Come parlare della morte ai bambini

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    come parlare di morte con i bambini

    Vivere in Inghilterra in questo momento storico ci ha fatto trovare catapultati in un susseguirsi di eventi, rituali, emozioni legati alla morte della Regina Elisabetta.

    Dal giorno della sua morte, l'8 settembre 2022, le televisioni nazionali non parlano d'altro, la gente non parla d'altro, le immagini sui giornali sono tutte relative al suo feretro che sta attraversando UK e l'attesa è per i suoi funerali che si svolgeranno lunedì 19 settembre.

    In casa nostra stiamo seguendo le cerimonie che scandiscono queste giornate eccezionali qui nel Regno Unito e le domande dei nostri figli si susseguono: alcune sulla vita della Regina, ovviamente, altre sulla monarchia e altre sulla morte e su tutto il cerimoniale che contraddistingue queste giornate di lutto nazionale.

    Per approfondire la conoscenza sulla vita della Regina Elisabetta e la monarchia stiamo riguardando la serie Netflix The Crown e attingiamo ai tantissimi contenuti dedicati alla monarca britannica dal regno più longevo che offre la piattaforma iplayer della BBC.

    Parlare di morte, e come affrontare il discorso con i bambini e i ragazzi, è qualcosa di molto importante che anche la scuola in questi giorni ha tenuto in considerazione, supportando noi genitori con articoli e risorse che ci sono state inviate, in cui ci viene spiegato come gestire la tematica della morte a casa con i propri figli e che vorrei condividere con voi.

    Qualcuno potrebbe aver pensato: perché dovrei parlare della morte della Regina con i miei figli? Intanto nemmeno la conoscevano e la cosa non li riguarda personalmente.

    Li riguarda, perché tutto il mondo ha gli occhi puntati su questo evento, tutti ne parlano, le TV non mostrano altro, in UK ci sarà un Bank Holiday (che in italiano significa giornata di festa nazionale, in cui uffici e scuole sono chiusi) proprio per il suo funerale e per alcuni bambini potrebbe essere la prima esperienza così vicina alla morte e al cerimoniale che ruota intorno alla sepoltura.

    E' ovvio che ogni bambino è diverso dall'altro e non tutti reagiscono allo stesso modo e soprattutto i bambini vivono ed esprimono il lutto, il dolore, in maniera diversa dagli adulti.

    I bambini più piccoli, in particolare, potrebbero alternare momenti di tristezza profonda a momenti in cui pensano a tutt'altro con disinvoltura.

    Indubbiamente i bambini ci osservano e osservano il nostro modo di reagire agli eventi, anche per capire come loro dovrebbero reagire.

    Questo per dire che è importante essere aperti con loro ed essere noi genitori, per primi, a spiegare come ci sentiamo. Questo li farà sentire nella posizione di aprirsi a loro volta, con noi.

    Non c'è niente di male nel dire a mio figlio che sono triste perché la morte della Regina mi fa pensare alla morta di mio nonno, quando ero ragazza, oppure ammettere di essere triste perché la notizia della morte della Regina mi ha colpito.

    Quando ci troviamo a dover parlare ai bambini della morte, è importante essere onesti, aperti e rispondere a tutte le loro domande. Non sappiamo se quello che loro immaginano è peggio della realtà oppure no.

    Come parlare della morte ai bambini?

    Qui alcuni punti da tenere in considerazione quando si tratta l'argomento della morte con i propri figli:


    Utilizzare un linguaggio chiaro e appropriato all'età

    Alcuni genitori potrebbero trovare pratico utilizzare termini come "si è addormentata per sempre" oppure "si è spenta" o "è passata a miglior vita", ma questo tipo di frasi potrebbero creare confusione nella mente dei bambini perché potrebbero essere interpretate alla lettera e far scaturire nuove paure. "Se si è addormentata, potrei addormentarmi pure io e non svegliarmi più?", per esempio. Usare i termini corretti risulta più chiaro anche per loro.


    Essere onesti con i bambini

    Anche i bambini hanno bisogno di sapere cosa è successo alla persona che è morta.
    Spiegare con un linguaggio semplice la verità può aiutarli a capire.
    Una spiegazione chiara e onesta della morte potrebbe essere: "Quando qualcuno muore, il loro copro smette di funzionare e non possono più tornare indietro a vivere. Non sono più in grado di fare le cose che facevano quando erano in vita, come muoversi e camminare. Quando qualcuno muore, il loro cuore siete di battere, il loro respiro cessa e la loro mente smette di pensare".


    Rassicurare il bambino

    Rassicurare il bambino non vuol dire dirgli di smettere di preoccuparsi o di smettere di essere triste o di smettere di piangere.
    Anzi, è un'occasione per insegnare ai bambini che non c'è niente di male nel far vedere le proprie emozioni.
    Rassicurarlo vuol dire parlargli onestamente, senza fare promesse impossibili, ma facendogli sentire che ci siamo e che faremo del nostro meglio per occuparci di loro perché è quello che vogliamo.


    Lasciare spazio alle loro domande

    I bambini possono farci le domande più inaspettate, ed è nostro compito ascoltarle e rispondere il più onestamente possibile.
    Se non si è in grado di rispondere, perché non si conosce la risposta, non c'è niente di male nel dire che andremo a cercare la risposta e gliela daremo il più presto possibile. Farsi vedere disponibili all'ascolto è un modo per inviare loro il messaggio che possono fidarsi di noi, che noi ci siamo per loro.


    Esprimere le emozioni liberamente

    Ogni bambino reagisce in maniera diversa al lutto.
    Nel caso specifico della morte della Regina ci sono bambini che magari hanno pianto e altri che non hanno dimostrato nemmeno un velo di tristezza.
    Non c'è niente di male in nessuna delle due situazioni ed è giusto che noi adulti non esprimiamo giudizi a riguardo.
    Per esempio, dire a un bambino che è triste per la morte della Regina: "ma non la conoscevi nemmeno, non puoi essere triste" è una delle cose da evitare, in quanto quel sentimento per quel bambino è reale e non deve essere sminuito.

    In questo periodo di lutto nazionale qui nel Regno Unito per la morte della Regina Elisabetta ho trovato incredibile il supporto emotivo dato dalle scuole, anche in termini di risorse a cui attingere in caso di bisogno.

    Condivido qui con voi una lista di alcune associazioni britanniche che si occupano di supportare famiglie e bambini che hanno a che fare con il lutto e dalle quali mi sono ispirata per scrivere questo articolo che spero abbiate trovato utile:


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