Inghilterra in camper: itinerario di una settimana intorno a Londra

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Intro

Ci sono viaggi che oltre ad avere come obbiettivo la mera esplorazione di luoghi sconosciuti nascondono dietro tanto altro. Il nostro viaggio in Inghilterra con un camper a noleggio con i nostri tre bambini piccoli è stato un vero e proprio giro di perlustrazione per sentire l’energia che questa terra ci avrebbe trasmesso prima di trasferirci definitivamente a sud ovest di Londra.

Per cui nella scelta delle tappe dell’itinerario e della soluzione del noleggio del camper c’erano queste motivazioni:

  • esplorare la città di Londra con i bambini rispettando i loro ritmi
  • esplorare la contea del Surrey a sud ovest di Londra per respirare l’atmosfera della campagna inglese alle porte della capitale
  • esplorare la natura inglese e alcune località della costa sud dell’Inghilterra
  • viaggiare in camper per avere sempre una cucina, un bagno a portata di mano e avere un ambiente che fosse subito familiare ai bambini e la libertà della vita da campeggio

Dopo svariate ricerche abbiamo deciso di noleggiare il camper tramite un sito chiamato Motorhome Group che noleggiava camper di privati (da qualche anno il sito non è più operativo).

Siamo atterrati all’aeroporto di Gatwick, posizionato strategicamente tra Londra e la contea del Surrey. Agli arrivi ci aspettava il proprietario del camper, un signore inglese che con la sua auto ci porta a casa sua per consegnarci il suo camper, dopo ovviamente averci illustrato tutte le cose importanti da sapere e aver fatto un inventario, il tutto mentre i nostri bambini giocavano nel suo giardino.

C’era un piccolo particolare che non era stato segnalato al momento della prenotazione: il camper non aveva vano garage, per cui tutto doveva essere tenuto nell’abitacolo. Fortunatamente il proprietario ha colto subito il nostro disagio all’idea di dover tenere le nostre valigie all’interno del camper già abbastanza piccolino e ci ha proposto di svuotare con calma le nostre valigie e lasciarle a casa sua vuote per tutta la durata del nostro viaggio, per poi riprenderle e ricaricarle al momento della restituzione del camper.

Una volta sistemati nel camper facciamo tappa al Tesco, un famoso supermercato che conoscevamo già dai tempi di Dublino e già muovendoci tra le corsie iniziamo a provare quella sensazione di pace, di relax della quale mi ero completamente disabituata in questi anni di vita in Francia. 
Notiamo le persone più sorridenti e cordiali, notiamo i tanti “sorry”, “you first”, “don’t worry”, “please”, insomma tutta quella cortesia e quell’attenzione al prossimo a cui non ero davvero più abituata.

Una volta fatto provviste di tutto l’essenziale per i primi giorni (avevo già fatto una lista della spesa prima della partenza per non dimenticarmi niente) ci dirigiamo verso il primo campeggio a nord di Londra che ci farà da base per andare alla scoperta della capitale inglese per due giorni.

Il campeggio si chiama Lee Valley Campsite ed un’ottima soluzione per visitare Londra. La fermata del bus è poco distante dall’ingresso del campeggio. Il bus porta fino alla stazione di Edmonton Green e da lì c’è il treno porta direttamente a London Liverpool Street Station. Praticamente dal campeggio al centro di Londra si impiega circa un’ora. Tenete conto che questo campeggio comodissimo alle porte di Londra offre anche delle soluzioni in bungalow che potete visualizzare sul sito di booking.com.

Giorno 1 – Londra: Big Ben – Westminster – London Eye – Piccadilly Circus – Leicester Square – Regent Street

Sveglia presto (come al solito direi!), bottiglie d’acqua riempite (fa eccezionalmente un caldo pazzesco!) e via verso il centro di Londra con forte disappunto di uno dei nostri figli, Dani, che di lasciare il camper e il campeggio non ne vuole proprio sapere e lo dobbiamo tirare di forza verso la fermata dell’autobus (la bellezza dei campeggi per i bambini è che ci sono aree gioco e sono liberi di correre dove vogliono).

Il viaggio inizia su un classico bus rosso a due piani in direzione Edmonton Green, da lì prendiamo il treno verso Liverpool Street Station e poi la metropolitana per raggiungere la prima tappa della giornata: Westminster. 
Un buon inizio di giornata a livello di mezzi di trasporto che, devo dire, piacciono tanto ai bambini!

