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Se qualche anno fa mi avessero detto che nel giro di un anno avrei autopubblicato due libri, non ci avrei creduto.
Dietro al sorriso e alla gioia che vedete nel tenere tra le mani il mio ultimo libro, non ci sono solo ore e ore di studio, lavoro e impegno, ma c'è molto di più.
C'è la fatica fatta per portare a termine un progetto che ha richiesto sforzi immani e un grosso cambiamento di mindset (mentalità/attitudine) per migliorare la mia autostima, che troppo spesso era riposta sotto ai piedi e mi teneva a terra.
Sono qui a condividere con voi tutto quello che ho fatto e che ho ritenuto utile raccogliendo le mie 14 cose da fare per migliorare l'autostima e concludere progetti:
ESSERE GENTILE CON ME STESSA
Mettere da parte le critiche sempre pronte contro me stessa e parlare e motivare me stessa come parlo e motivo gli altri.SMETTERLA DI CONFRONTARMI AGLI ALTRI
Confrontarsi sempre con quello che fanno gli altri, soprattutto in questo mondo dei social media, è un ottimo modo per iniziare a sentirsi di merda! Mi sono focalizzata sui miei obbiettivi, sulla mia vita e sui miei piccoli singoli risultati, senza confrontarli con quelli degli altri. Provateci, quanta pressione in meno!PIANIFICARE REALISTICAMENTE LE MIE GIORNATE
La mia agenda settimanale è stata un ottima alleata in questi mesi. La domenica sera buttavo giù il piano settimanale delle cose da fare, organizzando realisticamente le mie giornate.Dico realisticamente perché ho sempre dovuto tenere conto di tutte le variabili che richiedono il mio tempo e la mia energia: i miei figli da seguire e sostenere, la mia casa, la preparazione dei pasti, il fare la spesa, la gestione amministrativa di scuola, il tempo di qualità da passare con mio marito, varie ed eventuali!
Diciamo che mi tenevo bassa con gli obbiettivi, in modo tale da non ritrovarmi alla fine della settimana con una lista conclusa a metà e poi, di conseguenza, sentirmi una fallita.
DEDICARE TEMPO ALL'ATTIVITA' FISICA
In agenda il tempo per l'attività fisica aveva la stessa priorità del tempo di scrittura e lavoro. Le mie 3 lezioni di ballo online a settimana sono state il toccasana per me, per la mia salute mentale e per equilibrare il mio livello di energia. Ammetto che dopo ogni lezione mi sento sempre più motivata e più sicura di me, oltre che in forma fisicamente.CIRCONDARMI DI PERSONE CHE MI SUPPORTANO
Ci ho messo anni per capirlo, io che cerco di essere amica con tutti e vorrei piacere a tutti: bisogna circondarsi di persone positive, che ti supportano e ti aiutano a sentirti bene con te stessa e sarebbe meglio evitare quelle che istigano e provocano pensieri negativi.Non siamo fatti per piacere a tutti e non tutti possono piacerci, per cui scegliamo bene e inseguiamo l'energia positiva di chi ci vuole bene ed è sinceramente felice per noi.
CELEBRARE I PICCOLI SUCCESSI
Provare a trovare ogni giorno tante piccole cose per cui essere fieri di se stessi è stata una bella sfida, ma è possibile. Celebrare dei piccoli successi giornalieri è un ottimo modo per tenere alta la propria autostima e sentirsi meglio con se stessi.TROVARE IL TEMPO PER FARE COSE CHE MI RENDONO FELICE
Nella mia pianificazione settimanale cercavo di lasciare il tempo per le cose che amo fare che, oltre al ballo, potevano essere un caffè al parco con un'amica, una camminata nei boschi o una gita con i miei figli e mio marito o qualche puntata di una serie tv che amo. Passare del tempo a fare quello che ci fa star bene, ci aiuta a sentirci meglio e ad avere un'attitudine più positiva.FOCALIZZARMI IN COSA POSSO CAMBIARE
Quante volte tendo ad arrabbiarmi per cose su cui non ho per niente il controllo e la cosa mi fa imbestialire. Imparare a focalizzare la mia energia sulle cose per le quali posso fare qualcosa è ancora una delle cose più difficili, ma sto migliorando. Lavorare sull'accettazione richiede tempo!TROVARE IL MIO RITMO DI LAVORO
La mia salvezza è stata prendere il ritmo di svegliarmi presto, molto presto, la mattina.Le mie giornate iniziano alle 5.30 (e terminano poco dopo le 21.00 ovviamente!) e quelle circa 2 ore di silenzio, di pace del mattino, sono state fondamentali. Aggiungiamoci poi il fatto che io sono di natura una persona mattiniera e che l'energia dell'alba mi trasmette una certa carica.
