dedicati a specifiche classi toccando determinati argomenti, altri sono aperti a tutti i genitori della scuola.
Uno dei primi workshop a cui ho partecipato quest'anno è stato "Growth Mindset Workshop", una cosa entusiasmante e di un'utilità pazzesca, non solo per il mio ruolo di genitore ma anche per me stessa.
Ho deciso così di dedicare alcuni post del blog a questo argomento per diffondere questo meraviglioso approccio.
Ho deciso così di dedicare alcuni post del blog a questo argomento per diffondere questo meraviglioso approccio.
Il genitore ha un compito essenziale nella vita del bambino, e di questo la scuola ne è piu che consapevole, noi siamo il role model, noi influenziamo innegabilmente i nostri bambini, il nostro modo di essere ha un impatto fortissimo sui nostri figli, nel bene e nel male.
Per poter influenzare la mentalità dei nostri figli dobbiamo lavorare prima sulla nostra!
Il nostro modo di comunicare con loro, anche con semplici frasi, ha un impatto forte e decisivo sulla loro crescita e sulla loro mentalità.
E' educando noi, è condividendo con noi le loro conoscenze, che la scuola riesce a lavorare in maniera ancora più efficace con i bambini.
Cerco di fare del mio meglio adesso per condividere con voi tutto quello che ho imparato durante questo workshop, sperando che possa essere d'aiuto a tanti di voi, come lo è stato per me.
GROWTH MINDSET E FIXED MINDSET
La parte iniziale del workshop mirava a farci comprendere la differenza fondamentale tra i due tipi di mentalità, dandoci il tempo di riflettere su quale delle due mentalità sia predominante in noi.
Le persone con una mentalità fissa-fixed mindset credono d'essere nate con una determinata intelligenza (spesso si parla di "doti" o la classica dicitura "l'essere portati per..") e che questa resta fissa per il resto della loro vita.
Le persone con una mentalità in crescita-growth mindset sanno che l'intelligenza non è fissa e che possono, in effetti, farla crescere.
Questo schema aiuta a capire meglio la differenza tra le due.
In quale delle due vi identificate?
Questa è stata la prima domanda che l'insegnante che teneva il workshop ha rivolto a noi genitori.
Molti dei genitori presenti si sono identificati un po' in entrambe, io compresa, anche se per me hanno prevalso i punti relativi al Growth Mindset.
IL POTERE DEL "NON ANCORA"
Chi di noi non si è trovato a dover affrontare il bambino che dice "non ce la faccio"?
Succede a noi genitori, come succede a chi lavora con i nostri bambini nell'ambiente scolastico.
Lo strumento fondamentale per aiutare i bambini a sviluppare una mentalità in crescita è "the power of -yet-" che può essere tradotto con il "potere del -non ancora-".
Immaginate un bambino messo davanti a un'attività magari complessa per lui, ci prova e poco dopo si demoralizza esclamando sconfitto "non ci riesco!".
IL POTERE DEL "NON ANCORA"
Chi di noi non si è trovato a dover affrontare il bambino che dice "non ce la faccio"?
Succede a noi genitori, come succede a chi lavora con i nostri bambini nell'ambiente scolastico.
Lo strumento fondamentale per aiutare i bambini a sviluppare una mentalità in crescita è "the power of -yet-" che può essere tradotto con il "potere del -non ancora-".
Immaginate un bambino messo davanti a un'attività magari complessa per lui, ci prova e poco dopo si demoralizza esclamando sconfitto "non ci riesco!".
Questo "non ci riesco" può essere trasformato in un "non ci riesco, non ancora". L'insegnante, l'assistente aggiunge il "yet" e la differenza si vede subito!
Questo "non ancora" fa proiettare il bambino nel futuro e non lo fa fissare negativamente in un presente in cui non riesce a fare quella cosa.
C'è una motivazione forte dietro a quella parola, quella motivazione che porta il bambino a riprovarci, sapendo che presto ce la farà, impegnandosi, riprovandoci, dando il meglio di sé. Quella parola ha il potere di credere nel miglioramento.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt5-75y6DvMKRAyLeFslFNLZWp-gfm-BIgAnuXwU9F3BwERUFtHBWwb7qD9OkntDMv9d5VekbjRJMNeHzMUx6imH9z_e6FY5OdWePaHI7W1pdUWvlHzUuNMjf4kNLNlgbu5W8y9YLHMRlP/s640/PowerOfYet.jpg)
La parola "YET" hanno iniziato ad usarla un sacco i miei bambini (sia con la piccola che è in Year1, sia con i due più grandi in Year 4 e Year 6) a scuola e adesso la usiamo tantissimo anche a casa, ed i risultati si vedono.
"The power of yet" è la chiave del Growth Mindset.
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Fonte: www.momentousinstitute.org |
Per approfondire l'argomento potete guardare il video che trovate in questo link (in inglese ma con i sottotitoli in italiano). La relatrice è Carol Dweck, la psicologa americana che ha sviluppato le teorie del Growth Mindset, dopo anni di studio e ricerche su motivazione, personalità e sviluppo dell'intelligenza.
La seconda parte della serie Growth Mindset la trovate qui.
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Fonte: www.blogs.glowscotland.org.uk |
Ascolta l'episodio del Far and Away podcast
La seconda parte della serie Growth Mindset la trovate qui.