Quando a fine giornata ho chiesto “bimbi cosa vi è piaciuto di più oggi” mi hanno risposto “il bus”!

Visto il cielo limpido che ci regala questa giornata estiva a Londra decidiamo di non perderci un giro sulla ruota panoramica di Londra, il London Eye, ma andando ad ammirare prima uno dei simboli di Londra, l’Elisabeth Tower con il suo Big Ben.

Non avendo prenotato i biglietti per il London Eye dobbiamo accettare la lunga fila per la salita.

ruota panoramica Londra

Su ogni navicella salgono circa 25 persone per cui la fila scorre abbastanza velocemente e in un batter d’occhio ci troviamo sulla “capsule”, che per chi soffre di vertigini può fare un po’ effetto.

Con una giornata limpida come questa, lo spettacolo è assicurato.

HeyMondo

Dall’alto della ruota i bimbi notano subito il parco giochi nel Jubilee Garden, la piazza davanti al London Eye, meta imperdibile per chi viaggia con bambini al seguito.

È un bel playground, ben curato, con tanti giochi in legno molto divertenti per i bambini, è un ottimo posto per far sfogare i bambini e far ricaricare le batterie ai genitori.

Attraversiamo il uno dei Golden Jubilee Bridges per raggiungere la stazione della metro Embankment dall’altra parte del Tamigi per dirigerci verso Piccadilly Circus, un altro luogo iconico di Londra.

In zona Piccadilly facciamo pausa pranzo da Pizza Hut, una famosa catena con ottimo rapporto qualità-prezzo per le famiglie con bambini.

Da Piccadilly ci dirigiamo verso Leicester Square per portare i bambini da M&M’s e poi continuiamo verso Regent Street per entrare nel negozio di giocatolli di Hamleys.

Londra è una città che indubbiamente stanca e con i bambini dell’età dei nostri (2, 5 e 7 anni) è giusto avere un occhio di riguardo per le loro esigenze e il loro ritmo.

La voglia di tornare al campeggio è tanta e iniziamo il viaggio di ritorno verso Lee Valley Campsite a nord di Londra.

Giorno 2 – Londra: Buckingham Palace – Green Park – Tower Bridge

La gioia di vivere in  camper è talmente tanta che le sveglie mattutine sono anticipate e l’eccitazione non li fa più riaddormentare. Alle 7 tutti e tre i nostri figli sono “up and running” per la vita da campeggio e da turisti.

Cogliamo l’aspetto positivo: il nostro giro per Londra comincia presto e qui non si perde tempo.

Un caldo incredibile ci accompagna alla scoperta di una Londra affollata di turisti, di gente mezza nuda, di locali con tavoli all’aperto pieni di gente, di giardini trasformati in distese di corpi al sole, decisamente un’atmosfera inaspettata di una Londra che sa decisamente godersi una giornata estiva.

La prima tappa di questo secondo giorno a Londra con i bambini è Buckingham Palace. Arriviamo un’ora in anticipo rispetto all’orario di inizio del cambio della guardia, ma i turisti sono già accalcati davanti ai cancelli e soprattutto i posti all’ombra sono già tutti presi. Da genitori responsabili ci posizioniamo all’ombra dei grandi alberi del Green Park e ci godiamo l’attesa dell’inizio della cerimonia del cambio della guardia in totale relax.

Una volta concluso il cambio della guardia, ci dirigiamo verso la stazione della metro Green Park.

Da Green Park proseguiamo verso la fermata della metro Tower Hill, la visita del Tower Bridge ci aspetta.

L’entrata del Tower Bridge Exhibition si trova nella torre nord occidentale. Quando si fanno i biglietti ai bambini viene dato un passaporto da riempire con i vari stickers che il bambino riceverà nei diversi punti del ponte. La visita del Tower Bridge è qualcosa di stupefacente, fa impressione camminare sulla parte del pavimento vetrato del ponte e vedere il mondo scorrere lì sotto.

La parte più interessante per i bambini è stata la Sala Macchine. Vi si accede uscendo dalla torre opposta a quella d’ingresso seguendo le linee blu per terra. La Sala Macchine Vittoriana è una scoperta per i bambini, che riescono a capire il reale meccanismo che c’era dietro al funzionamento del ponte e della sua apertura.