Ammetto che nei mesi invernali il buio delle 5 del mattino mi metteva una certa inquietudine, ma con l'arrivo della primavera è stato come rinascere. Oltre alle ore del mattino, mi ritagliavo almeno altre due ore da dedicare al scrittura del libro, ma anche alla gestione del mio blog e dei miei social media.
IMPARARE A DELEGARE
Molto spesso per noi mamme risulta difficile chiedere e lasciare fare le cose agli altri. Delegare e fare squadra con il proprio compagno e con i propri figli è una delle cose più utili e salvavita. E non è il chiedere "mi aiuti?", che già di per sé trasmette il concetto che "questa cosa dovrei farla io, ma mi dai una mano?", ma è un "quello è il tuo compito" e lasciarlo tale.La parte più difficile per me (ci sto ancora lavorando!) è accettare i ritmi degli altri e i modi in cui fanno le cose, che spesso si discosta dal mio modo. Ma giuro che mi sto impegnando e a piccoli passi sto migliorando.
CERCARE SUPPORTO PER AUMENTARE LA MIA AUTOSTIMA
Forse questo punto avrei dovuto metterlo all'inizio, perché è da qui che è iniziato il mio percorso. Ho iniziato al lavorare sulla mia autostima, ancora prima di iniziare a scrivere i miei libri.Mi sono dedicata alla lettura di libri che trattassero il tema dell'autostima e mi sono confrontata con altre persone sull'argomento, ho guardato video motivazionali ed ho fatto un'intenso lavoro di introspezione su me stessa.
La mia amica Drusilla, del blog Mamme Nel Deserto, mi ha fatto conoscere Brené Brown (se non la conoscete guardata la sua TED Talk sul potere della vulnerabilità) e da lì ho iniziato a leggere alcuni suoi libri e altri libri sull'autostima che vi suggerisco qui:
I doni dell'imperfezione di Brené Brown
Sei una forza di Matthew Syed (l'ho letto in lingua originale "You are awesome" perché è uno dei libri suggeriti dalla scuola primaria dei miei figli sul tema dell'autostima e motivare i bambini/ragazzi)
I sei pilastri dell'autostima di Nathaniel Branden
IMPARARE A DIRE DI NO
Ho avuto troppo spesso la tendenza di far contenti tutti, di dire sempre di sì, di rendermi sempre disponibile al mondo, finché non ho capito che nel dire "no" non c'era niente di male. Imparare a darsi dei limiti nel fare e strafare per gli altri è importante e vitale per la nostra salute mentale e spesso fisica.MIGLIORARE LA GESTIONE DEL MIO TEMPO
Come dicevo prima, la pianificazione delle mie giornate mi ha aiutato tantissimo nel raggiungere i miei obiettivi, insieme però ad una migliore gestione del mio tempo.Provate a farci caso a quanto tempo perdiamo in attività che non sono prettamente rilevanti per il conseguimento dei nostri piani di lavoro. Può essere un esempio il tempo perso a rispondere a chat di gruppo infinite, oppure il tempo passato a navigare sui social network guardando le vite degli altri scorrere felici e serene (davvero!?) oppure il tempo al computer a leggere le news che magari sono pure deprimenti e ci intaccano il morale e via dicendo.
FREGARMENE DELL'OPINIONE DEGLI ALTRI
Arriveranno, anzi sono già arrivate, le critiche ed i commenti negativi e devo ancora migliorare nel prenderli con le pinze: imparare dalle critiche costruttive e farmi scivolare di dosso quelle negative e cattive è un grande traguardo.L'opinione degli altri non deve influenzare quello che noi pensiamo di noi stessi, e questa è un'altra cosa che devo sforzarmi di ripetermi spesso.
Ho sempre creduto nella forza del cambiamento, in quanto il nostro essere e le nostre vite sono sempre in continua evoluzione, basta volerlo. Io ho voluto migliorare il livello di autostima personale ed ho ancora tanta strada da fare, ma posso ritenermi soddisfatta.
Sono felice d'essere arrivata fin qui, d'aver raggiunto questi traguardi e aver realizzato, a piccoli passi, questi mie progetti di scrittura, che non sono finiti!
La serie di libri di Mamma Far and Away continuerà crescere e ampliarsi, con pazienza, tempo e dedizione.
Sono orgogliosa di me e, ricordando le parole della famosa scrittrice inglese Jane Austen, non è un atto di vanità: "Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi. L'orgoglio si collega piuttosto all'opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità è ciò che desidereremmo fosse l'altrui opinione."
Ho imparato a volermi un po' più bene e a darmi più pacche sulla spalle dicendomi "well done". Provateci, ce lo meritiamo!