Un gentilissimo addetto al museo, italiano, ci informa che nel giro di mezz’ora il ponte si sarebbe alzato. Noi ci appostiamo nel lungo fiume, un po’ affollato vista la giornata incredible di sole e ci prepariamo allo spettacolo. Se volete sapere quando si apre il ponte più famoso di Londra, potete consultare la sezione del sito ufficiale dedicata all’apertura del Tower Bridge.

tower bridge londra

La nostra visita di Londra finisce qui visto che dopo l’apertura del ponte ci accorgiamo che Lorenzo ha la febbre e decidiamo di rientrare in campeggio.

Viaggiare con i bambini piccoli vuol dire anche questo: essere sempre pronti a rinunciare a qualcosa perché almeno uno si ammala.

La scelta del campeggio e del camper è stata azzeccata anche per questo, ci rende liberi di cambiare programma e cambiare l’itinerario anche in base agli imprevisti di viaggio come questo. Avevamo in programma la giornata a Legoland ma, date le condizioni di Lorenzo, decidiamo di rimandare e dedicare il giorno 3 a un’altra meta.

Giorno 3 – La costa sud dell’Inghilterra e le scogliere Seven Sisters

Lasciamo Londra, sempre soleggiata, e ci dirigiamo verso sud godendoci l’incredibile cambiamento di paesaggio, il verde della campagna inglese, le pecore e le mucche al pascolo, il vento leggero che fa ballare l’erba.

Qui parchi, aree protette, zone verdi, piste ciclabili sono ovunque, si percepisce un grande rispetto per la natura e un forte interesse nel preservarla e nel viverla al meglio.

Ci dirigiamo verso sud, attraversiamo le colline di Brighton con destinazione le scogliere Seven Sisters, le imponenti scogliere bianche che dicono essere delle valide concorrenti delle scogliere di Dover.

scogliere seven sisters

Le scogliere ci lasciano a bocca aperta. Non ce le possiamo godere tutti e cinque insieme perché Lori, dopo aver sprecato le ultime energie a lanciare sassi nella spiaggia di Rottingdean, è addormentato in camper con la febbre alta. 

Io vado da sola, lascio BabboFarAndAway con i bambini in camper e mi incammino sulla parte alta della scogliera per ammirare l’orizzonte del mare e la meraviglia delle scogliere bianche Seven Sisters.

Rimango lì sola a godermi lo spettacolo, con un vento forte che mi avvolge e con mille pensieri che mi frullano in testa. Mi sto innamorando di questi posti, mi piace tutta la natura viva e selvaggia che si sente qui e mi piace il sentirmi piccola di fronte a tanta immensità.

Con ancora la testa sconvolta da tutto quel vento lasciamo Beachy Head per ritornare verso Brighton con l’idea di sistemarci in un campeggio vicino al centro cittadino e immergerci nella vitalità in questa famosa località turistica inglese. 

Ci piacerebbe tanto, ma non si può: tutti i campeggi di Brighton sono pieni, gente con tende, roulotte e camper è venuta qui per il fine settimana di sole e caldo che colpirà l’Inghilterra del sud.

Un signore gentilissimo di un campeggio (ci stiamo abituando a questa gentilezza incredibile!), ci fornisce un elenco di campeggi nella costa sud vicino a Brighton che potrebbero avere posto. Telefoniamo a uno di questi, Blacklands Campsite, e fortunatamente troviamo posto.

Un bosco, un parco immenso, un laghetto e tanta pace e silenzio, questo è quello che abbiamo trovato in questo campeggio semplice e curato. Si sentono solo le grida di gioia dei nostri tre bambini (nel frattempo Lori sembra essersi ripreso) nel bellissimo parco giochi in mezzo al campeggio. Uno spettacolo davvero per le famiglie in viaggio in camper. 

campegggio in inghilterra

Ci godiamo la fine della giornata nella tranquillità e calma della vita da camperisti in mezzo alla natura inglese. 

Giorno 4 – Brighton e costa sud fino a Southampton

Adoriamo viaggiare in camper, adoriamo la vita da campeggio ma certe volte ci piacerebbe non avere questo grande camper da dover sistemare in qualche parcheggio ogni volta che vogliamo visitare una cittadina, come ci è successo oggi a Brighton.

Mettici il casino che c’era in giro, sembrava Rimini in agosto, mettici la nostra imbranataggine in una località che non conosciamo, nonostante il navigatore e mettici il nervoso che ti sale quando hai tre bambini che brontolano tutti insieme e tu non riesci nemmeno ad essere un buon aiuto pilota. Siamo così finiti in un grandissimo parcheggio di un supermercato a Brighton Marina Village, il porto turistico di Brighton, un susseguirsi di bar, ristoranti, locali e negozi.

Questa improvvisazione si è rivelata una piacevole sorpresa, abbiamo passeggiato nel molo, tra gallerie commerciali e piazzette turistiche. 

In una di queste piazze siamo rimasti sorpresi nel trovare tavoli da ping pong con racchette e palline a disposizione di tutti, un modo per far intrattenere i visitatori con bambini.

Di Brighton riusciamo a intravedere il Brighton Pier passandoci davanti in camper.

Percorreriamo un altro pezzo della costa sud, in direzione Botley, dove abbiamo prenotato una notte nel Fairthorne Campsite per essere pronti domani mattina a partire presto alla volta di Legoland. È arrivato il momento del punto forte della vacanza e l’adrenalina dei bambini sta salendo!

Complice il cielo limpido e il bel sole, non possiamo non fermarci in una delle spiagge davanti all’isola di Wight.

costa sud inghilterra

Nel tardo pomeriggio arriviamo al campeggio YMCA Fairthorne Campsite, immerso in un bosco di querce, meraviglioso!

Giorno 5 – Legoland Windsor

Aspettavamo da mesi questo momento e finalmente è arrivato. Non abbiamo nemmeno avuto bisogno di mettere la sveglia perché alle 7.00 BabboFarAndAway era già alla guida del nostro camper a noleggio, con i bambini ancora in pigiama emozionati d’essere in direzione Legoland.

Il meteo era favorevole, come del resto lo è stato dall’inizio di questa vacanza in giro per l’Inghilterra, per cui ci aspettavamo una folla immensa a Legoland. La nostra idea è stata quella di arrivare prima delle 9 per avere il tempo di fare colazione, prepararci, sistemare il camper ed essere davanti alla biglietteria prima che ci fosse troppa fila. 

Il piano ha funzionato. Siamo arrivati in un parcheggio vuoto, ci siamo diretti nell’area riservata ai bus, un parcheggio ghiaiato dopo la zona parcheggio delle auto.

In ogni angolo ci sono lego, tutto è fatto a mattoncini, tutto richiama alla mente omini delle lego, macchinine delle lego, pezzi di lego: un vero sogno per tutti noi che con le lego abbiamo a che fare ogni giorno.

Tutto è studiato per le famiglie e per i bambini, persino i viali che devi percorrere per arrivare alle attrazioni hanno accortezze per i bambini: ci sono le discese per i passeggini e degli scivoli per i bambini che vogliono evitare di fare i gradini, una sorta di scorciatoia creata per loro.

Il parco è immenso, si sviluppa su una collina alle porte di Windsor e le attrazioni sono davvero tante.

Ovviamente in un giorno non si può fare tutto e comunque non tutti i giochi sono adatti all’età dei miei bambini. Per cui, per sfruttare al meglio il tempo a disposizione, è una buona idea studiare la cartina delle giostre con un po’ di anticipo e sapere già in quali attrazioni dirigersi, anche in base all’altezza dei bambini. 

legoland londra

Una delle attrazioni di Legoland che i miei bambini di 6 e 8 anni hanno amaoto di più è stata L-Drivers, una scuola guida su macchinine lego per bambini da 6 anni sù. 

Una volta terminato il tempo di guida ai bambini viene rilasciata una piccola patente nella quale possono incollare una loro fototessera e tenere come ricordo.

Il problema che abbiamo riscontrato in certe giostre è che l’adulto può salirci con un bambino alla volta e, nel nostro caso, avendo tre figli, ci siamo dovuti alternare. Fortunatamente, essendo il parco abituato ad accogliere famiglie numerose, il genitore che deve risalire sulla giostra con l’ennesimo figlio non deve rifare la coda, i figli possono aspettarlo davanti e salire subito sul gioco con il papà o la mamma. Adoro l’Inghilterra e il suo essere a misura di famiglia anche per queste piccole ma importanti accortezze. 

Il parco a un certo orario della giornata inizia ad essere particolarmente affollato, ma le file sono gestite bene e la gente sembra essere paziente e rispettosa.

Per i bambini che amano i pompieri,  qui c’è qualcosa di speciale per loro: un gioco divertentissimo in cui per qualche minuto diventano dei veri pompieri salendo su camion rossi equipaggiati di scale e pompe per spegnere incendi.

Divisi su due barche siamo riusciti a fare anche il Boating School.

Una delle attrazioni più interessanti e incredibili è Miniland: 40 milioni di pezzi di lego usati per riprodurre cittadine europee e americane, c’è addirittura il Kennedy Space Center e lo shuttle che decolla, con tanto di fumo.

La stanchezza a pomeriggio inoltrato ha iniziato a farsi sentire e mentre la piccola Paola dormiva nel suo passeggiono, BabboFarAndAway ha portato Lori e Dani nel cinema Lego 4D a vedere Clutch Power e Lego Ninja, i loro preferiti!

Siamo rientrati nel nostro camper nel tardo pomeriggio e, stanchi morti, abbiamo passato la notte nel parcheggio di Legoland.

Ci siamo informati prima di partire per la nostra avventura in camper a noleggio in Inghilterra mandando una mail al servizio clienti di Legoland che ci ha detto che il pernottamento in camper a Legoland era permesso nello staff car park, all’uscita del parco. 

Per cui ci siamo spostati dal coach car park allo staff car park, distanti meno di un chilometro ed abbiamo dormito lì in camper a costo zero. 

(Questa è stata la nostra esperienza nel 2013, verificate sempre, scrivendo al servizio clienti o navigando nel sito ufficiale di Legoland, se questa pratica è ancora permessa).

Giorno 6 – Castello di Windsor

L’abbiamo intravisto dalla collina di Legoland, lì imponente ed elegante, non potevamo non andare a vedere il castello di Windsor.

Riusciamo a parcheggiare il nostro camper in un parcheggio di bus, grazie ai consigli di una delle addette al parcheggio.

Ci siamo tuffati con lo spirito giusto nel Windsor Castle, con audioguide per ogni bambino e la curiosità di esplorare questo meraviglioso castello.

Ci siamo immersi nel mondo di re e regine visitando quelle sale fastose e principesche con i bambini entusiasti di vedere spade, bandiere, armature, stemmi. 
L’audio guida era dedicata agli adulti e per i bambini risultava essere un po’ prolissa. In compenso ai bimbi è stato dato un libricino e una matita per rispondere a dei simpatici quiz lungo il percorso.

castello di Windsor

La parte che ha impressionato di più i bambini, soprattutto per Paola, è stata “Queen Mary’s Dolls House“. 

Una casa delle bambole dalle dimensioni impressionanti: stiamo parlando di un vero palazzo di tre piani con stanze di ogni tipo arredate come il castello di Windsor.

Terminata la visita all’interno del castello vediamo un bel viavai verso la piazza in cui si svolge il Cambio della Guardia del Windsor Castle. Visto che non abbiamo assistito come si deve a quello di Buckingham Palace, proviamo a metterci in prima fila qui e ne vale davvero la pena.

Lasciamo Windsor e ci dirigiamo verso il Surrey, una Contea inglese alle porte di Londra, famosa per le sue colline, per i suoi parchi, per le sue cittadine sul Tamigi e per la bellezza delle sue città storiche, con l’intenzione di fermarci qui fino a fine vacanza, goderci un po’ di meritato relax ed esplorare questa zona per capire se potrebbe fare al caso nostro in caso di un eventuale trasferimento.

Al Laleham Camping Club ci accoglie una signora molto gentile che ci dice d’aver fatto bene a prenotare perché, visto il weekend di sole e caldo che si prospetta, il campeggio domani si riempirà.

Noi ci piazziamo nella nostra piazzola e ci vuole davvero poco per capire che questo è un vero paradiso per le famiglie: parco giochi nel mezzo del campeggio, visibile da ogni piazzola, per la tranquillità dei genitori, vasca con sabbia per far giocare i marmocchi e tanto, tanto verde.

Sistemiamo il camper e andiamo subito in esplorazione della zona, lungo il Tamigi.

Giorno 7 – Richmond Park in bici

Il Campeggio di Laleham non è molto distante da Richmond-upon-thames  e ne approfittiamo per andare alla scoperta del suo famosissimo parco, meta di sportivi, ciclisti, famiglie e chiunque abbia voglia di immergersi nel verde a due passi da Londra.

Il parco è accessibile in macchina e anche in camper, l’importante è rispettare i limiti di velocità.

Troviamo un noleggio di biciclette, il Parkcycle, di fianco al Roehampton Gate car park. Una struttura in legno con annesso punto di ristoro dai quali noleggiamo le bici per Lori e Dani e quelle per noi genitori con seggiolino per Paola. Il prezzo non è dei più economici, ma ne vale davvero la pena.

La pista ciclabile è in alcuni tratti sterrata e in altri asfaltata, alternando passaggi in zone boscose e grandi prati.

Abbiamo percorso solo una piccola parte di questo immenso parco e abbiamo scelto di fare la più pianeggiante, per non mettere troppo in difficoltà i bambini.

Percorrendo il parco si incontrano i cervi, abitanti rispettati e amati di questo angolo di verde londinese. Li avevamo visti da lontano attraversando il parco con il camper ma ora, sulle due ruote, ritrovarseli dall’altra parte della strada fa un certo effetto.

Parco di Richmond

La pedalata e la boccata d’aria buona ci fa venire fame. Un pranzetto improvvisato sul camper ci aspetta. Questo è il meglio del viaggiare in famiglia in camper: hai fame, mangi, hai sonno, hai sempre un letto a disposizione, hai bisogno di andare al bagno, hai sempre un bagno a disposizione. E lasciatemelo dire che con i bambini è una gran cosa!

Giorno 8 – Richmond-upon-Thames

Non e’ un caso che siamo finiti a Richmond, diciamo che ci sentiamo un po’ in esplorazione, il pensiero di lasciare la Francia e dirigerci verso UK ci rimbomba in testa sempre più forte.

Oggi abbiamo girato per Richmond, abbiamo preso il treno dalla stazione vicino al nostro campeggio e siamo partiti in esplorazione delle vie del centro e del suo adorabile lungo fiume.

Guardavo tutte quelle casettine con giardino tipicamente all’inglese e non ho potuto fare a meno di immaginarmi lì con BabboFarAndAway ed i bambini, sognando una nuova vita in questa parte di mondo.

Sole o non sole, mi piace questo posto, mi piacciono i servizi che ci sono per le famiglie, mi piace la gente amichevole ma discreta, mi piacciono le famiglie numerose (minimo 3 figli), mi piacciono i parchi disseminati per la città, mi piace il loro rispetto per l’ambiente, mi piace trovare al supermercato le fragoline made in England, mi piace che nessuno ti guarda come sei vestito, mi piace la disponibilità della gente e la cortesia con il prossimo, mi piacciono tutti i leisure centre e community centre, mi piace la calma degli automobilisti, il loro agevolarti per le manovre , mi piace il rispetto delle file e farle senza sbuffare, mi piace il “sorry” e il “please”.

Questa Richmond-upon-Thames è veramente un piccolo gioiello.

Le vie del centro sono un susseguirsi di negozi deliziosi. Ovviamente con tre bambini al seguito non posso permettermi di entrare i ognuno di questi, ma mi accontento del tuffo in libreria (ho un debole per i reparti bambini delle librerie inglesi) e non ne usciamo a mani vuote.

Proseguiamo verso il lungo fiume per piazzarci in un bel prato e sbaffarci i nostri sandwiches e iniziare con la lettura. Viaggiare è anche questo: rallentare ed entrare nei ritmi del luogo che ci accoglie.

Questi giorni risultano essere tra i più caldi della storia climatica inglese ed è uno spettacolo vedere tutta questa gente in giro, che ne approfitta, che non perde attimo per fare giri in bici, in canoa, a piedi, per organizzare bbq e gioire di questo sole splendente!

La cittadina di Richmond è facilmente raggiungibile dal centro di Londra. La sua stazione, in pieno centro, è servita dai treni della South West Railways e dalla Overground che collegano la cittadina del Surrey a Londra.

Il nostro itinerario di esplorazione e immersione nella realtà inglese termina qui, ci aspetta solo la restituzione del camper e il volo di ritorno con un gran desiderio di far diventare questi luoghi presto casa per noi.

Questo itinerario è stato fatto nell’estate 2013. Dall’estate 2014 viviamo in una cittadina del Surrey (non Richmond, per via dei suoi costi proibitivi) e l’amore per l’Inghilterra è cresciuto in maniera esponenziale.


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